Firenze. Giugno-agosto 1944 |
Paolo Paoletti Firenze. Giugno-agosto 1944 Edizioni Agemina, pagg.424, € 24,00
IL LIBRO – L’autore riscrive quella pagina di storia fiorentina che va dal giugno all’agosto 1944, dal mese delle decisioni a quello delle distruzioni e delle vittime. Non un nuovo libro sulla Liberazione ma un libro nuovo e sconvolgente in quanto basato su fonti inglesi, americane, canadesi, indiane, neozelandesi, sudafricane e tedesche. DAL TESTO – “Qualsiasi ambiente abbandonato, un fondo, un garage, un magazzino o appartamento poteva essere il nascondiglio del franchi tiratori. Le macerie di tutti i palazzi colpiti dai bombardamenti, non solo quelli prossimi alla linea ferroviaria tra S. Maria Novella e Campo di Marte, furono ottimi punti di fuoco per questi giovani fascisti che vissero in isolamento gli ultimi giorni della loro vita. A differenza della cellula gappista che arrivava ad un massimo di 6 unità, perché per organizzare agguati o attentati occorrevano gli addetti ai pedinamenti, alla raccolta delle informazioni e gli esecutori materiali, il franco tiratore per la sua sicurezza necessitava della massima libertà di movimento e se si era organizzato (creando una rete di depositi di armi, munizioni e viveri) non aveva bisogno di molti sostegni esterni. Ecco perché il franco tiratore era spesso un solitario o agiva in coppia o al massimo in tre, di modo che quando il primo cominciava a sganciarsi il secondo controllava la situazione e così via. L’AUTORE – Paolo Paoletti, dal 1984 ricercatore negli archivi militari italiani e stranieri, ha limitato i suoi interessi agli anni 1943-45 e ha impostato il suo lavoro sulla scoperta e l’analisi delle fonti primarie, documentarie ed orali. Dopo aver portato in Italia a partire dal febbraio 1994 i fascicoli inglesi e americani sulle stragi naziste, che hanno spinto il Procuratore Militare di Roma Intelisano a cercare e trovare il cosiddetto ‘Armadio della vergogna’, si è occupato soprattutto di crimini di guerra nazisti. John Foot (“Fratture d’Italia”, Rizzoli, 2009) ha scritto di lui: “il suo metodo consiste nel prendere storie o versioni degli eventi ben radicate e nel cercare di distruggerle attraverso una rilettura dell’evidenza. Spesso questo comporta attacchi personali ad altri storici. I suoi libri assumono toni polemici, ma talvolta hanno anche il merito di dissotterrare nuove prove e di aprire dibattiti”. Tra le sue 29 opere ama ricordare “Firenze guerra ed alluvione”, Ed. Becocci, Firenze, 1985 (3 edizioni), “Il Ponte a S. Trinita. Dalla distruzione nel 1944 al ritrovamento della testa della Primavera nel 1961”, Becocci Ed., 1987; “Firenze giorni di guerra. Testimonianze documenti e fotografie inedite”, Ponte alle Grazie, 1992; “S. Anna di Stazzema 1944: la strage impunita”, Mursia, Milano, 1998; “L’eccidio dei Limmari: un’operazione di terrorismo”, Comune di Roccaraso, 1999; “1944 S. Miniato. Tutta la verità sulla strage”, Mursia, Milano, 2000; “I traditi di Cefalonia. La vicenda della divisione Acqui 1943-1944” Fr. Frilli Ed., Genova, 3 edizioni (ISBN 88 87923- 92- 2), 2003; “La strage di Fossoli, 12 luglio 1944”, Mursia, Milano, 2004: “Firenze agosto 1944. Alleati, C.T.L.N., partigiani e franchi tiratori nel mese più sanguinoso della storia fiorentina”, Ed. Agemina, Firenze 2004; “An art city at war: Florence 1943-1945”, Becocci Ed. 2004; “Il delitto Gentile: esecutori e mandanti” Le Lettere, Firenze 2005; “Cefalonia 1943; una verità inimmaginabile”. Franco Angeli. Milano, 2007; “Vallucciole, una strage dimenticata. La vendetta nazista e il silenzio sugli errori garibaldini”. Le lettere, Firenze 2009. INDICE DELL’OPERA – Dedica – Abbreviazioni – Introduzione – Capitolo I. Giugno 1944: come si arrivò alla battaglia tra le mura di Firenze: il ruolo degli Alleati e dei Tedeschi – Capitolo II. Giugno 1944: il mese delle decisioni che portarono alla battaglia tra le mura di Firenze. Il ruolo di fascisti e partigiani – Capitolo III. Luglio: il C.T.L.N. si prepara alla guerra civile – Capitolo IV. L’organizzazione dei franchi tiratori – Capitolo V. Tutti, esclusi i tedeschi, volevano combattere tra le mura del centro storico – Capitolo VI. La battaglia in Oltrarno – Capitolo VII. La battaglia di qua d’Arno – Capitolo VIII. Il governo del C.T.L.N.: miti e verità – Capitolo IX. La politica alleata verso i partigiani e la storiografia resistenziale sul contributo britannico – Capitolo X. I franchi tiratori tra il mito e la loro cattiva coscienza – Bibliografia – Appendice (toponomastica cittadina nel 1944) – Indice dei nomi
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