L'Europa tra Sodoma e Gomorra |
Danilo Quinto IL LIBRO – Quali sono le origini dell'Europa e chi sono i suoi padri fondatori? Che cosa s'intende per Europa Giudaico-Cristiana e quali sono le cause della decadenza europea? Quali sono i fondamenti dell'illuminismo e della cultura razionalista e quali conseguenze ha avuto la rivoluzione del '68 sulla crisi dell'Occidente? Come nasce e che cos'è il relativismo e qual è la sua forza pervasiva e di dominio sull'essere umano? Quali sono le sue conseguenze antropologiche? Come si è sviluppata la cultura del disincanto totale, come l'ha chiamata Benedetto XVI? Si tratta di una crisi economica, come si afferma da più parti, o di una crisi di principi? Rispetto alla crisi dell'Occidente, quale ruolo può giocare l'Islam? Che differenza c'è tra il Dio dell'Islam e quello dei cattolici? Attraverso un'esposizione agile, semplice e di taglio divulgativo, questo libro intende rispondere a queste e a molte altre domande, che interrogano la coscienza dell'uomo contemporaneo. È in gioco, con la frantumazione dell'Europa cristiana, il concetto stesso di persona umana, così com'è stato conosciuto da millenni a questa parte. Il rischio è quello di distruggere un'identità che, se non s'interviene, sarà soppiantata da altre culture, estranee alla storia dell'Europa. Quali possono essere i rimedi? Che cosa significa riandare alle origini? Perché torna di attualità il monachesimo benedettino? Quale può essere, in questo contesto, il compito dei cattolici? DAL TESTO – "Un rapporto dell'Unione Europea, intitolato Network of Independent Experts on Fundamental Rights (EUNIEFR, Commissione dell'Unione Europea di esperti indipendenti sui Diritti Fondamentali), pubblicato il 15 dicembre 2005, condannò una bozza di trattato tra Slovacchia e Santa Sede che garantiva l'obiezione di coscienza ai medici e paramedici che non intendevano praticare aborti. Fu addotto il motivo che l'obiezione di coscienza non può ledere i diritti delle donne alla salute. Il rapporto riconobbe l'esistenza di un diritto all'obiezione di coscienza garantito dalle Convenzioni internazionali, ma sostenne che esso non è illimitato, ovvero può confliggere con altri diritti ugualmente riconosciuti dal diritto internazionale. In queste circostanze deve essere trovato un equilibrio tra queste esigenze conflittuali, per cui un diritto non deve essere sacrificato a un altro. L'EUNIEFR sostenne che laddove l'aborto è garantito per legge, ogni donna ha diritto a ricevere il trattamento medico in tal senso, per cui lo Stato lo deve assicurare: ogni rifiuto a praticare l'aborto deve avere un'alternativa efficace che però lo consenta; deve essere previsto l'obbligo per il medico obiettore di informare la donna su chi e dove fare riferimento per accedere all'aborto; che ci sia effettivamente la disponibilità di un altro sanitario qualificato a praticare l'aborto, comprese le aree rurali o periferiche (vale a dire deve essere facilmente raggiungibile). L'opinione della Commissione Europea intese chiaramente vanificare l'istituto dell'obiezione di coscienza, ma soprattutto creò un precedente che permettesse di considerare l'aborto come un diritto umano fondamentale. La costruzione giuridica alla base dell'opinione riconobbe infatti che il diritto all'obiezione di coscienza è un'implicazione del diritto alla libertà di religione, ovvero un diritto fondamentale che può essere limitato solo da un diritto che abbia la stessa forza. L'aborto, riconobbe la Commissione, non è riconosciuto come diritto dalla Convenzione Europea sui diritti umani, ma appellandosi ad alcune Convenzioni Internazionali (quella sui Diritti politici e civili e quella contro la Discriminazione delle donne), per quel che riguardano - paradossalmente - il diritto alla vita e il diritto alla salute, si arriva a considerare l'accesso all'assistenza medica per l'aborto come un diritto che pone limiti all'obiezione di coscienza. Oltretutto ciò che vale per l'aborto - scrissero gli esperti dell'Unione - deve valere anche per l'eutanasia, la celebrazione del matrimonio tra omosessuali e la distribuzione dei contraccettivi." L'AUTORE – Danilo Quinto. Sposato. Un figlio. Cattolico. Giornalista e scrittore. Vive a Roma. Collabora con "Corrispondenza Romana", Agenzia d'informazione settimanale, "Il Timone", mensile di apologetica cattolica, "Radici Cristiane", mensile della Fondazione Lepanto. Ha al suo attivo numerosi articoli e interventi. È autore di "Da servo di Pannella a figlio libero di Dio. Attraverso la più formidabile macchina mangiasoldi della partitocrazia italiana per arrivare a Cristo" (2012); "Emma Bonino, dagli aborti al Quirinale? Come si diventa un'icona laica della modernità e del potere" (2013). INDICE DELL'OPERA – Prefazione. L'Europa: il male assoluto e la speranza, di Mario Palmaro - I. L'Europa giudaico-cristiana (Il nome, il mito, il concetto geografico e l'idea di civiltà - L'anima del continente - La vigna piantata da Dio - I successori dei martiri - Quella notte di Natale dell'anno 800 - La nascita dell'Islam e la sua espansione - La miopia dell'Occidente - La difesa della cristianità) - II. Sviluppi storici e decadenza (Una prima rovina: il protestantesimo - Come ha operato Satana - Il dispotismo illuminato, la democrazia e la sovranità - L'eresia modernista - La concezione del bene e del male - La religione (perché tale è) dell'uomo che si fa Dio - Il desiderio diventa idolo e falsa libertà) - III. La cultura del disincanto totale (L'ideologia del gender - I piani di sterminio della vita nascente - Il congedo dalla storia - Morte naturale e omicidi - La persona umana al servizio della scienza - L'immoralità degli antiproibizionisti - Le ingiustizie inaudite) - IV. Alla fine, il mio cuore immacolato trionferà (La Madonna, nostra Mediatrice - La forza della preghiera) - Conclusione – Bibliografia |