La rivoluzione culturale di Giovanni Gentile Stampa E-mail

Alessandra Cavaterra

La rivoluzione culturale di Giovanni Gentile
La nascita dell'Enciclopedia italiana


Edizioni Cantagalli, pagg.224, € 15,00

 

cavaterra rivoluzione  IL LIBRO – L'appello di Giovanni Gentile e Giovanni Treccani indirizzato nel febbraio 1925 a tutti gli intellettuali italiani in vista della creazione della prima enciclopedia italiana con impostazione scientifica suscitò risposte di calorosa adesione da parte della quasi totalità del mondo culturale, perché cadde nel clima creato dal Regime fascista di rigenerazione nazionale, cui tale mondo era sensibile, sia pure con intensità diverse. Il coinvolgimento dei collaboratori, le denominazioni delle sezioni disciplinari, la scelta delle voci dimostrano l'attento e approfondito lavoro condotto dalla migliore intellettualità del Paese nell'impostazione e nella realizzazione dell'Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti; ma documentano anche l'autonomia rispetto al Regime goduta dall'Istituto nato per l'attuazione del progetto enciclopedico. Protagonista assoluto fu il direttore scientifico Gentile, sempre fermo nel rivendicare l'indipendenza dell'attività intellettuale e nel difendere l'Enciclopedia da stroncature e polemiche non di rado pretestuose.

  DAL TESTO – "Nel processo di formazione di una identità nazionale che il fascismo perseguiva, l'Enciclopedia svolse un ruolo primario. Ne era consapevole lo stesso Mussolini, che nel 1933 avallò la creazione dell'Istituto della Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani, donando il crisma di ufficialità a un'iniziativa privata, e "perdonò" alcune dissonanze rispetto all'ortodossia che per Gentile erano di precipua importanza nella composizione dell'«armoniosa conversazione», com'egli definiva la sua creazione. La "conversazione", cioè la fusione, ben distinta dalla confusione, di voci plurime di autori spesso non ben visti in alto loco ma dal filosofo siciliano sempre protetti e addirittura incoraggiati nella ricerca e nello studio, accademico o meno, è stata il tratto distintivo dell'opera, tuttora ben percepibile.
  "Accanto alla conversazione, il dialogo con il lettore era impostato pedagogicamente: una pedagogia che travalicava angusti orizzonti ideologici, voluta con forza da Gentile, per il quale essa, strettamente connessa con la filosofia, era la risorsa imprescindibile per la costruzione del "monumento" Enciclopedia, monumento alla cultura italiana, al sapere italiano, dedicato al popolo italiano. La quotidiana fatica gentiliana del comporre il "libro" enciclopedico, frenando taluni, sostenendo altri, può dimostrare, per usare le parole di Margarete Durst, come «in ogni sua scelta egli fosse determinato dalla sua idea filosofica, come la filosofia fosse per lui il perno dell'intera esistenza e andasse quindi vissuta nelle situazioni concrete compromettendosi per essa senza comprometterla»."

  L'AUTRICE – Alessandra Cavaterra, per molti anni archivista nell'Archivio storico dell'Istituto della Enciclopedia italiana, si è occupata del riordino e dell'inventariazione di numerosi fondi di archivi pubblici e privati. Autrice di saggi di storia dell'archivistica e di storia sociale dell'età moderna, ha collaborato con le cattedre di Storia moderna della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Roma "La Sapienza" e della Libera Università Maria SS. Assunta (Lumsa). Svolge attività di ricerca per l'Istituto di studi politici S. Pio V. È ispettore archivistico onorario presso la Soprintendenza archivistica per il Lazio del Mibact.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Giuseppe Parlato - Parte I - I. Il prologo. Le chiamate alla collaborazione: consensi e rifiuti - II. L'organizzazione - III. Il meccanismo redazionale - IV. Le vicende societarie - V. Verso la conclusione: prospettive e programmi - VI. IL contributo ebraico - Parte II - Le sezioni – Conclusioni – Ringraziamenti - Indice dei nomi