Il Paese delle molte storie Stampa E-mail

Sergio Romano

Il Paese delle molte storie

Rizzoli, pagg.490, Euro 19,50

 

sergio_romano.jpg  IL LIBRO – La storia, per gli italiani, non è più quella che si insegna nelle scuole. Non è più, come è stata per molto tempo, la religione civile della nazione. Non alimenta più l’orgoglio di un popolo e la sua unità. Si è frantumata in tante piccole schegge, facendo dell’Italia il “Paese delle molte storie”: una nazione in cui ogni cittadino vorrebbe interpretare il passato a modo suo, tagliandolo su misura per il proprio gruppo sociale, le radici familiari, le affiliazioni ideologiche. Un vero e proprio mosaico di appartenenze, che si ricompone giorno dopo giorno nella rubrica della posta del “Corriere della Sera”, in cui dal gennaio 2005 Sergio Romano risponde ai quesiti dei lettori. La sua guida esperta permette di stabilire un rapporto tra grandi temi del presente ed esperienze del passato, di individuare tracce, contatti, somiglianze e differenze che rendono più comprensibile la realtà complessa e spesso minacciosa in cui viviamo. In questo libro vediamo sfilare personaggi ed eventi cruciali del Novecento: da Rasputin a Churchill, dal massacro degli armeni al concilio Vaticano II. Una varietà di approfondimenti che le risposte di Romano rendono attuali quanto i fatti del giorno, mostrando come la storia possa modellare la nostra esistenza. A patto di guardarla con il dovuto distacco, di usarla come strumento di comprensione e non di polemica perché, avverte Romano, “una overdose di storia può essere letale”.

 

  DAL TESTO – “Nella sua versione ufficiale, autenticata dagli Stati e insegnata nelle scuole, la storia è stata per molto tempo la religione civile di una nazione. Era il «Libro della patria» in cui venivano raccolti tutti i ricordi necessari ad alimentare l’orgoglio di un popolo e il sentimento della sua unità: vittorie, atti di coraggio, sconfitte ingiuste, momenti di gloria e disperazione. Può darsi che questa storia sopravviva in qualche Paese autoritario e in quelli che hanno conquistato o riconquistato la libertà dopo il collasso dell’impero sovietico. Ma in altri Paesi si è frantumata in tante schegge quante sono le affiliazioni ideologiche e le esperienze dei singoli gruppi sociali o delle singole persone. Esiste la storia di coloro che sono stati vittime del fascismo, del nazismo o del comunismo; ed esiste quella di coloro che hanno creduto nelle tre maggiori ideologie del secolo. Esiste la storia degli ebrei, degli armeni, degli istriani, dei baschi, dei corsi, dei rom, degli omosessuali e di tutte le piccole patrie etniche, ideologiche o confessionali di cui si compone il continente”.

 

  L’AUTORE – Sergio Romano, ex ambasciatore, storico, giornalista, è editorialista del “Corriere della Sera”, di cui cura la rubrica delle lettere, e di “Panorama”. Il suo ultimo libro uscito per Rizzoli è I giudizi della storia (2006). Il suo ultimo saggio politico è Saremo moderni?, apparso presso Longanesi nel 2007.

 

  INDICE DELL’OPERA - Domande alla Storia - Chi e che cosa - Come e perché - Dove e quando - I se i ma e altri interrogativi - Indice dei nomi - Indice dei luoghi notevoli - Indice degli autori delle lettere