Mare monstrum Stampa E-mail

Alessio Mannino

Mare monstrum
Immigrazione: bugie e tabù


Arianna Editrice, pagg.96, € 9,80

 

mannino maremonstrum  IL LIBRO – Capire cos'è realmente l'immigrazione di massa in Italia negli ultimi anni significa sbugiardare la falsificazione politicamente corretta del migrante idealizzato o demonizzato a priori, cioè dipinto alternativamente come un nemico invasore o confratello universale, quando invece è, al tempo stesso, vittima e strumento di uno scempio umano.
  Un fenomeno certamente epocale viene rappresentato come destino ineluttabile e giusto in sé, mentre ha un'origine storica ben precisa: la globalizzazione finanziaria e dei mercati che attraverso l'ideologia della crescita infinita e del progresso illimitato ha colonizzato a scopi economici l'immaginario planetario, attirando in Occidente e nei Paesi globalizzati le bestie da soma dello sradicamento sociale e culturale incarnato dal Consumatore Unico Mondiale.
  Ricostruendo le motivazioni di fondo delle transumanze umane, il libro tratta gli aspetti principali del fenomeno migratorio sulla base dei dati e dei fatti di cronaca emersi nell'ultimo periodo.
  Una critica al falso mito dell'immigrazione come necessità irreversibile e gioiosa, sbandierata dai missionari laici del cieco buonismo e sostenuta dal calcolo utilitaristico del sistema industriale che non distingue popoli, storie e culture ma conosce soltanto le esigenze del mercato fine a se stesso.
  Un'illusione strumentale, la "migrazione felice", che nasconde il lato oscuro della desertificazione di differenze. A danno sia di chi arriva sia di chi ospita.

  DAL TESTO – "Il clandestino fa comodo a tutti. Da una parte, fornisce l'alibi perfetto ai mestatori di paura, che sulla paura costruiscono fortune politiche ed elettorali creandosi l'immagine di difensori d'ordine; dall'altra, porge su un piatto d'argento i fotogrammi di boat-people (a fine agosto 2014 erano 100.000, 2000 i morti) verso cui i vessilliferi dell'amore universale possono riversare tutto il proprio incosciente umanitarismo, ravvisandovi una sorta di nuovo proletariato da cavalcare. Il fenomeno della clandestinità è come certa droga: c'è chi vorrebbe vietarla e chi legalizzarla, ma tutti ci speculano sopra.
  "In Italia, "clandestino" è lo straniero senza permesso di soggiorno o privo dello status di rifugiato. La legge 94 del 2009, che porta il nome dell'allora ministro leghista dell'Interno, Roberto Maroni, introduceva il reato penale di clandestinità, con espulsione forzata alla frontiera. Per chi non avesse un documento d'identità scattava la permanenza per un massimo di cinque mesi in Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE, gli ex CPT). Nell'aprile del 2014, il governo Renzi ha varato una legge-delega che dà 18 mesi per abolire il reato, trasformandolo in illecito amministrativo. Già nel 2010 la Corte Costituzionale aveva messo una zeppa, dichiarando illegittima l'aggravante di clandestinità in quanto colpiva non l'eventuale condotta criminale, ma la condizione in sé di clandestino. L'arresto verrà mantenuto solo per gli immigrati "recidivi", che rientrano nel nostro Paese dopo essere stati espulsi una prima volta."

  L'AUTORE – Alessio Mannino è nato il 17 luglio 1980 a Palermo. Laureato in Scienze della Comunicazione, vive a Vicenza, dove lavora come giornalista. Dirige il quotidiano telematico «Vvox.it». Collabora a «La Voce del Ribelle» fondata da Massimo Fini e al sito "L'Intellettuale Dissidente". È autore dell'e-book "Contro. Considerazioni di un "antipolico"" (Maxangelo). Cura il blog "Asso di Picche".

  INDICE DELL'OPERA – Capitolo 1. L'alieno (che è in noi) - Capitolo 2. Globalizzare, male originario - Capitolo 3. Schiavi a buon mercato - Capitolo 4. Clandestini (e italiani autolesionisti) - Capitolo 5. Tutti uguali, tutti diversi - Capitolo 6. Stop disumanizzazione - Intervista ad Alain de Benoist - Intervista a Massimo Fini - Intervista a Diego Fusaro - Intervista a Maurizio Pallante