I mongoli Stampa E-mail

Morris Rossabi

I mongoli

il Mulino, pagg.132, € 13,00

 

rossabi mongoli  IL LIBRO – Fra Duecento e Trecento i mongoli costruirono un vastissimo impero che andava dalla Corea alla Russia, dalla Cina alla Siria. Nel giro di tre generazioni, da conquistatori sanguinari essi si trasformarono in saggi amministratori come pure in mecenati dell'arte e della cultura. La pace e lo sviluppo favorirono gli scambi commerciali con gli altri popoli, compresi gli europei, ponendo le basi della storia euroasiatica moderna.

  DAL TESTO – "Le conquiste dei mongoli e i governi da essi insediati diedero vita ai primi contatti tra Europa e Asia orientale attraverso le Vie della Seta - che tradizionalmente avevano agevolato il commercio tra la Cina e il Medio Oriente -, determinando un miglioramento economico-culturale delle civiltà sottomesse. A onor del vero furono le stesse popolazioni locali a sviluppare spesso istituzioni economiche, innovazioni tecniche, testi e opere letterarie, religiose, artistiche che le caratterizzarono nel corso della dominazione mongola, ma fu proprio quest'ultima, grazie anche alla stabilità che riuscì a garantire, a preparare il terreno. I mongoli favorirono i viaggi e il commercio lungo le Vie della Seta, mettendo in contatto e facendo interagire tra loro civiltà distanti. Le splendide storie persiane, i bei tessuti e le porcellane cinesi, i raffinati vasi d'oro russi furono alcuni degli esiti di questi scambi culturali. Le residenze estive di Takht-e Soleyman (in Iran) e di Shangdu (nella Mongolia interna) testimoniano il mecenatismo e le grandi aspirazioni dei mongoli. [...]
  "I massacri e le devastazioni rappresentano solo una parte della storia dei mongoli. Recenti scoperte archeologiche in diverse aree dell'impero mongolo, studi su manufatti prodotti o commissionati dai mongoli, un'attenta rilettura e valutazione delle fonti straniere hanno rivelato nuovi aspetti. Archeologi russi negli anni Trenta e Quaranta, e, più di recente, ricercatori tedeschi hanno effettuato scavi nelle rovine dell'antica capitale mongola di Qaraqorum, mentre studiosi giapponesi negli anni Trenta e specialisti cinesi durante gli ultimi vent'anni hanno operato a Shangdu, la capitale estiva di Qubilai Qa'an. Essi hanno portato alla luce squisite statue buddiste, ornamenti di cintura in giada, bracciali in oro, affreschi dei templi, porcellane blu e bianche che confermano i gusti sofisticati dei governanti mongoli. Scavi simili sono stati effettuati nella capitale estiva di Takht-e Soleyman in Iran e in molti siti mongoli in Russia, facendo riaffiorare piastrelle di buona fattura, porcellane cinesi, tessuti in seta, cinture e calici in oro. Tutto questo ha contribuito a dare un'immagine meno negativa del rapporto dei mongoli con la cultura."

  L'AUTORE – Morris Rossabi insegna Storia nella City University di New York. Specialista di storia della Cina e dell'Asia centrale, ha pubblicato fra l'altro «Qubilay Khan: imperatore dei mongoli» (Garzanti, 1990).

  INDICE DELL'OPERA – I. La vita nelle steppe - II. Acesa di Chinggis Qa'an - III. Conquista e governo - IV. I mongoli e il mondo: prima parte - V. I mongoli e il mondo: seconda parte - VI. I mongoli, le arti e la cultura - VII. Declino, caduta ed eredità - Letture consigliate – Ringraziamenti - Indice dei nomi e delle cose notevoli