Ottone il Grande Stampa E-mail

Ernst Wilhelm Wies

Ottone il Grande

Ecig, pagg.340, € 18,07

 

wies ottone  IL LIBRO – Quali ragioni fecero definire grande Ottone I, unico sovrano a meritare quel titolo nel Medioevo di Carlomagno? Non certo e soltanto le imprese politiche e militari, ma anche la sua umanità e il suo muoversi fra nobile idealismo e forte concretezza.
  Ottone fu "uomo di guerra e di Chiesa", capace di trarre forza e imperturbabilità dalla fede che poneva nella legittimità divina della sua posizione. Egli impose questa "fede imperiale" contro ogni opposizione; fu sempre pronto, però, alla clemenza e al perdono, purché fosse totalmente riconosciuta "l'idea" della sua regalità.
  Ciò che in Ottone colpisce è il coraggio dimostrato nelle situazioni disperate: la ribellione del figlio e del fratello, i complotti dei grandi feudatari, la superiorità del nemico.
  L'Autore, con matura capacità di immedesimazione e abilità narrativa, riesce ad avvicinare il lettore contemporaneo al modo di intendere e agire degli uomini del Medioevo. Con un uso accurato delle fonti e dei documenti, costruisce un quadro assai vivace del periodo attraversato, illuminando i personaggi, trasmettendo così l'intima natura di un mondo che, nonostante tutti i conflitti, si sentiva protetto dall'immutabile ordine divino e dal sistema giuridico che ne discendeva. Wies riesce a riflettere il ritratto di un uomo che, primo autentico imperatore dei tedeschi, espresse in modo grandioso il sentimento nazionale che lentamente stava affiorando.

  DAL TESTO – "L'uomo Ottone passava sempre in secondo piano rispetto all'imperatore. Già in gioventù, come vedremo, non capiva il modo di governare del padre Enrico, basato sul cooperativismo germanico, e arrivò perfino al punto di rifiutarlo. Per tale motivo Enrico, contravvenendo alle usanze dell'epoca, non aveva potuto elevarlo a coreggente; infatti, date due concezioni del potere così antitetiche, probabilmente non sarebbe stato possibile un governo comune. Così il successore al trono si era autoescluso dal governo con il padre e si era limitato ad amministrare Magdeburgo, la "sua" città.
  "Come uomo Ottone era sicuramente gentile, benevolo e sempre misericordioso, come del resto ci assicura il suo biografo; in quanto re, tuttavia, vegliava gelosamente sulla propria dignità, non ammetteva compromessi nell'affermazione dei diritti regali."

  L'AUTORE – Ernst Wilhelm Wies ha compiuto studi di Storia, Storia dell'Arte e Storia del Teatro. Collabora a riviste tedesche e straniere ed è autore di una biografia dedicata a Carlomagno (Ecig, 1993). Vive a Colonia.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione - L'imperatore Ottone il Grande: un ritratto - Gli storiografi degli Ottoni - Come i Tedeschi divennero "Tedeschi" (Germania: nascita di una nazione - Il re della rinuncia: il re Corrado e la sua missione regale - Il re "Inter Pares": Enrico I'Uccellatore) - Il re che fu veramente un imperatore (Contadini - cavalieri - uomini di fede - I primi anni di Ottone: la ribellione - Verso l'egemonia in Europa - La crisi dell'impero - La ribellione di Liudolfo - La battaglia sul Lechfeld nel 955 - Il nuovo assetto dell'impero) - L'imperatore (Alla volta di Roma - Il processo al papa - Giorni felici nell'impero - Italia e Bisanzio - Il ritorno in Germania) - Profilo dell'età ottoniana (Arte e cultura - Gli imperatori sassoni dopo Ottone I - I Tedeschi e il loro impero) – Note - Indice cronologico - Osservazioni sulle indicazioni bibliografiche