L'impero asburgico |
Marco Bellabarba
IL LIBRO – A inizio Ottocento l'impero d'Austria è la più affascinante organizzazione pluralistica del vecchio continente, un coacervo di territori e di popoli – tedeschi, ungheresi, polacchi, italiani – che occupa il cuore dell'Europa. Ma con la rivoluzione del 1848-49 inizia per Vienna la sfida con il modello vincente del resto d'Europa, quello nazionale: l'impero poco a poco la perderà. Nella seconda parte del secolo, un clima politico avvelenato dalle sconfitte militari con Italia e Germania esaspera i conflitti fra grandi e piccole nazionalità, ma anche all'interno di ogni gruppo nazionale. La Prima guerra mondiale sarà solo l'ultima pagina, la più tragica, di questi conflitti. DAL TESTO – "La sopravvivenza di tanti particolarismi etnici, linguistici e religiosi rende i territori asburgici ancora nei primi decenni del Settecento un «agglutinamento moderatamente centripeto di tanti elementi tra loro estremamente eterogene». Questa varietà deriva dal possesso del titolo imperiale, che gli Asburgo hanno avuto in mano quasi senza interruzioni dal 1438. Essere Romanorum imperator ha garantito alla dinastia una posizione di preminenza nei confronti dei territori tedeschi e di un numero cospicuo di piccoli stati, posti per lo più in Italia, che sono da secoli vassalli imperiali. Lo stesso ruolo di tutore dell'ortodossia cattolica assunto nell'età della Controriforma assicura agli Asburgo un prestigio simbolico che altri sovrani europei non possiedono. Nel nome della fede romana gli Asburgo hanno combattuto decine di battaglie sanguinose contro l'impero ottomano, il loro vicino più pericoloso e aggressivo ai confini orientali. Queste campagne militari hanno portato tra il 1526 e il 1527 a incamerare il Regno di Boemia e la parte più occidentale di quello d'Ungheria, fino al corso del Danubio; ma la guerra contro i turchi infedeli è proseguita con brevi interruzioni nei secoli successivi. Dopo il fallito assedio di Vienna nel 1683 gli Asburgo e i loro alleati della Lega santa (Russia, Polonia, Venezia) hanno affrontato l'impero ottomano in una serie di scontri militari chiusi con la pace di Carlowitz nel 1699, grazie alla quale tutta l'Ungheria, la Transilvania, il Regno di Croazia e la Dalmazia sono entrati nel patrimonio austriaco. A un'altra offensiva antiturca scagliata in appoggio a Venezia è seguita la stipula della pace di Passarowitz (Požarevac, 1718) che ha costretto la Porta ottomana a cedere agli Asburgo il Banato di Temesvár, una parte della Serbia e le restanti province del Regno d'Ungheria." L'AUTORE – Marco Bellabarba insegna Storia moderna nell'Università di Trento. Fra i suoi libri: «La giustizia ai confini» (Il Mulino, 1996) e «La giustizia nell'Italia moderna» (Laterza, 2008). INDICE DELL'OPERA – Introduzione - I. Impero romano-germanico e monarchia asburgica (1765-1804) (1. Il dilemma asburgico: impero o monarchia? - 2. Giuseppe II. Ascesa e crisi di un despota illuminato) - II. La Restaurazione e il «Vormärz» (1. Guerre e paci: l'intermezzo napoleonico - 2. Fondare un impero (e negarlo) - 3. Il «sistema Metternich»: Rivoluzione e Restaurazione? - 4. Ungheria e Boemia: il peso della storia - 5. Lombardo-Veneto, Galizia, Illiria: organizzare il nuovo - 6. Verso la crisi: gli anni Trenta (o il «Vormärz»)) - III. Rivoluzione e controrivoluzione (1848-1861) (1. La Cina in mezzo all'Europa - 2. Intermezzo galiziano: 1846 - 3. L'anno della rivoluzione: 1848 - 4. Controrivoluzione e «neoassolutismo»: identificare i popoli) - IV. L'età costituzionale: dal dualismo alla crisi (1861-1879) (1. Dopoguerra italiano: Schmerling e il primo parlamento austriaco - 2. Dopoguerra prussiano: il Compromesso con l'Ungheria - 3. Ministeri borghesi) - V. Nazionalismi e guerra (1879-1918) (1. Cittadini di due mondi? L'Ungheria - 2.Questioni di lingua: l'Austria - 3. Tra Otto e Novecento: la paralisi parlamentare - 4. Dualismo in crisi - 5. Guerra ed epilogo) – Carte - Letture consigliate - Indice dei nomi |