Democrazia. Storia di un'idea tra mito e realtà |
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Massimo L. Salvadori
DAL TESTO – "La democrazia moderna occidentale ha sì le sue radici e i suoi presupposti nelle libertà politiche e civili, nel pluralismo politico e sociale, ma la sua sede si colloca propriamente a livello dello Stato e delle sue istituzioni. Confondere la democrazia con i molteplici atti di partecipazione alla discussione e di presenza nella pubblica piazza, con il rispetto delle libertà individuali e collettive, con la tolleranza e così via genera confusione. Sotto questo profilo non appare persuasivo il punto di vista di Amartya Sen, il quale sposta il centro della questione dal potere e dalle istituzioni ad esso correlate al «sostegno alla causa del pluralismo, della diversità e delle libertà fondamentali [...] presente nella storia di molte società» e alle «antiche tradizioni di incoraggiamento e protezione della discussione pubblica su temi politici, sociali e culturali» che hanno trovato espressione in vari paesi asiatici e africani, concludendo che va messa «in dubbio la tesi, spesso ripetuta, che la democrazia sia un'idea esclusivamente occidentale». Se non è di alcuna utilità rivendicare con «orgoglio» il primato dell'Occidente nell'elaborazione dell'idea democratica, bisogna tenere fermo il dato inconfutabile che soltanto qui l'istanza democratica si è tradotta - per quanto in forme inadeguate e teoricamente cariche di ambiguità e contraddizioni - nell'organizzazione dello Stato e del governo della società. Questo è il punto irrinunciabile nella discussione su ciò che la democrazia abbia significato nel passato e che cosa ancora rappresenti nel presente, e se essa abbia e possa ancora avere una sostanza oppure se l'abbia persa e non sia più in grado di ritrovarla. Certo è che chiunque si proponga di comprendere la situazione esistente deve partire da un dato di fatto incontrovertibile: che - come è stato osservato - ci troviamo attualmente a fare i conti con una «democrazia a bassa intensità» e «volatile»." L'AUTORE – Massimo L. Salvadori, professore emerito dell'Università di Torino, ha insegnato Storia delle dottrine politiche. Autorevole commentatore del quotidiano «la Repubblica», è autore di numerosi volumi tra i quali ricordiamo: "Potere e libertà nel mondo moderno" (Laterza, 1996); "Democrazie senza democrazia" (Laterza, 2009). INDICE DELL'OPERA – Prefazione - I. La democrazia ateniese e i suoi critici (1. Il decorso della democrazia ad Atene - 2. I gruppi sociali ad Atene. I due concetti di «demos» e di «democrazia» - 3. L'opera riformatrice e «conciliatrice» di Solone: «leggi eguali» per i ricchi e per i poveri - 4. La vittoria della democrazia. Le riforme di Clistene e di Efialte - 5. L'Atene democratica sotto la leadership di Pericle e le sue istituzioni - 6. La leadership di Pericle nelle testimonianze e nei giudizi degli antichi - 7. La concezione periclea della democrazia: partecipazione di tutti alle decisioni, regolazione degli interessi, governo responsabile - 8. Protagora e la fiducia nelle qualità politiche dell'uomo comune - 9. I critici della democrazia: il «Vecchio Oligarca», Platone, Aristotele e Isocrate) - II. Fra tardo medioevo e inizi dell'età moderna. Marsilio, Bodin, Althusius (1. La scomparsa di un'esperienza e di una cultura - 2. Marsilio da Padova e la teoria del governo come emanazione della volontà del popolo legislatore - 3. La democrazia nel pensiero di Bodin tra le esperienze dell'antichità e il suo risveglio in Svizzera - 4. Sovranità popolare e democrazia nel pensiero di Althusius) - III. Machiavelli: il potere e il popolo (1. L'antiassolutista agli albori del trionfo dell'assolutismo - 2. Per essere perfetta una repubblica deve dare potere anche al popolo - 3. La stabilità di Roma non fu statica ma dinamica. La libertà figlia dei «tumulti» e presidiata dal popolo - 4. Le virtù e i difetti del popolo. Il popolo ha bisogno di buoni capi) - IV. Le guerre civili inglesi e le loro correnti. Winstanley, Hobbes e Harrington (1. Il Seicento inglese fucina del pensiero politico moderno - 2. I dibattiti di Putney: a chi