La guerra in Iraq Stampa E-mail

Andrea Beccaro

La guerra in Iraq

il Mulino, pagg.208, € 13,00

 

beccaro_guerrairaq  IL LIBRO – La guerra in Iraq fa parte del conflitto scatenato contro il terrorismo dagli Stati Uniti a seguito degli eventi dell’11 settembre 2001. Iniziata nel marzo 2003, ha innescato forti tensioni internazionali in relazione al tentativo di «esportazione della democrazia» attuato dall’amministrazione Bush. Il volume ricostruisce, all’interno del quadro politico internazionale, la guerra nelle sue diverse fasi, fino al ritiro degli americani e agli eventi del 2012, fornendo una risposta ad alcuni interrogativi cruciali: è stata una guerra «giusta»? Ha stabilizzato o destabilizzato il Medio Oriente?

  DAL TESTO – “La prima grande debolezza dell'insorgenza riguarda il suo carattere sunnita, quando solo il 20% circa della popolazione segue tale orientamento religioso: se a ciò si sommano la varietà di gruppi prima evidenziata e il fatto che non tutti i sunniti presero le armi, si capisce come il movimento fosse minoritario, seppure molto violento. Di conseguenza lo scontro non fu mai una vera lotta di liberazione nazionale, poiché la nazione stessa era divisa su basi settarie. I curdi, per esempio, salutarono con favore l'invasione americana e i gruppi che aderirono all'insorgenza erano minoritari. La risposta sciita all'invasione fu, invece, più complessa anche perché molti sciiti erano il nucleo dell'esercito e dei livelli medio-bassi del governo di Saddam. Pochi sciiti credettero alla retorica della liberazione, ma la loro opposizione fu più che altro politica. Inoltre, essi godettero immediatamente dei vantaggi offerti dalla Coalizione di essere inseriti nel nuovo governo.
  “Un altro grande limite risiede nei cinque diversi ceppi che abbiamo precedentemente analizzato: le reciproche differenze esplosero in vere e proprie rivalità interne, che frammentarono ulteriormente l'insorgenza e ne spostarono gli obiettivi dalla Coalizione alle lotte intestine. Una prima linea di frattura, secondo Hashim, fu data dalla rivalità tra le due correnti principali dell'insorgenza sunnita: gli elementi baathisti e nazionalisti contro gli islamisti salafiti. Una seconda fu tra il fronte principale dell'insorgenza irachena (nazionalista o salafita che fosse) e i gruppi legati ad al-Qaeda. I primi motivi di scontro emersero già nel 2004, in occasione della battaglia di Falluja, ma la vera rottura avvenne verso la fine del 2005, quando la tattica di al-Zarqawi di colpire le reclute della polizia e dell'esercito nel tentativo di scatenare una guerra civile con gli sciiti diventò incompatibile con quella del resto dell'insorgenza, che incominciò ad attaccare il gruppo di al-Zarqawi. Nella provincia di al-Anbar un altro motivo di scontro tra i due gruppi fu dato dal reperimento di fonti finanziarie, poiché Aqi aveva progressivamente interferito con le normali attività commerciali degli iracheni locali facendo così diminuire il potere degli sceicchi e la loro influenza sulla popolazione.”

  L’AUTORE – Andrea Beccaro, dottore di ricerca in Scienze strategiche, è docente a contratto di Relazioni internazionali presso la Scuola Universitaria Interfacoltà di Scienze Strategiche di Torino. È autore di La guerra oggi e domani (2010) e curatore di Charles Edward Callwell, Small Wars. Teoria e prassi dal XIX secolo all’Afghanistan (2012).

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione - I. Le radici del conflitto (1. L'Iraq e le sue relazioni con gli Stati Uniti prima del 2001 - 2. La politica di difesa dell'amministrazione Bush - 3. L'11 settembre e l'operazione «Enduring Freedom» - 4. La pianificazione di «Iraqi Freedom») - II. La guerra convenzionale e i limiti della strategia americana (marzo-giugno 2003) (1. Le operazioni convenzionali - 2. La stretta finale su Baghdad - 3. Riflessioni conclusive) - III. Dall'insorgenza alla guerra civile (giugno 2003 - gennaio 2007) (1. I primi passi della politica - 2. Falluja, la rivolta sciita e il problema del controllo del territorio nel 2004 - 3. Il 2005 tra elezioni e conflitto - 4. L'attacco al santuario di Askariya e l'esplosione della guerra civile: 22 febbraio 2006 / 31 gennaio 2007) - IV. Un nuovo approccio: controinsorgenza in Iraq (1. Il dibattito americano sulla controinsorgenza (Coin) - 2. Il surge sul campo) - V. Dopo il surge (2008-2011) (1. Elezioni e conflitto - 2. Uno sguardo all'insorgenza - 3. I limiti dell'insorgenza) - Conclusioni. Il 2012 e l'Iraq oggi – Cronologia – Bibliografia - Indice dei nomi