Nietzsche. La lotta col demone |
Stefan Zweig
IL LIBRO – Un ritratto della persona e del genio di Nietzsche, piuttosto che un esame accademico o critico della sua opera e della sua filosofia. Fin dalle prime righe lo scrittore austriaco presenta la "tragedia di Nietzsche", una tragedia "senza tempo" e "senza personaggi". Zweig racconta di un uomo quasi del tutto cieco, tormentato da violenti mal di stomaco e terribili mal di testa, intento a condurre un'esistenza solitaria, separata, girovagando come un "vagabondo dello spirito" in anonime pensioni, ossessionato da cibo, tempo e dalla sua malcerta salute. In Nietzsche però la tragedia della sua esistenza, la sua assoluta solitudine, la sua passione per la verità, sono fatti essenziali e inseparabili dal suo turbinoso sviluppo intellettuale, e dunque fondamentali per comprenderne l'unicità dell'opera e del pensiero. Per questo il magistrale ritratto dell'uomo Nietzsche e della sua tragica traiettoria esistenziale resta ancora oggi un impressionante documento per comprendere in profondità il pensiero del filosofo del superuomo e della volontà di potenza. DAL TESTO – "Di natura mite, bonario, socievole, piuttosto allegro e disposto a pensar bene, Nietzsche deve rendersi prima di tutto inaccessibile e spietato contro i suoi propri sentimenti, facendo una violenza spartana alla sua volontà: metà della sua vita egli l'ha quasi passata nel fuoco. Bisogna guardargli ben dentro per sentire con lui quanto sia stato doloroso questo processo morale. Perché insieme alla sua «debolezza», alla mitezza e alla bontà, Nietzsche brucia anche tutto ciò che è umano, ciò che l'unisce agli altri uomini, e si guasta le amicizie, le relazioni, i legami, mentre l'ultima parte della sua vita diventa a poco a poco così rovente, portata all'estremo della sua stessa fiamma, che chiunque voglia toccarlo si brucia le mani. Come si cauterizza una ferita con la pietra infernale per tenerla pulita, così Nietzsche pulisce violentemente il suo sentimento con dei corrosivi, per conservarlo puro e onesto; egli si tratta senza misericordia col ferro rovente della sua volontà, per costringersi all'estrema sincerità: perciò anche la sua solitudine è una costrizione. Ma da vero fanatico egli abbandona tutto ciò che ama, perfino Wagner, la cui amicizia fu per lui il più sacro degli incontri; si rende povero, schivo degli uomini, odioso, solitario e infelice soltanto per restare vero, per compiere sino in fondo l'apostolato dell'onestà." L'AUTORE – Stefan Zweig (1881-1942), di famiglia ebraica, fu tra gli scrittori più popolari del primo Novecento e maestro del genere biografico. Nel 1933, lasciò l'Austria per trasferirsi a Londra e quindi a New York. Morì suicida in Brasile. Tra i suoi numerosi libri pubblicati da Castelvecchi, ricordiamo "Balzac", "Maria Antonietta", "Erasmo" e "Castellio contro Calvino". INDICE DELL'OPERA – Tragedia senza personaggi – Doppio ritratto – Apologia della malattia – Il don Giovanni della conoscenza – La passione dell'onestà – Vie per arrivare a se stesso – La scoperta del Mezzogiorno – La fuga nella musica – La settima solitudine – La danza sull'abisso – Educazione alla libertà |