Gli spettri di Mussolini Stampa E-mail

Ivan Buttignon

Gli spettri di Mussolini
La storia del fascismo italiano raccontata attraverso i suoi simboli

Hobby & Work Publishing, pagg.240, € 15,50

 

buttignon_spettri  IL LIBRO – Nell'immaginario collettivo lo spettro è lo spirito di una persona defunta, la parte immateriale che si manifesta dopo la sua scomparsa. È una rappresentazione del soggetto, un suo "simbolo". E quando parliamo di spettri di Mussolini ci riferiamo proprio ai simboli del Regime fascista.
  Da sempre la produzione di simboli costituisce un'attività basilare in ogni società umana. Le raffigurazioni simboliche sono infatti centrali nella religione, nella filosofia, nelle arti e, non da ultimo, nella politica. È dunque possibile ricostruire l'intera parabola del Ventennio fascista attraverso l'analisi dei suoi simboli, dei suoi miti e dei suoi riti.
  Dal pugnale al fascio littorio, dall'aquila imperiale alla spiga di grano, dalla riscoperta dell'antica Roma all'architettura razionalista, dalla fascistizzazione del Risorgimento all'elogio dell'arditismo, dal culto dello Stato totalitario alla "divinizzazione" del Duce, Gli spettri di Mussolini ci catapulta in un viaggio colmo di sorprese nel cuore stesso del Fascismo storico, evidenziandone ombre e luci, viltà e generosità, innovazione e reazione. Un saggio rigoroso e documentatissimo, scritto però con stile fluido e accattivante, tale da conquistare l'interesse non solo del cultore di storia ma anche di tutti coloro che vogliono saperne di più sul periodo più intenso, complesso e contraddittorio dell'Italia moderna.

  DAL TESTO – “Come tutte le religioni secolari, anche il fascismo vuole cristallizzare nella materia il suo mito, per lasciare nei secoli prossimi venturi l'impronta indelebile della sua civiltà. La monumentalità del Ventennio deve dare soprattutto un volto, una percezione visibile e chiara dell'ideologia mussoliniana (ma potremmo anche scrivere fede, considerando come questa ideologia viene vissuta da ampi strati della popolazione), della sua forza, della sua misura, della sua potenza.
  “Nel primo decennio del regime iniziano i lavori di demolizione e di scavo nel cuore stesso della Città eterna, allo scopo di far svettare in un austero isolamento i siti restaurati dell'antica Roma. Lo sventramento dell'Urbe scandalizza però d'Annunzio, il quale si fa promotore di una battaglia civile contro le picconate selvagge che il nuovo corso mussoliniano continua allegramente a infliggere all'inerme Capitale. Del resto, già nel suo Le vergini delle rocce (1895) il poeta-soldato, quasi profetizzando il futuro scempio (nel quale non mancavano i primi segnali, sia pure di matrice politica diversa) e senza nascondere la sua amara indignazione, così scriveva: "Era il tempo in cui più torbida ferveva l'operosità dei distruttori e dei costruttori sul suolo di Roma. Insieme con nuvoli di polvere si propagava una specie di follia del lucro, come un turbine maligno. I lauri e i roseti della Villa Sciarra, per lungo ordine di notti lodati dagli usignoli, cadevano recisi o rimanevano umiliati fra i cancelli dei piccoli giardini contigui alle villette dei droghieri. I giganteschi cipressi ludovisii, quelli dell'Aurora, quelli medesimi i quali un giorno avevano sparsa la solennità del loro antico mistero sul capo olimpico del Goethe, giacevano atterrati. E d'intorno, su i prati signorili dove nella primavera anteriore le violette erano apparse per l'ultima volta più numerose dei fili d'erba, biancheggiavano pozze di calce, rosseggiavano cumuli di mattoni, stridevano ruote di carri carichi di pietre. Sembrava che soffiasse su Roma un vento di barbarie...".”

  L’AUTORE – Collaboratore dell'Università di Trieste, dove insegna Storia contemporanea e Comunicazione politica, Ivan Buttignon è tra i più brillanti storici contemporaneisti dell'ultima generazione. Particolarmente interessato al regime mussoliniano, è autore di apprezzati saggi monografici, tra i quali: Il ruolo totalitario delle riviste bibliografiche nel Ventennio fascista, Il lato occulto del nazismo, Freikorps e primo squadrismo e, per i tipi di Hobby & Work, Compagno Duce e Il verde e il nero. Di Buttignon, prossimamente Hobby & Work pubblicherà Dux International, una monografia sui rapporti tra la cultura fascista, l'Europa e gli Stati Uniti.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione - Parte prima. Le radici dell'ideologia fascista - Capitolo I. Che cos'è il fascismo? - Capitolo II. I presupposti culturali del fascismo - Capitolo III. Nascita della mitologia fascista - Parte seconda. Miti e simboli del fascismo - Capitolo IV. Dalla religione del Duce all'italiano nuovo – Capitolo V. Mussolini: da personaggio a simbolo - Capitolo VI. La romanità fascista - Capitolo VII. La monumentalità del Ventennio - Capitolo VIII. Risorgimento e fascismo - Parte terza. Fascismo e nazismo: simboli a confronto – Capitolo IX. Prodromi della cultura nazionalsocialista – Capitolo X. Dentro il regime hitleriano - Conclusioni - Postfazione - Appendice documentaria - Appendice iconografica - Bibliografia