Putin. Dal KGB al Cremlino Stampa E-mail

Simone Baschiera

Putin
Dal KGB al Cremlino

Edizioni ETS, pagg.170, € 20,00

 

baschiera_putin  IL LIBRO – Negli anni tra il 1990 e 2000, al tracollo del marxismo-leninismo, Putin ha constatato e vissuto il periodo confuso, quasi anarchico, di uno stato ormai privo di ideali politici e carente di guida e organizzazione amministrativa, economica ed industriale. Lo stato andava ricostruito, la Russia da Mosca a Vladivostok, da Pietroburgo ad Odessa, riorganizzata. Occorreva un modello e Putin ha riproposto uno stato similzarista, ma nel XXI secolo.
  Da russo, Putin conosce l’animo del suo popolo e ne rappresenta qualità, virtù e difetti. D’altra parte però, una società transitata dallo schiavismo zarista al dirigismo leninista e poi stalinista, non avrebbe potuto trasformarsi in breve in una società democratica simile a quella delle nazioni occidentali europee. Il discorso era diverso per gli stati dell’Europa Balcanica e Orientale, dalla ex Jugoslavia, alla Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia (oggi divisa in Repubblica Ceca e Slovacchia), che dalla Prima Guerra Mondiale e sino al successivo Patto di Varsavia, avevano regimi e forme statuali parlamentari, democrazie forse non ancora complete, ma certamente aperte e libere.
  Il regime instaurato da Putin in Russia è quello adatto a un paese euroasiatico, con 50 etnie, molteplici religioni, che necessita di una guida forte, determinata allo scopo, che per il momento non può rispettare i canoni democratici, né americani, né europei, pena l’anarchia.

  DAL TESTO – “Nella Russia di oggi, figlia dello sviluppo economico, vi è una nuova classe che non ha una ideologia politica, ma che pratica una comunicazione informatica difficile da censurare e nemmeno limitare. Si potrebbe chiamarlo partito informatico, anche se è di difficile rappresentazione politica autonoma, ma è presente trasversalmente nelle aree sociali più attive per il pensiero di rinnovamento nei contatti nazionali ed internazionali. Una parte del nuovo popolo russo, quella che usa il Web, Twitter, Facebook, Internet, che critica la gestione economica spregiudicata di Putin, specie in campo internazionale della vendita delle risorse energetiche russe, deve proprio alla "rete" la sua nascita e sviluppo.
  “Quella parte della società ora sembra mettersi contro le modalità politiche di Putin, ma rimane tuttora minoritaria e sostanzialmente imbelle.
  “Lo iato tra restaurazione politica e mutamento sociale non ha provocato la caduta politica di Putin e nemmeno lo ha privato della possibilità di ridiventare il Presidente russo in alternanza con Medvedev. Negli Stati Uniti ed in Europa, tranne che in Germania, si auspica con favore un calo di consensi a Putin. […]
  “Stiano ben attenti, dunque, occidentali ed americani soprattutto. Ad una olitica spregiudicata in campo economico ma politicamente partecipe dei guai internazionali americani, potrebbe succedere un corso di politica globale di Putin più intransigente, in grado di tenere a bada l'opposizione interna conservatrice e neo-comunista, alla quale i "diritti dell'uomo", della critica letteraria, delle espressioni liberali dell'Intellighenzia, interessano poco. Immaginiamoci poi quanto questi problemi, così cari all'opinione pubblica occidentale, possano coinvolgere la casta militar-industriale russa che, degli armamenti nazionali, vecchi e nuovi, fa, spregiudicatamente mercato mondiale a nemici ed amici degli Stati Uniti. Le tensioni interne della Russia potrebbero far pagare un certo qual prezzo proprio a quell'Occidente che dal nuovo Zar russo ha ricevuto diverse gratificazioni, come la sospensioni della consegna dei missili S-300 all'Iran e la collaborazione con USA e NATO in Afghanistan.”

  L’AUTORE – Simone Baschiera inizia nel 1960 la carriera militare, che terminerà a sessanta anni con il grado di Generale di Brigata. Ha partecipato, in vari incarichi operativi e di comando, alla campagna Antiterrorismo in Alto Adige (1966-1971); Peacekeeping in Libano (1982-1984); in Somalia (1993-1994); in Bosnia (1996-1997); in Albania (1997-1999); in Macedonia (1999). Tra i suoi scritti figurano: Alto Adige Südtirol 1996-1971; Trieste-Antartide, Via Livorno 1986-1987; Huandoy '84; Libano 1982-1984; Prigionia, Evasione e Fuga 1976. Tra i saggi: La battaglia di Fallujia; Hezbollah, il partito di Dio; Afghanistan, Antiguerriglia a Sud; Dal Vietnam al Libano, La Guerra Sotterranea. L'ultimo lavoro è Afghanistan, una raccolta di impressioni, note e commenti sulle operazioni Antiterrorismo e Controguerriglia nel paese asiatico negli anni dal 2001 al 2012, a seguito dell'attentato contro le 'Twin Towers' di NewYork dell'11 settembre 2001, iniziate da George W. Bush per debellare il terrorismo di Al Qaeda.

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione - Cronologia della Federazione Russa - Le Organizzazioni Internazionali a cui aderisce la Federazione Russa dall'APEC al BRICS - Putin e Clinton, 2000 - L'evoluzione della strategia della Federazione Russa - Lo Czar Putin III - Le Armi e l'Intelligence della Federazione Russa - Sugli incidenti dei sottomarini nucleari - Gli intellettuali nella Russia di Putin - Le armi di Putin: gas e petrolio - Niccolò Machiavelli sul Volga - I rapporti di Putin con l'Europa anglo-franco-tedesca - L'Europa Centrale e la Russia - Putin nel Mediterraneo - Putin: da Berlusconi a Monti - Putin: tra Obama e Obama - Putin e la Cina - La crisi demografica nella Russia di Putin - Personaggi e società commerciali nel mondo di Putin – Bibliografia - Piccolo lessico quotidiano