Il passo delle oche. L'identità irrisolta dei postfascisti |
Alessandro Giuli Il passo delle oche. L'identità irrisolta dei postfascisti Einaudi, pagg.176, Euro 14,50
IL LIBRO – Un viaggio nell'universo politico, culturale, antropologico ed estetico della destra postfascita italiana, nata nel 1995 dallo scioglimento del Movimento Sociale Italiano e dalla nascita di Alleanza Nazionale. Alessandro Giuli racconta un passato che non passa, guardando alle tribolazioni identitarie di un mondo che non ha ancora sciolto i nodi della propria natura e della propria vera funzione: l'uso del potere, il leaderismo, l'estetica, l'antropologia del quotidiano postfascista. Nello stesso tempo ritrae anche l'universo dei militanti che, quasi a dispetto dei propositi della dirigenza politica del partito, non paiono essersi molto allontanati da un mentalità che si riconosceva sotto il segno dei Ray-Ban o degli stivaletti a punta, o aveva come letture obbligate i testi di Evola o Jünger... Il ritratto dii coloro che, delusi e scettici, guardano con diffidenza il nuovo corso della destra finiana: l'altra metà oscura del bipolarismo ideologico italiano.
DAL TESTO – “Il passo delle oche, appunto. Un camminare ridondante e senza dirittura, con ondeggiamenti e scatti appesantiti da un baricentro infelice. Fuori dalla retorica, il passo delle oche di An è un’andatura senza progetto, senza un obiettivo che non coincida con la legittima aspirazione alla conquista del potere e con la sua amministrazione nel giorno per giorno. È stato necessario verificare l’aspetto di questa cittadella conquistata, il volto soddisfatto degli assedianti, gli annali brevi della loro signoria e del loro ritorno all’opposizione. In attesa di novità, ricombinazioni, ulteriori strappi (veri o presunti) con il passato. È stato decisivo prendere le misure dei finiani insediati in Parlamento, nelle presidenze delle Regioni, nel Consiglio di amministrazione della Rai, nelle pieghe dei giornali e negli anfratti della comunicazione. Il loro studio ha richiesto un atteggiamento partecipato ed etologico, per questo il capobranco Gianfranco Fini è presente in ogni capitolo. All’interesse narrativo per la condotta, per le discese e le risalite dei dirigenti di An, si è aggiunta la ricerca sui caratteri con il gusto di denudarli fino all’essenza. Come insegna la commedia antica, dove c’è un palcoscenico ci saranno sempre un miles gloriosus, un servo sciocco, un (più o meno) vecchio satiro, qualche matrona con delle fanciulle capricciose intorno, dei ladruncoli o aspiranti tali, dei liberti in cerca di nuova collocazione, dei compratori e dei venduti. Più una spolverata di belle figure. La gente di Alleanza nazionale non fa eccezione, piuttosto si esalta nell’intreccio teatrale dei tempi ultimi, durante i quali cerca di sopravviversi”.
L’AUTORE – Alessandro Giuli (Roma, 1975) è giornalista del quotidiano «Il Foglio» e collabora con RadioRai nella trasmissione culturale «L’Argonauta». Ha pubblicato la plaquette Dadafleur (Asefi, 2001) e il racconto Nigredo (Settimo Sigillo, 2002).
INDICE DELL’OPERA – Introduzione – La caduta degli idoli – Il cielo in una stanza (di Fini) – Alemanno, fascista immaginario – De Gaulle a via della Scrofa – Storace, la mala-destra dell’anti-Fini – Il pollaio dei valori – Senza famiglia (culturale) – Casa (Fini) e Chiesa – Golpisti a Viale Mazzini – Le donne non gli vogliono più bene – Professione giovani – Fascisti per caso – Appendice – Indice dei nomi |