Scritti con la mano sinistra |
Mario Vegetti Scritti con la mano sinistra Editrice Petite Plaisance, pagg.192, Euro 15,00
IL LIBRO – Questi testi si caratterizzano per la loro coerenza, nei suoi aspetti di insistenza e resistenza. Insistenza, nel senso di continuare tenacemente a porre problemi e domande, senza variare disinvoltamente il punto di vista da cui l'interrogazione viene posta, rifiutando la convinzione secondo la quale sconfitte storiche sono di per sé la prova di errori nella teoria. E resistenza: che significa accettare i mutamenti imposti dalla riflessione e dalle cose stesse su cui ci si interroga, ma invece rifiutare pentitismi compiacenti, cedimenti corrivi alle mode correnti o alle "luci della ribalta"; restare fedeli, insomma, a ciò che di noi hanno fatto la nostra storia intellettuale e morale e la nostra collocazione. Scritti con la mano sinistra, appunto. Nel doppio senso che si tratta, da un lato, di scritti marginali, parerga, rispetto all’impegno professionale dell’Autore, studioso della filosofia antica; dall'altro, di scritti che rispecchiano più direttamente la collocazione politica dell’Autore stesso. DAL TESTO – “Ci si potrà chiedere se abbia ancora senso parlare del 7 novembre dopo l'11settembre, in un momento in cui siamo assordati da chi grida "siamo tutti americani" e "nulla sarà più come prima". Ha certamente senso se c'è ancora qualcuno capace di non confondere la condanna del terrorismo come mezzo di lotta politica con l'isteria bellicista e xenofoba; se c'è ancora qualcuno capace di leggere il fenomeno stesso del terrorismo sullo sfondo della realtà del dominio globalizzato del capitalismo, dell'oppressione imperialistica su gran parte dei popoli del mondo, e delle vecchie e nuove servitù, delle vecchie e nuove povertà che essi producono. Ha senso parlare del 7 novembre, insomma, se ci sono ancora comunisti e marxisti che affermano, ora più che mai, la validità dei loro strumenti teorici di comprensione della storia, l'attualità, o meglio ancora la necessità, del loro progetto di liberazione delle classi e dei popoli oppressi, di fronte alla tragica alternativa fra la rassegnazione al dominio del capitale e la barbarie minacciosa di una "guerra civile mondiale"”. L’AUTORE – Mario Vegetti è professore di Storia della filosofia antica presso l'Università di Pavia. Fra le sue opere principali: Il coltello e lo stilo, Il Saggiatore, I ed. 1979, II ed. 1996; Tra Edipo e Euclide, Il Saggiatore, 1983; L'etica degli antichi, Laterza, 2000; Quindici lezioni su Platone, Einaudi, 2003. Ha curato la traduzione e il commento alla Repubblica di Platone, Bibliopolis, 1998-2007 (7 voll., Libri I-III). INDICE DELL’OPERA - Presentazione - Nota biobibliografica su Mario Vegetti - Avvertenza - Premessa - Tra filosofia e politica - Potenza dell'astrazione e sapere dei soggetti - Per un lavoro filosofico - La polis, il filosofo e i poteri - Un viaggio di mille anni. Tre questioni filosofiche - Tra politica e filosofia - Per una politica dei comunisti: problemi teorici - L'Ottobre dopo la sconfitta. Le ragioni della Rivoluzione sovietica agli inizi del XXI secolo - Note sulla guerra (con un'appendice sulla "violenza") - Non c'è passato senza futuro - Tra gli antichi e noi - Marxismo e mondo antico: una prospettiva - Marx e l’antico: una storia impossibile - L'ermeneutica del soggetto. Foucault, gli antichi e noi - Platone politico nel Novecento - Comunità giusta, politica dell'anima e dimensione dell'utopia in Platone - Il fascino del tiranno - Indice dei nomi
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