Letteratura lenta nel tempo della fretta Stampa E-mail

Anna Lisa Buzzola

Letteratura lenta nel tempo della fretta

Scripta Edizioni, pagg.144, € 10,00

 

buzzola letteratura  IL LIBRO – Nelle sue "Lezioni americane" (1985) Italo Calvino raccomandava la rapidità in letteratura. "Letteratura lenta nel tempo della fretta" si chiede se non sia ragionevole invece, almeno in letteratura, rallentare un poco, vista l'esasperata accelerazione di tutti gli altri aspetti della nostra vita quotidiana. Rintracciati alcuni esempi significativi pubblicati dopo il 1985 che si possono definire lenti o che sostengono le ragioni della lentezza – da Marías a McEwan, da Kundera a Rumiz –, questo saggio invita anche il lettore ad avvicinarsi ai testi in un modo "lento" che lo aiuti ad approfondire la comprensione e il piacere della lettura.

  DAL TESTO – "Forse un libro lento ci lascia meno possibilità di fantasticare, ci dice tutto lui: siamo meno liberi, ma in cambio siamo confortati, sostenuti; un libro così non ci chiede di completare il suo senso da soli, inventando quel che mancava, mentre veniamo trascinati via dalla vita; al contrario ci tiene lì, fa il suo mestiere, racconta e ci incanta per un po', ci difende dal mondo di fuori, come lo chiama Baricco, e ci permette di esplorare il mondo di dentro.
  "Ma non si tratta solo di questo. La differenza non è solo tra leggere attentamente oppure leggere in fretta e superficialmente, quale risposta del lettore alla proposta dell'autore. Cogliere tutti i dettagli, gustare l'atmosfera di un racconto, stare di conseguenza nella situazione, è un piacere che il lettore dovrebbe cercare istintivamente. È un'evasione dalla fretta della realtà. È la consapevolezza che il tempo dilatato che un bel libro lento ci regala è molto di più del tempo che ci ha chiesto.
  "La durata infatti è uno degli aspetti più minacciati nella nostra società della fretta, dove ogni attimo è incalzato dal successivo, dove si diffonde sempre più la frammentazione; eppure la durata è proprio quello che ci dà un senso di continuità, che costruisce la nostra memoria, è la base della nostra identità. Per questo dovrebbe essere naturale cercare, almeno nella fantasia della letteratura, qualcosa capace di durare."

  L'AUTRICE – Anna Lisa Buzzola è dottoranda in Letteratura e Filologia presso l'Università di Verona. Nell'ambito delle Letterature Comparate sta lavorando a un progetto sui personaggi che tacciono in varie letterature occidentali fra Ottocento e Novecento.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Stefano Tani – Introduzione - 1. La raccomandazione di Italo Calvino per il nostro millennio (Rapidità) - 2. La lentezza nel tempo della fretta (Introduzione - Una definizione - La lentezza oggi: valore o disvalore? – Conclusioni) - 3. Letteratura lenta: che cos'è? (Introduzione - La scrittura - La lettura - Il testo - Il parere della narratologia: Hermann Grosser - Gérard Genette - Viktor Sklovskij – Conclusioni) - 4. Esempi odierni di letteratura lenta (Introduzione - La lentezza in letteratura nel corso della storia - Il pensiero che scava, indaga, ritorna, fantastica - Il piacere degli elenchi e dei dettagli - Alla ricerca della parola preziosa - La sintassi complessa e la ragnatela dell'intertesto) - 5. Esempi odierni di riflessioni sulla lentezza (Introduzione - Prolungare il piacere - Un vagabondare curioso - La funzione della letteratura lenta: del leggere, del raccontare – Riepilogando) - 6. Lettura lenta: il ruolo del lettore (La lettura lenta - Qualche parere - Slow reading - Letture a orologeria - Attivare la magia) – Conclusioni (Le Lezioni Americane viste da qui - La letteratura lenta esiste perché fa bene - Complementarità di velocità e lentezza) – Appendice (Brani di Javier Marías - Ian McEwan - Umberto Eco - Gesualdo Bufalino - José Saramago - Philippe Delerm - Umberto Eco) – Bibliografia - Indice dei nomi - Ringraziamenti