Democrazia e federalismo nell’Italia unita Stampa E-mail

Corrado Malandrino

Democrazia e federalismo nell’Italia unita

Claudiana, pagg.127, € 12,50

 

malandrino_federalismo  IL LIBRO – In questo saggio-pamphlet, Corrado Malandrino ripercorre la fondazione teorica del "federalismo moderno", inteso come unione nelle differenze, come formula decentrata e pluralista dell'unità nazionale ed europea in grado di valorizzare il patrimonio del territorio e del popolo che lo abita nell'ottica di un'unità superiore e condivisa.
  Alla vicenda del concetto nella storia politica italiana, dal Medioevo alla Repubblica, passando per il periodo rivoluzionario e napoleonico, la Restaurazione, il 1848, l'Unità, il primo dopoguerra, il fascismo e la Resistenza, Malandrino affianca quella della critica del centralismo statale fino ad arrivare all'Italia di oggi. In particolare si sofferma sulla critica del neofederalismo di Gianfranco Miglio e del leghismo nonché sull’esigenza dell'allargamento del federalismo e della democrazia all'Unione europea. A questo proposito, l'autore avanza una proposta innovativa di paradigma federalista-comunicativo che, a suo avviso, dovrebbe servire a impostare meglio il problema delle sovranità e delle cittadinanze plurali a livello nazionale ed europeo.

  DAL TESTO – “Fino a qualche anno fa in Italia il federalismo era per molti una sorta di tabù di cui era difficile se non impossibile anche solo parlare, e per qualcuno probabilmente continua a esserlo ancora oggi. Specie se il federalismo viene erroneamente messo in opposizione all'unità nazionale, o contro prospettive cosmopolitiche e sovranazionali europee. Un dato di fatto, questo, constatabile con una certa frequenza. Si prendano certi manifesti nei quali si propone l'indipendenza della "Padania", e si lega tale obiettivo con un "federalismo" che rappresenterebbe l'ideologia del movimento leghista. In questo caso, il termine «indipendenza» rimanderebbe appunto a un presunto obiettivo "federale" che si oppone all'unità nazionale, da un lato, e allo sviluppo federale europeo, dall'altro. Ciò avviene perché si assume che questo genere di "federalismo" microterritoriale si può risolvere interamente in una critica del centralismo statale e di un altrettanto temuto centralismo europeo, a difesa di un'entità territoriale regionale elevata surrettiziamente a sede di rappresentanza «nazionale».
  “Contro questo genere di distorsioni occorre ricordare che il federalismo nasce come formula di unità politica diversa dal centralismo statale tipico della modernità. Ma indica sempre una formula variamente articolata di unione nazionale e sovranazionale, e non di separazione. Anche in Italia il federalismo ha acquisito nel tempo una ricchezza ideale che non si lascia ridurre alla povera antitesi tra difesa a oltranza di un territorio fino alla secessione e trasformazione decentralizzata e autonomista dello Stato centrale. Il federalismo è qualcosa di più: consiste in una visione più inclusiva di quanto possa essere qualunque forma di centralismo, nel senso che è capace di includere l'altro, il diverso, perché ha dimostrato di saper coniugare il valore e la ricchezza delle differenti tradizioni nazionali ed europee con le esperienze provenienti da altri continenti e di saperli rielaborare positivamente.”

  L’AUTORE – Corrado Malandrino è professore ordinario di Storia delle dottrine politiche, già preside della Facoltà di Scienze politiche dell'Università del Piemonte Orientale. Ha pubblicato fra l'altro: Da Machiavelli all'Unione europea (Carocci, 2003) e Silvio Trentin. Pensatore politico antifascista, rivoluzionario, federalista (Lacaita, 2008). Per Claudiana ha pubblicato La Politica di J. Althusius (2009).

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione (1. Un federalismo improbabile? - 2. Il federalismo moderno: una formula di unione nelle differenze e non di separazione - 3. Il fondamento storico del paradigma unitario del federalismo: la critica della sovranità esclusiva dello Stato moderno) - 1. Il federalismo come formula decentrata e pluralista dell'unità nazionale (1. Progetti federativi tra periodo rivoluzionario e guerre d'indipendenza: Galeani Napione, Ranza, Gioberti - 2. Autonomie e federalismo tra i democratici - 2.1. Cattaneo e la sua scuola: dalla federazione italiana agli Stati Uniti d'Europa - 2.2. Mazzini: autonomie locali e confederazione europea - 2.3. Il Memorandum europeo di Garibaldi - 3. Un federalismo «introuvable»: il decentramento regionale nei progetti di Cavour, Farini, Minghetti) - 2. Critica del centralismo statale e progetti di democrazia federale in Italia e in Europa (1. Abbozzi di progetti federalisti e regionalisti nella crisi del regime liberale - 2. Rinascita del federalismo tra antifascismo e resistenza - 2.1. La preparazione del terreno: il «rinnovamento» di Piero Gobetti - 2.2. Giustizia e Libertà: Carlo Rosselli e la trasformazione federale della democrazia - 2.3. L'elaborazione federalsocialista di Silvio Trentin - 2.4. Autonomismo e federalismo europeo in Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi - 2.5. Einaudi: l'autonomia federale e il federalismo europeo - 2.6. Il federalismo delle minoranze religiose e culturali: la Carta di Chivasso - 2.7. Spinelli e Rossi: il Manifesto di Ventotene e la federazione europea - 2.8. L'elaborazione comunitaria di Adriano Olivetti) - 3. Riforme federalizzanti nella Repubblica italiana (1. Lo sviluppo del neoregionalismo verso il federalismo: risultati e limiti - 2. Il neofederalismo di Gianfranco Miglio e il leghismo - 3. Il federalismo fiscale) - 4. Conclusione. Le sfide alla democrazia e lo sviluppo di un federalismo comunicativo e dei valori in Italia e in Europa (1. Federalismo e crisi della democrazia - 2. I nodi irrisolti e le scadenze disattese all'origine dell'attuale crisi politico-istituzionale - 3. Lo sviluppo di un federalismo comunicativo e dei valori in Italia e in Europa)