Storia dell’Italia unita Stampa E-mail

Alberto De Bernardi – Luigi Ganapini

Storia dell’Italia unita

Garzanti Libri, pagg.1146, Euro 48,00

 

debernardi_ganapini_storia  IL LIBRO – Esattamente un secolo e mezzo fa, l'Italia è diventata una nazione. Dopo il rinascimento, il nostro paese era stato relegato in un ruolo marginale: dopo l'unità, ha iniziato un percorso che l'ha portato tra le maggiori potenze economiche del pianeta.
  Sul fronte della modernizzazione e della ricchezza, i successi dell'Italia unita sono dunque numerosi e innegabili. Tuttavia la storia recente del nostro paese resta segnata da due grandi tragedie come il fascismo e la distanza tra Nord e Sud. Due conseguenze, secondo alcuni, del fallimento delle élites politiche e intellettuali che dall'Ottocento si sono impegnate a «fare gli italiani». E due sintomi di quella irrisolta «crisi della nazione» che è tornata di attualità anche oggi, quando il nostro paese cerca una nuova collocazione nello scenario internazionale, tra spinte alla globalizzazione e resistenze identitarie.
  La storia dell'Italia unita racconta così una vicenda problematica, ricca di luci ma anche di ombre. Il volume è articolato lungo cinque narrazioni parallele, che approfondiscono altrettanti aspetti fondamentali: la politica internazionale; l'evoluzione del sistema politico e gli eventi che l'hanno segnato, a cominciare dalle due guerre mondiali; il modello di sviluppo, con i due miracoli economici; l'evoluzione della società; l'identità del paese attraverso la cultura.
  Tenendo presente le diverse prospettive adottate via via dagli storici per leggere il «caso italiano», De Bernardi e Ganapini offrono così una ricostruzione della vicenda italiana che tiene conto della lezione del passato, ma si apre anche alle sfide del presente: un saggio che vuole intervenire nel discorso civile del paese con gli strumenti propri del «mestiere dello storico», evitando tanto la museificazione della memoria quanto le trappole del sensazionalismo.

  DAL TESTO – “[…] la religione della nazione predicata da Mazzini rifiutava il realismo pessimistico dei moderati e dei cattolici e si faceva paladina di una sorta di «ottimismo della volontà» nella convinzione che sotto le macerie l'idea d'Italia esistesse e si stesse facendo strada. Come Leopardi e Nievo, anche Mazzini era convinto che nelle pieghe della società, tra le classi «operose» e tra i giovani delle classi medie, esistesse già un popolo pronto a combattere per la patria, su cui innervare la rinascita della nazione. Si trattava solo di agire, senza attendere il consenso di re e imperatori, senza aspettare aiuti stranieri, rifiutando che il risorgimento potesse nascere da una perduta sintonia tra i vecchi sovrani e il popolo, come pensavano Balbo e Cavour.
  "Ad alimentare il fuoco di questa religione politica giocò un ruolo decisivo il successo improvviso che toccò a un giovane musicista parmense, Giuseppe Verdi, che appena trentenne cambiò il volto del teatro melodrammatico italiano, portando al successo alla Scala di Milano il Nabucco nel marzo del 1842. Un trionfo replicato ben 64 volte nel quale, insieme al dramma di Abigaille e Nabucodonosor, Verdi metteva in scena per la prima volta il popolo, trasformandolo nel vero protagonista dell'opera: il popolo ebraico schiacciato dal dominio straniero era assunto a simbolo dell'oppressione di tutti i popoli in lotta per la libertà e l'indipendenza. A esso l'autore faceva cantare il coro Va' pensiero, che gli spettatori recepirono come un vero e proprio inno nazionale italiano, prima ancora che alla vigilia del 1848 Goffredo Mameli e Michele Novaro scrivessero un altro canto popolare, che sarebbe diventato sulle barricate delle Cinque giornate di Milano l'inno nazionale.”

  GLI AUTORI – Alberto De Bernardi è docente di Storia contemporanea all'Università di Bologna. Direttore della rivista on line «Storicamente» e condirettore della rivista «Società e storia», è membro dei comitati scientifici delle riviste «Storia in Lombardia» e «Italia Contemporanea». È direttore del CIREC (Centro interateneo di ricerca sull'Età Contemporanea). Tra i suoi libri più recenti, Il Sessantotto (con M. Flores, 1998), Una dittatura moderna (2001, 2006), Discorso sull'antifascismo (2007) e Da mondiale a globale (2008).
  Luigi Ganapini, ordinario di Storia contemporanea all'Università di Bologna, è direttore dell'ISEC (Fondazione istituto per la storia dell'età contemporanea). Tra i suoi saggi, Il nazionalismo cattolico (1970), Una città, la guerra (1988); ha collaborato a numerose opere collettanee tra cui Operai e contadini nella crisi italiana del 1943-44 (1974) e I sindacati occidentali in una prospettiva storica comparata (1995). Con Garzanti ha pubblicato La repubblica delle camicie nere (1999).