il voto? - 3. La critica di Hobbes alla democrazia - 4. La teoria repubblicana di Harrington: una «democrazia dei proprietari terrieri») - V. Spinoza: la democrazia è la migliore forma di governo (1. Contro i fanatismi, l'intolleranza e il dispotismo in nome della ragione e della libertà - 2. I fondamenti liberali del pensiero di Spinoza - 3. Perché la democrazia è la migliore forma di governo) - VI. Il rapporto tra liberalismo e democrazia (1. Le grandi tappe dell'evoluzione dal liberalismo alla democrazia - 2. Il paradosso del sistema liberale "classico» ovvero conservatore) - VII. Alle origini della teoria liberale: Locke e Montesquieu (1. Le due grandi «icone» del liberalismo e la dottrina dello Stato limitato e della divisione dei poteri - 2. Locke: diritti innati, sovranità popolare e primato del potere legislativo - 3. Montesquieu e la separazione dei poteri: il potere deve frenare il potere - 4. L'analisi della democrazia) - VIII. Rousseau. La democrazia come un dover essere impossibile da attuarsi (1. La critica della società e il piano di rigenerazione dell'uomo - 2. I due «Discorsi»: la corruzione delle scienze e delle arti e la diseguaglianza tra gli uomini - 3. Per un uso sociale e benefico della proprietà privata. Il compito regolativo dello Stato - 4. Il patto tra liberi ed eguali e la volontà generale - 5. Il potere assoluto del corpo sovrano e i diritti inviolabili degli individui - 6. La democrazia come potere di fare le leggi. Difficoltà e non auspicabilità di un governo democratico - 7. Contro il sistema parlamentare) – IX. La Rivoluzione francese: la democrazia progettata e fallita (1. Le rivoluzioni di fine secolo e il mutamento qualitativo del quadro politico - 2. La Dichiarazione dei diritti del 1789, la Costituzione del 1791 e il loro dilemma: quale sovranità popolare? - 3. I progetti costituzionali girondino e giacobino - 4. I due progetti di Costituzione a confronto - 5. Robespierre e Saint-Just: l'opposizione al passaggio dalla democrazia politica alla «democrazia sociale» - 6. Primordi di forme di democrazia diretta: l'esperienza dei sanculotti - 7. Il babuvismo: la democrazia come superamento della proprietà privata - 8. La dittatura come mezzo per arrivare alla «vera democrazia» - 9. Una democrazia in una «società chiusa») - X. L'avvento della democrazia negli Stati Uniti e Tocqueville (1. Il ruolo di Tocqueville nel rivelare all'Europa la democrazia americana - 2. Una democrazia liberale fondata sul pluralismo politico ed economico-sociale - 3. L'accesa controversia tra antidemocratici federalisti e democratici jeffersoniani - 4. Partiti politici organizzati tra allargamento del voto popolare e spinte neo-oligarchiche - 5. Calhoun e i critici della democrazia manipolata - 6. «La democrazia in America» di Tocqueville - 7. I limiti di un'interpretazione) - XI. Marx e la democrazia dei proletari (1. Il 1848 e il ritorno della democrazia in Europa - 2. La democrazia come espressione del potere del proletariato - 3. Gli eventi in Francia del 1848-52 - 4. La lettura di Marx del fallimento e del tradimento della democrazia borghese e socialdemocratica - 5. Le due strade della conquista del potere politico. La Comune di Parigi modello della democrazia proletaria - 6. Marx e le smentite della storia) - XII. Mazzini e la democrazia come libertà e solidarietà (1. La modernità di un non-moderno - 2. La sovranità spetta a tutto il popolo. Repubblica e democrazia - 3. I «Pensieri sulla democrazia in Europa». Per una democrazia sociale ma pluralistica - 4. L'«errore di tutti i socialismi» - 5. La parola d'ordine: costruire la democrazia - 6. La questione sociale come questione democratica. Per un sistema di welfare) - XIII. John Stuart Mill: per una democrazia liberale e progressista (1. Il volto di un grande intellettuale riformista - 2. Principi e valore della libertà - 3. La liberazione della donna: un problema di civiltà e di democrazia - 4. Le «Considerazioni sul governo rappresentativo»: per una democrazia responsabile e regolata - 5. Questione sociale e democrazia. I vizi della proprietà tradizionale e le virtù dell'associazionismo - 6. La critica delle