Cristiada. Messico martire Stampa E-mail

Luigi Ziliani

Cristiada
Messico martire

Edizioni Amicizia Cristiana, pagg.216, Euro 15,00

 

ziliani_cristiada  IL LIBRO – La storia della Chiesa in Messico rappresenta un esempio di coraggio e resistenza, sottomessa a una violenta ostilità dal 1911 al 1940. Fu così aspra che Pio XI la paragonò a quella dei primi secoli cristiani.
  Le forze liberali e massoniche trionfatrici nel 1917, erano nelle mani di uomini visceralmente nemici della Chiesa, che operarono nel tentativo di cancellare per sempre l'uomo cattolico messicano. Una così forte intolleranza era dovuta al carattere popolare del Cattolicesimo messicano, la cui diffusione fra la gente era così incomoda da dover essere soppressa con la forza. All'inizio, poiché era impossibile realizzarlo con le armi, si cercò di farlo con le leggi. Ma quando si dimostrarono inefficaci, si tornò ai plotoni di esecuzione. Nessuno dei Martiri fu sottomesso a un processo legale; nessuno fu condannato per crimini accertati dalla legge. Come in ogni persecuzione, il motivo della condanna fu la semplice appartenenza esplicitamente professata a Gesù Cristo, confessato senza ambiguità con quel grido ripetuto mille volte da quei martiri prima di morire: Viva Cristo Re! Viva la Vergine di Guadalupe!
  Il "basso popolo cristiano", secondo l'espressione usata dai massoni e dai liberali riformisti di allora, rimase fedele alla sua fede nonostante le ostilità della massoneria infiltrata nella borghesia economica e intellettuale.
  Molti sacerdoti morirono mentre si recavano a celebrare la messa (nonostante la proibizione di farlo), alcuni con le specie consacrate in bocca, per difenderle dalla profanazione.

  DAL TESTO – “Scrivendo questa parola: Martiri, siamo commossi fino alle lacrime, ma siamo altresì orgogliosi che il Cristianesimo scriva ancora tali pagine fulgide di gloria. Non sembrerebbe vero che in pieno secolo vigesimo, decantato come progressista e liberale, si sia scatenata questa selvaggia persecuzione, e possa ancora esistere al mondo un tiranno, che tratta un popolo come un branco di bestiame destinato al mattatoio. La Chiesa non trema, è vero, e non teme. Sant'Ilario scrisse: «È proprio della Chiesa vincere quando è combattuta, brillare nelle intelligenze quando è discussa, fare conquiste quando è abbandonata.»
  “Come al tempo di Nerone, fu dato il grido: «I cristiani alla morte!», e si sono rinnovati con raffinata barbarie tutti i tormenti dei primi secoli. Ma al di sopra dell'odio satanico è ancor più potente la voce dei Martiri, e per essi i cattolici messicani sono citati all'ordine del giorno del mondo intero. Il sangue, fecondando la terra della Vergine di Guadalupe, ha fatto germogliare fiori di passione, rose vermiglie, gigli candidi, all'ombra delle palme e dell'alloro.
  “Basterà perciò accennare ad alcuni Martiri, per fare risaltare la loro gloria nella difesa della causa di Cristo e della libertà. La storia ha già trascritto i loro nomi nel martirologio della Chiesa messicana.“Di alcuni di essi si afferma essere taumaturghi, e molte grazie davvero straordinarie si ottennero mediante la loro potente intercessione. Noi ci rimettiamo al sapiente giudizio della Chiesa; e pertanto noi li chiameremo col nobile titolo di Martiri della Regalità Universale di Gesù Cristo.”

  INDICE DELL’OPERA - L'America in guerra - Ricchezze favolose - L'impero degli Aztecas - La montagna della Vergine - Un secolo tragico - I profittatori - Cause e pretesti - Catene e piombo - «Non possumus» - L'ora delle tenebre - L'esercito dei liberatori - I soldati di Cristo Re - I martiri di Cristo Re - L'eccidio della Capitale - Fine di un persecutore - Carnefici e complici - Roma ha parlato - Disgraziata tregua - Dignitosa protesta papale