Malaparte scrittore di guerra |
Enzo R. Laforgia Malaparte scrittore di guerra Vallecchi, pagg.267, Euro 14,50
IL LIBRO – Curzio Malaparte, al secolo Kurt Erich Suckert, nacque nel 1898 e morì nel 1957. Più della metà dei suoi cinquantanove anni fu attraversata da quella che egli stesso definì «la guerra lampo dei Trent’anni» del Novecento. Dal 1914 al 1945 lo scrittore ebbe modo di osservare e registrare la straordinaria violenza prodotta dalla guerra totale, una guerra in cui sfumarono, sino a scomparire del tutto, le convenzionali linee di demarcazione tra società armata e società disarmata, tra militari e civili. Tra il 1940 ed il 1943 Malaparte seguì il dilagare del conflitto nella triplice veste di combattente, di giornalista e di scrittore. In questa sede viene ricostruita, alla luce di numerose fonti archivistiche, l’attività del Malaparte corrispondente di guerra tra il 1940 e il 1943 e gli esiti editoriali di questa sua esperienza: il rapporto, non sempre sereno, tra lo scrittore e Aldo Borelli, direttore del «Corriere della Sera», nel più complesso intreccio con il sistema di controllo della stampa messo a punto dal fascismo (di cui Malaparte stesso fu vittima in più di una occasione); la genesi lunga, laboriosa e sfortunata dei due volumi più strettamente legati a quegli anni (Il sole è cieco e Il Volga nasce in Europa); le relazioni, a volte tese e burrascose, tra lo scrittore e gli editori Mondadori e Bompiani. La puntuale ricostruzione qui proposta fa emergere il ritratto di uno scrittore-giornalista che seppe raccontare come pochissimi altri suoi contemporanei la tragedia della guerra totale, intuendone, con grande intelligenza, gli elementi di novità. DAL TESTO – “In più di un'occasione alcuni suoi articoli non sfuggirono al severo controllo del ministero della Cultura popolare. La crudezza con cui rappresentò alcuni momenti della guerra europea o i giudizi con cui accompagnò la lettura del mondo sovietico, di cui si riteneva un profondo conoscitore, non sempre piacquero agli organi di controllo dell'informazione. Almeno in un caso la sua rappresentazione della Polonia occupata non piacque alle autorità tedesche. E tuttavia Malaparte non disdegnò di mettere la sua penna al servizio del regime, come quando acconsentì a recarsi in Grecia per contribuire a creare, con i suoi articoli, un'opinione pubblica favorevole all'invasione. L’AUTORE – Enzo R. Laforgia insegna Filosofia e Storia presso il Liceo classico «E. Cairoli» di Varese e collabora con Università e centri di ricerca in Italia e in Francia. È autore di numerose pubblicazioni dedicate alla storia e alla cultura dell’Italia tra Ottocento e Novecento e ai rapporti tra cultura italiana e imperialismo. Per Vallecchi ha curato l’edizione di Curzio Malaparte, Viaggio in Etiopia e altri scritti africani (2006), definita dal domenicale del «Sole 24 Ore» «un libro fondamentale per rileggere gli articoli di Malaparte apparsi sul Corriere della Sera». INDICE DELL’OPERA – Introduzione. Curzio Malaparte e la guerra lampo dei Trent'anni - La guerra impaginata - Corrispondente di guerra - Dalla cronaca al romanzo: Il sole è cieco - Le corrispondenze dal fronte russo e Il Volga nasce in Europa – Appendice - Relazione del Capitano di Complemento Curzio Malaparte al Ministero della Guerra - Articoli di Curzio Malaparte pubblicati sul «Corriere della Sera» dal luglio 1940 al luglio 1943 - Altri scritti di Curzio Malaparte dedicati alla battaglia delle Alpi - Carteggio Curzio Malaparte-Casa editrice Mondadori: 1940-1946 - Carteggio Curzio Malaparte-Casa editrice Bompiani: 1942-1946
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