correnti del socialismo e del comunismo orientate al collettivismo statalistico e autoritario) - XIV. L'avvento dei partiti di massa e i dilemmi della democrazia (1. Partiti premoderni e partiti moderni - 2. L'anima ideologica del liberalismo conservatore: la libertà e la proprietà contro la democrazia - 3. I partiti dei notabili in Europa - 4. I partiti di massa e il loro rapporto ambiguo con la democrazia - 5. I teorici europei delle élites e la critica della democrazia come impossibilità pratica - 6. Il caso Ostrogorskij. La critica dei partiti in nome della democrazia) - XV. Max Weber: la democrazia plebiscitaria (1. Il dilemma weberiano: come salvare «qualche residuo» della libertà e dei diritti dell'uomo nel mondo moderno? - 2. La «Prolusione» del 1895, il nazionalismo di Weber e la giustificazione della "politica di potenza» della Germania - 3. Il processo di burocratizzazione e la minaccia che esso fa gravare sulla società - 4. È possibile preservare la democrazia sia pur in un «senso limitato»? L'importanza del suffragio universale paritario - 5. I partiti: le masse e i capi - 6. La selezione dei capi «carismatici» nella «democrazia plebiscitaria» - 7. Contro il potere arbitrario. Il problema dell'equilibrio dei poteri e il ruolo del Parlamento - 8. La Germania nella tempesta. L'elezione diretta del Capo: Magna Charta della «democrazia plebiscitaria») - XVI. Kelsen e la "democrazia dei partiti» (1. La democrazia figlia della libertà degli eguali - 2. Essenza e valore della democrazia - 3. La difesa della democrazia contro i totalitarismi e la polemica con Hayek, Weber e Schumpeter - 4. Le antinomie del marxismo e la fallace dottrina della democrazia sovietica) - XVII. Kautsky: la socialdemocrazia (1. Un iter personale rappresentativo di un'intera vicenda storica - 2. Custode dell'ortodossia e teorico della marcia «irresistibile» della socialdemocrazia - 3. Ciò che non è vivo del pensiero di Marx - 4. Contro il bolscevismo e il fascismo. La natura sociale dell'Urss - 5. L'invincibilità della democrazia e l'avvenire del socialismo democratico) - XVIII. Il comunismo dal mito della "democrazia diretta» al totalitarismo (1. Il rovesciamento dell'utopia - 2. Il paradosso del comunismo - 3. Il destino totalitario - 4. Il comunismo al potere e la sindrome di onnipotenza - 5. Il comunismo «eretico» occidentale e la sua sconfitta - 6. Il caso di Gramsci: dalla «democrazia dei consigli» al totalitarismo «espansivo») - XIX. La democrazia cristiana (1. Il tormentato rapporto tra cattolicesimo e democrazia - 2. Il percorso di Lamennais: dall'integralismo cattolico al liberalismo e alla democrazia - 3. Il 1848, Pio IX, la breve stagione del cattolicesimo democratico e l'emergere del «cattolicesimo sociale» - 4. La «Rerum novarum» di Leone XIII. Il «ritorno» della «democrazia cristiana» e i suoi limiti - 5. Il difficile cammino dei democratici cristiani durante il pontificato di Pio X - 6. Cattolicesimo, autoritarismi e democrazia tra le due guerre mondiali) - XX. Schumpeter: la democrazia come mercato politico (1. La riflessione di un grande economista su popolo, potere e leadership politica - 2. La critica della teoria classica e dei pregiudizi su cui si fonda - 3. Il capovolgimento della dottrina classica. L'analogia tra partiti e imprese economiche - 4. Lo scopo: formare un governo in grado di decidere. Ciò che distingue un sistema democratico dai sistemi non democratici - 5. Le condizioni del successo del metodo democratico - 6. È compatibile la democrazia col socialismo?) - XXI. L'età della globalizzazione e la vittoria delle nuove oligarchie (1. Dopo i «classici» - 2. Il superamento dei sistemi politici e istituzionali propri degli Stati territoriali: la rottura di una continuità plurisecolare - 3. L'avvento delle oligarchie plutocratiche e i suoi effetti sulle istituzioni della democrazia liberale - 4. Voci assai inquiete sullo stato di salute della democrazia) - XXII. I «governi a legittimazione popolare passiva» (1. I molti volti della democrazia - 2. La mutazione nell'era della globalizzazione - 3. I «governi a legittimazione popolare passiva») – Bibliografia - Indice dei nomi |