Costantino. Un imperatore latino nell'Oriente greco |
Raymond Van Dam Costantino Edizioni San Paolo, pagg.416, € 35,00
IL LIBRO – Nel 2013 ricorre il XVII centenario dell’Editto di Milano, che segnò una svolta decisiva nella visione storico-politica del mondo del IV secolo. Nel giro di una generazione l'impero ebbe una nuova capitale, Costantinopoli, e una nuova religione di sostegno, il Cristianesimo. Per la novità storico-culturale religiosa del progetto, l'autore della rivoluzione, Costantino, può essere paragonato al fondatore stesso dell'idea imperiale, Ottaviano Augusto. Come successore di Cesare, Costantino comprese che, al di là della forza delle armi, vi era bisogno di una nuova visione del mondo. Di qui l'idea politica della tolleranza e il ricorso alla nuova religione universale, il Cristianesimo. Approfondendo filosofia politica e storia della teologia, Raymond Van Dam presenta una visione nuova della figura di Costantino e del suo progetto imperiale. DAL TESTO – “Un altro uomo di chiesa che beneficiò della protezione di Costantino fu Eusebio di Cesarea. Sul nascere della controversia Eusebio aveva appoggiato Ario, e nella sua lettera al vescovo Alessandro Ario aveva presentato Eusebio come uno dei suoi sostenitori. A quel tempo Eusebio era vescovo di Cesarea in Palestina. Già passata la cinquantina, in precedenza aveva servito come prete per oltre vent'anni, e s'era guadagnato la reputazione di meticoloso studioso biblico. Le sue dottrine sulla subordinazione del Figlio al Padre erano molto simili a quanto andava insegnando Ario. In una lettera Eusebio aveva sostenuto che, poiché il Padre esisteva prima del Figlio, il Figlio non coesisteva con il Padre. Di conseguenza, «il primo è considerato anteriore e superiore al secondo per rango e prestigio». Secondo Eusebio il Figlio era Dio, ma non il vero Dio; al massimo, il vero Figlio era un'immagine del vero Dio. In un'altra lettera Eusebio aveva redarguito il vescovo Alessandro di Alessandria per aver malamente presentato le dottrine di Ario. Eusebio concordava con Ario che il Figlio di Dio era «una perfetta creatura di Dio, ma non come una delle altre creature». Tuttavia, con il crescere del sostegno raccolto da Alessandro, Eusebio si trovava sempre più isolato. All'inizio del 325 partecipò al concilio di Antiochia che si concluse con un esplicito appoggio ad Alessandro e con la censura di Ario. Il credo di questo concilio proclamava che il Signore Gesù Cristo era il Figlio unigenito, generato dal Padre non come qualcosa di creato ma come qualcosa di realmente generato. Tranne tre, tutti i vescovi appoggiarono questo credo. Dopo averli interrogati, il concilio li condannò come «favorevoli alle dottrine di Ario». Uno di questi dissidenti era Eusebio.” L’AUTORE – Raymond Van Dam è professore di storia e direttore del programma interdipartimentale di storia greca e romana presso l'Università del Michigan. Studioso della storia e della religione del tardo impero romano, è autore di numerosi libri dedicati a quel periodo. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Costantino (2013). INDICE DELL’OPERA – Prefazione – Abbreviazioni - Introduzione. Augusto e Costantino - Prima parte. Un impero romano senza Roma - I. Il rescritto di Costantino a Hispellum (Italia per sempre - «Superstizione contagiosa») - II. Il suo gallo prediletto: la vecchia Roma e la nuova (Il margine esterno - Imperatori balcanici a Roma - «La mia Roma» - «Seconda Roma» - «La piccola Roma gallica» - Varcare il Rubicone) - III. «Speranza nel suo nome»: la dinastia Flavia (Massenzio e Roma - Imperatori flavi - Una dinastia divina - Figli legittimi - Costante e Flavia Costante - «La famiglia della più eccelsa levatura» - «Tutta la tua famiglia») - IV. Una testa, tre letture (Leggere una testa e una mano) - Seconda parte. Un impero romano greco - V. Il dialogo di Costantino con Orcistus (Memorie - Onori e subordinazione) - VI. «La santa, santissima religione»: appellarsi all'imperatore (Tolleranza e persecuzione - Duplicità di Costantino – Settarismo) - VII. «La lingua dei romani»: il latino e l'Oriente greco (La lingua della cultura e la lingua del potere - Costantino e il greco - Giuliano e il latino - Garanzie di autonomia - «La nostra lingua») - VIII. Sotto l'acqua - Terza parte. Imperatore e Dio - IX. «Generato dagli dei»: la tetrarchia imperiale (Una teologia del ruolo imperiale - Armonia - Gerarchia - Unicità e quadruplicità, unicità e triplicità) - X. «Generato dal Padre»: la Trinità cristiana (Perché non l' arianesimo? - In rappresentanza di Dio - Uomo di Dio - Una perfetta creatura di Dio - Il dio della guerra) - XI. «Figlio Unigenito»: la storia diventa teologia (Il panegirico come teologia - Figlio di sua madre - Figlio di una vergine - Biografia come teologia - Il Battista) - XII. Alla ricerca della dottrina cristiana dell'imperatore («È un uomo» - Leggendo la Vita di Costantino - Portinai per i pescatori - Leggendo la vita di Costantino – Visioni) - Epilogo. Un solo imperatore - Giuliano il teologo - Edizioni e traduzioni - Bibliografia
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