Gli Etruschi |
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Giuseppe Sassatelli - Giuseppe M. Della Fina
DAL TESTO – "Nella disciplina etrusca rientrava il complesso di norme che regolava il rapporto tra gli uomini e gli dei e le tecniche atte a tentare d'interpretare la volontà delle divinità. Essa poteva essere riconosciuta tramite l'osservazione attenta dei fulmini e degli organi interni degli animali come abbiamo visto, ma anche dei prodigi naturali, delle sortes (dischi o verghette forate in metallo o in pietra), del volo degli uccelli, del fumo dell'incenso bruciato, o dei riflessi dell'interno lucido di una coppa. Tutto era prestabilito: la stessa civiltà etrusca non avrebbe potuto durare più di dieci secoli, ciascuno dei quali con una durata diversa dall'altro dato che il suo inizio e la sua fine non erano scanditi ogni cento anni, ma da fenomeni straordinari che dovevano essere riconosciuti dai sacerdoti. È sufficiente questo esempio per fare comprendere il peso della classe sacerdotale nel mondo etrusco e il ruolo sociale privilegiato dei detentori della disciplina, che con ogni probabilità uscivano dalla sola aristocrazia. C'è da dire che la fama degli aruspici etruschi superava i confini "nazionali" e durò ben oltre la fine dell'indipendenza politica dell'Etruria: in momenti difficili vennero chiamati più volte anche a Roma per essere consultati e un decreto del Senato prevedeva che dieci giovani romani apprendessero la disciplina degli Etruschi. Sono giunte sino a noi anche immagini di aruspici. Uno chiamato Pava Tarchies è raffigurato, ad esempio, su uno specchio da Tuscania databile nel III secolo a.C.: indossa un ampio mantello, porta un copricapo a punta e sta esaminando un fegato. GLI AUTORI – Giuseppe Sassatelli è professore ordinario di Etruscologia e Archeologia Italica. Dal 2002 al 2008 è stato preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Bologna ed è stato direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell'Università degli Studi di Bologna. Dal 2010 è direttore del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna. È membro ordinario dell'Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici e corrispondente dell'Istituto Archeologico Germanico. È stato membro del Consiglio Superiore del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e presidente del Comitato tecnico-scientifico per i Beni Archeologici del ministero per i Beni e le Attività Culturali. INDICE DELL'OPERA – Presentazione - La conoscenza degli Etruschi e la nascita dell'Etruscologia, di G. Sassatelli - Il problema delle origini, di G. M. Della Fina - L'Etruria: quadro geografico, risorse e organizzazione del territorio, di G. M. Della Fina - Le fasi culturali e le vicende storiche, di G. M. Della Fina - L'urbanistica e l'architettura: città, capanne, case e palazzi, di G. M. Della Fina - Le necropoli e il rituale funerario, di G. M. Della Fina - I ruoli sociali: l'uomo e la donna, di G. M. Della Fina - L'ideologia del banchetto e l'alimentazione, di G. M. Della Fina - L'arte, di G. M. Della Fina - L'Etruria Campana, di G. Sassatelli - L'Etruria Padana, di G. Sassatelli - Gli Etruschi e il mare, di G. M. Della Fina - Organizzazione politica e magistrature, di G. M. Della Fina - La religione, di G. M. Della Fina - La lingua, di G. Sassatelli - Tavole |