Un'arma poderosissima |
Daniela Manetti Un'arma poderosissima Edizioni Franco Angeli, pagg.272, Euro 34,00
IL LIBRO – Il cinema in Italia è stato studiato nella sua evoluzione critico-estetica, come prodotto intellettuale e nella sua importanza sociale quale oggetto di consumo e nuova forma di spettacolo e di intrattenimento legata alla nascita del tempo libero, nonché come mezzo di comunicazione di massa o "deposito" di memoria. Alcuni saggi vanno attribuiti anche a giuristi, soprattutto esperti di diritto pubblico dell'economia. A questi ambiti di ricerca e ai relativi approcci e metodologie sono sostanzialmente da ricondurre anche i diversi studi che, a partire dagli anni Cinquanta-Sessanta, si sono occupati degli aspetti economici del film o del cinema, spesso in prospettiva storica. DAL TESTO – "[...] il fascismo non significò soltanto un forte sviluppo industriale - 720 film realizzati dall'avvento del sonoro alla caduta del regime che andavano dalle commedie brillanti al fenomeno dei cosiddetti "telefoni bianchi", alle grandi opere trionfalistiche -, ma anche la nascita di enti e apparati ancora oggi esistenti, l'istituzione di princìpi legislativi, la formazione di autori e quadri attivi per molti anni e determinanti nel cinema del dopoguerra. L’AUTRICE – Daniela Manetti insegna Storia Economica e Storia dell'Impresa all'Università degli Studi di Pisa. I suoi interessi scientifici sono principalmente rivolti verso la finanza pubblica nell'Italia preunitaria; l'innovazione e il cambiamento tecnologico; la storia dell'industria e dell'impresa. Su questi temi vanta numerose pubblicazioni, fra cui La "civil difesa". Economia, finanza e sistema militare nel Granducato di Toscana (1814-1859) (Olschki, 2009). INDICE DELL’OPERA – Abbreviazioni – Ringraziamenti – Introduzione - Stato liberale e industria cinematografica: tra fisco e censura (Dai pionieri alla nascita del settore cinematografico; I primi rapporti con lo Stato: fisco e censura; Il conflitto mondiale e la cinematografia; La crisi dell'industria cinematografica e il difficile dopoguerra) - Dalla marcia su Roma al 1925 (Le condizioni del settore cinematografico nei primi anni del nuovo decennio; Un biennio di provvedimenti tributari. 1923-1924; Controllo e vigilanza) - Il consolidamento del regime e la svolta del 1925 in materia cinematografica: la nascita dell'Istituto L.U.C.E. e l'inizio della "propaganda sistematica" (Il monopolio dell'informazione: l'Istituto Luce; La propaganda e la crescita dell'Istituto) - Il sostegno all'industria cinematografica nazionale (1927-1942) (Dai provvedimenti a favore dell'esercizio ai provvedimenti per la produzione; La svolta istituzionale del 1934; Gli incentivi dal 1935 alla fine del regime) - "Lustro italico", apertura internazionale e rilancio turistico: la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (1932) (Il Lido di Venezia e lo sviluppo complessivo della città; Una prestigiosa istituzione culturale: la Biennale; La Ia Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica; Le successive edizioni della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (1934-1939)) - Il Centro Sperimentale di Cinematografia (1935) (Il problema di una scuola nazionale di cinematografia; Luigi Chiarini e il C. S. C.) - Tra opere pubbliche, interventi urbanistici e cinematografia: la nascita di Cinecittà (1937) - Alcuni dati quantitativi - Una prospettiva comparata (Francia. I pionieri in difficoltà; Stati Uniti. Colossi imprenditoriali e potenza del mercato interno; Germania. "I forzati dell'anima"; Gran Bretagna. Alla mercè del parente americano; Russia. Arte e Stato; Qualche considerazione) – Conclusioni – Appendice. Principali interventi legislativi a sostegno dell'industria cinematografica nazionale - Nota bibliografica (Fonti - Letteratura) - Indice delle tabelle - Indice dei nomi
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