Memoriale per stabilire le regole generali per l'amministrazione di un'azienda agricola Stampa E-mail

Luigi Einaudi

Memoriale per stabilire le regole generali
per l'amministrazione di un'azienda agricola a vigneto
nelle Langhe

Nino Aragno Editore, pagg. , € 5,00

 

einaudi_memoriale  IL LIBRO – Luigi Einaudi agricoltore, operando per 60 anni entro un regime di mezzadria classica, fu in grado di trarre dalla terra stessa tutto il capitale necessario alla sua vita e al suo rinnovamento. Occorse per questo infinita tenacia e pazienza. Ma furono così poste le premesse per quelli che Einaudi legittimamente sperava potessero essere i vantaggi futuri.
  Che Luigi Einaudi contasse di tramandare a chi fosse venuto dopo di lui i principi essenziali da lui adottati, non è dubbio. Nel 1942, alla vigilia cioè degli anni più duri della seconda guerra mondiale, mentre da una parte si compiaceva per il completamento imminente del primo ciclo dei grandi lavori di rinnovamento delle sue campagne, dall'altra doveva riflettere con spirito malinconico su di un avvenire incerto e minaccioso. Dopo meno di un anno egli sarebbe partito esule in Svizzera e le sue lettere di quel tempo rispecchiano le preoccupazioni che lo turbavano.
  Com'era sua abitudine, pensò essere utile mettere per iscritto alcune norme fondamentali che, se possibile, avrebbero dovuto reggere in futuro il governo delle sue terre. Nacque così il Memoriale per stabilire le regole generali per l'amministrazione di un'azienda agricola e vinicola nelle Langhe, tuttora inedito.
  "Quando un tizio compra terra", scrive Luigi Einaudi, "riceverà dalla terra quel che la terra gli darà. Colle alee dei prezzi, delle grandinate, ecc. Però egli non deve rinunciare ad essere una persona di buon senso. Supponiamo che l'utile lordo sia di 50 mila lire. Se deve versare un assegno di 6 mila lire al suo agente questa è per lui indubbiamente una spesa. Sono le 44 mila lire restanti vero reddito? Evidentemente no. Egli deve pensare che la terra resta come superficie, ma che le sue viti invecchiano e muoiono anno per anno... Se egli non deduce dal saldo utile la necessaria somma per l'ammortamento degli impianti deteriorabili, egli si mangia il fatto suo e va in malora. La quota di deperimento ed ammortamento è una spesa viva, della stessa precisa natura della spesa per concimi chimici, per anticrittogamici, per assegno all'agente, per imposte".

  DAL TESTO – “Se la lira fosse rimasta dal 1914 in poi a capacità di acquisto costante, si sarebbe potuto lasciare invariato l'assegno in lire 1.500. Siccome invece, sebbene il contenuto in oro sia stato variato due volte sole, nel 1927 e nel 1936, la lira varia, in più o in meno, costantemente di valore, ossia in capacità di acquisto di cose o merci, così è necessario trovare un criterio per variare la cifra di lire 1500. Quindi la cifra di lire 1.500 non è l'assegno fisso dell'agente, ma la base per calcolare l'assegno stesso. Diremo che quella base di lire 1.500 corrisponde all'assegno che si sarebbe pagato nell'anteguerra con le lire di allora.”

  L’AUTORE – Luigi Einaudi, professore universitario di Scienza delle finanze all’Università di Torino dal 1902, ha alternato la pubblicazione di importanti studi di scienza economica con interventi sulle colonne della Stampa prima e del Corriere della Sera poi. Deputato, Governatore della Banca d’Italia dal 1945 al 1948, Ministro del Bilancio nel 1947, senatore, è stato infine Presidente della Repubblica dal 1948 al 1955.

   INDICE DELL’OPERA – Parte prima. Regole generali - I. Calcolo dell'assegno fisso dell'agente – II. Calcolo della quota di deperimento dei vigneti e frutteti - III. Chiusura del conto spese e rendite - Parte seconda. Inventario vigneti e frutteti e quota di deperimento - Impianto del calcolo - Calcolo per il 1939 - Calcolo per il 1940 - Calcolo per l'anno 1941 - Calcolo per l'anno 1942 - Calcolo per l'anno 1943 – Appendice. Luigi Einaudi agricoltore: 1897-1961, di Mario Einaudi