Parola di Lovecraft Stampa E-mail

Howard Phillips Lovecraft

Parola di Lovecraft
Tutti gli scritti autobiografici del maestro della letteratura fantastica

Società editrice La Torre, pagg.160, Euro 14,50

 

lovecraft_parola  IL LIBRO – A oltre settant’anni dalla sua morte, la fama e la notorietà di Lovecraft come scrittore di fantastico e orrore è andata crescendo in un modo esponenziale, di pari passo con il suo mito. Nel senso che intorno a HPL “personaggio” si è sviluppata una vera e propria mitologia che, col tempo, ne ha portato la figura nella leggenda. Una leggenda alimentata dallo scrittore stesso, pur senza volerlo. Quest’aura di stramberia e originalità creatasi intorno a Lovecraft si è poi consolidata negli anni, al punto che risulta ancora oggi quasi impossibile da dissipare. La pubblicazione da parte di S.T. Joshi di tutti i testi “autobiografici” di HPL, qui riuniti, ci mette adesso a disposizione sia le fonti originali di certe sue bizzarrie, poi mitologizzate, sia la loro interpretazione per così dire autentica. L’importanza di questo volumetto è proprio quella di mostrarci H.P. Lovecraft per così dire dal vero, senza intermediari: cioè come lui stesso si vedeva e quindi descriveva nei suoi aspetti biografici, ma anche nelle sue idee e nella sua originale visione del mondo. Questa, detta in altri termini, è la Parola di Lovecraft.
  L’edizione italiana, curata da Pietro Guarriello con l’introduzione di Gianfranco de Turris, è stata ampliata rispetto all’originale con un apparato di note esplicative, una apposita bibliografia orientativa, un saggio di S.T. Joshi sugli aspetti autobiografici della narrativa di Lovecraft e una eccezionale serie di immagini inedite sui personaggi e gli ambienti di cui si parla nelle sue pagine.

  DAL TESTO – “La mia visione è sempre stata cosmica, e osservavo l'uomo come se mi trovassi su un altro pianeta. Era solo una delle tante specie interessanti per lo studio e la classificazione. Avevo, invero, dei forti pregiudizi e favoritismi in molti campi, ma non potevo fare a meno di vedere la nostra razza nella sua futilità cosmica e non nella sua importanza terrestre. Raggiunta la maggiore età, avevo scarse speranze circa il miglioramento del mondo, e avvertivo una crescente mancanza d'interesse verso i suoi compiaciuti sfarzi e vanità. Quando entrai a far parte del giornalismo dilettante, a ventiquattro anni, ero già avviato sulla buona strada che mi avrebbe portato verso il mio odierno cinismo - un cinismo stemperato solo dall'incommensurabile pietà per l'eterna tragedia delle aspirazioni umane che vanno oltre ogni possibilità di realizzazione.
  “La guerra confermò tutte le opinioni che avevo cominciato a sostenere. I discorsi ipocriti degli idealisti mi nauseavano viepiù, e non impiegavo più tempo del necessario per gli imbellettamenti letterari. Per me la democrazia era una questione secondaria, e la mia rabbia era fomentata principalmente dall'impudenza di una sfida alla supremazia anglosassone e dall'insensata avidità territoriale e disgustosa spietatezza degli unni. Non ero turbato dagli scrupoli che affliggevano il liberale medio. Mi aspettavo delle bestialità; tutto ciò che chiedevo o desideravo era la sconfitta tedesca. Sono, non c'è bisogno che lo aggiunga, un fervente sostenitore del ricongiungimento anglo-americano; la mia opinione è che la divisione di una singola cultura in due unità nazionali è svantaggiosa e spesso pericolosa. In questo caso la mia opinione è due volte più energica, poiché credo che l'intera civiltà esistente dipenda dal dominio anglosassone.”

  L’AUTORE – Howard Phillips Lovecraft (1890-1937) è considerato oggi il più grande autore di letteratura fantastica di tutti i tempi. Nacque il 20 agosto 1890 a Providence dove, a parte una breve parentesi di due anni a New York, trascorse tutta la sua esistenza, compensando le difficoltà della vita quotidiana con una potente immaginazione. La sua fama crebbe solo dopo la morte avvenuta il 15 marzo 1937, quando la sua opera, apparsa inizialmente su riviste popolari, fu pubblicata in volume dalla Arkham House. In essa lo scrittore ha creato un universo immaginario uscito da sogni e incubi, con lo scopo di comunicare un sentimento di orrore indicibile di fronte a una realtà quanto più lontana, distante ed estranea dalla percezione umana. In questo contesto “cosmico” sono nati i Miti di Cthulhu, un complesso ciclo narrativo che ha rivoluzionato il genere horror spostando le fonti della paura verso l’infinito, negli abissi insondabili del tempo e dello spazio. Oggi Lovecraft è una presenza costante nella letteratura mondiale, i suoi libri sono stati tradotti in tutte le lingue e vengono continuamente ristampati. Ormai è considerato un classico, un autore che varca le generazioni e non c’è scrittore moderno nell’ambito della narrativa horror e della fantascienza che non riconosca di essere stato influenzato dalla sua opera.

  INDICE DELL’OPERA - Presentazione, di  Gianfranco de Turris – Introduzione, di S. T. Joshi - Breve autobiografia di un povero scribacchino - Oltre i Cancelli - Confessioni di un uomo privo di fede - Estratti da New Notes - Testi di pubblicità commerciale - Nota biografica - Autobiografia di Howard Phillips Lovecraft - Alcune notazioni su una Non-entità - Parla HPL: un abbozzo autobiografico – Appendice. Elementi autobiografici nella narrativa di Lovecraft, di S. T. Joshi