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione - Prima parte. Dal mondo europeo al mondo globalizzato - 1. La politica internazionale dell'Italia (La politica estera dell'Italia liberale - Triplice alleanza e ambizioni da grande potenza - Da una politica di equilibrio alla guerra coloniale - Verso la guerra mondiale -  La guerra mondiale e una pace precaria - La politica estera del fascismo - Dalla sconfitta fascista all'alleanza con l'Occidente - Una navigazione difficile - Il nuovo disordine internazionale e l'aggancio europeo - L'Italia, un paese dell'Europa - Un'altra dimensione internazionale: i migranti) - Seconda parte. Stato, sistemi politici, ideologie - 2. L'Italia postunitaria (Fondamenti costituzionali, partecipazione politica e amministrazione - Il governo della Destra storica - Il governo della Sinistra storica - L'età di Crispi con un intermezzo quasi liberale - La crisi di fine secolo - L'età giolittiana -  Le opposizioni nello stato liberale: i cattolici - Le opposizioni nello stato liberale: i socialisti – Le organizzazioni sindacali) - 3. La prima guerra mondiale e la crisi dello stato liberale (La Grande Guerra - Le tensioni sociali e lo rotta di Caporetto – I problemi della pace e le conseguenze socio-economiche del conflitto) - 4. Il fascismo conquista il potere: la dittatura totalitaria (Il crollo dello stato liberale: i governi e l'eversione fascista - Il fallimento delle opposizioni popolari - La costruzione del regime - Le corporazioni e i sindacati - I Patti lateranensi e lo stato totalitario - La fascistizzazione della società - L'Italia antifascista: esilio e cospirazione) - 5. Dalla seconda guerra mondiale alla nascita della Repubblica democratica (Le operazioni militari fino all'invasione alleata dell'Italia meridionale - Sconfitte militari e fronte interno - I quarantacinque giorni badogliani e il rovesciamento del fronte - Venti mesi - La fondazione della Repubblica democratica - I governi del primo biennio postbellico) - 6. La Repubblica italiana dopo il 1948 (Il mito fondante e le sue ambiguità - Modernizzazione e antiche tare - Il ruolo e l'identità dei partiti politici - Welfare state e movimenti - Crisi della società e crisi della Repubblica dei partiti) - 7. Nuovi assetti, antichi problemi (Uscire dall'emergenza - Lo sfaldamento e lo trasformazione dei partiti - Riforme istituzionali) - Terza parte. La crescita economica e i modelli di sviluppo - 8. Una periferia europea in movimento (Alla fine del lungo declino - L'Europa rurale - Una società rurale periferica - L'Italia padana nella rivoluzione agricola – Tra pluriattività contadina e industrialismo: la protoindustria tessile – Il mondo mezzadrile e lo penetrazione del capitalismo nelle campagne - L'Italia meridionale: la periferia della periferia - L'unificazione nazionale e il ciclo espansivo mondiale) - 9. Il primo miracolo economico italiano (Alle origini dell'Italia industriale: lo svolta degli anni Ottanta – La crisi mondiale, il protezionismo e la scelta industrialista – Dualismi e diseguaglianze sociali - Il big spurt dell'economia italiana) - 10. L'economia italiana e la Grande Guerra (Dinamiche economiche e politica di potenza - L'economia di guerra - La difficile ricostruzione) - 11. L'economia nel progetto totalitario (Continuità e rotture nel dibattito storiografico - Anni ruggenti - La stabilizzazione monetaria – L’Italia nella grande crisi - Il «piano» totalitario - La guerra e il collasso economico del regime) - 12. I «trenta gloriosi» (L'Italia nel 1945 - Scenari internazionali - La ricostruzione in Italia - Il miracolo economico italiano: gli esordi - L'Italia del boom - Conflitti sociali e instabilità economica: l'ultima fase del ciclo espansivo) - 13. L'economia italiana nella crisi mondiale (Una nuova crisi generale - Una nuova divisione internazionale del lavoro - L'Italia nella crisi - Le trasformazioni del sistema industriale - La «fine dei contadini») - 14. L'economia italiana nel mondo globale: trasformazione o declino? (L'anomalia italiana - Risanamento economico, privatizzazioni e l'avvento dell'euro) - Quarta parte. Fattori e ritmi del cambiamento sociale - 15. La popolazione (La transizione demografica - La persistenza del modello maltusiano - «Città mortifere» - La rottura della continuità – Dinamiche e contraddizioni dell'urbanizzazione - L'evoluzione della famiglia e il nuovo protagonismo femminile) - 16. Classi, movimenti e mutamento sociale (Contadini e stato nazionale - Gli attori collettivi – Nazionalizzare i contadini - Borghesia e proletariato - Industrialismo e società di massa - Impresa e lavoro nel lungo ciclo fordista - La società del consumi - La società postfordista) - Quinta parte. La cultura, gli intellettuali, la nazione - 17. Idee d'Italia: tra risorgimento e fascismo (Incunaboli della patria - Giovani e vecchi - La biografia della nazione – L’Italia a scuola - Narrazione e contro narrazione – L’antinazione socialista - La «grande Italia»: il nuovo linguaggio della nazione - L'Italia del fascismo) - 18. Le organizzazioni e le culture religiose in Italia (La Chiesa cattolica romana - Protestanti, ebrei, islamici) - 19. L'Italia della repubblica (L’incerto esordio della nazione democratica - Tra identità deboli e memorie divise - La scuola dell'oblio – La televisione fa gli Italiani – Postitalia) – Bibliografia - Indice dei nomi - Indice dei luoghi e delle cose notevoli - Indice delle schede - Indice delle tabelle, delle figure e dei grafici