Intervista sulla Geofilosofia |
Luisa Bonesio – Caterina Resta Intervista sulla Geofilosofia. A cura di Riccardo Gardenal Edizioni Diabasis, pagg.96, Euro 10,00
IL LIBRO – Che cosa significa costruire, ricostruire, decostruire nelle nostre città e nel mondo che affronta un vertiginoso mutamento, interrogarsi sugli orizzonti del futuro e raggiungere consapevolezze all'altezza delle decisioni epocali? Come si possono pensare e praticare memoria, luoghi, paesaggi, costruendo comunità condivise di senso, muovendo verso nuove esperienze fondative dell'abitare umano sulla Terra? Alle domande sulle grandi questioni sulle quali non solo la filosofia, ma anche l'architettura, l'urbanistica e la pianificazione sono chiamate a rispondere, se ne intrecciano altre sui percorsi di pensiero, che hanno condotto, per strade diverse ma affini e complementari, le autrici a focalizzare la loro ricerca verso lo sguardo e la passione della geo-filosofia, con i temi, le problematiche e le progettualità che ognuna ha progressivamente individuato ed elaborato, in un dialogo costante, fatto di molte differenze, di intonazioni singolari e irriducibili, ma in un accordo di fondo che le ha portate a realizzare moltissime iniziative culturali interdisciplinari comuni nell'arco di un ventennio. DAL TESTO – “La Geofilosofia intende […] focalizzare questo tornante dell'ultima modernità, che da un lato sembra abbandonare, consapevole del suo fallimento, il progetto "progressista" (il progresso come imperativo, valore che non può essere abiurato, pena essere reazionari, nostalgici o conservatori; un'idea insieme violenta e semplicistica dell'emancipazione dai vincoli naturali; la credenza irrazionale, ancorché paludata di scientismo, della totale dominabilità della natura da parte dell'uomo; l'ideale della "razionalizzazione" applicata alla vita, al territorio, agli ordinamenti sociali ecc.), volgendosi a reinventare quelle dimensioni sbrigativamente e rovinosamente rifiutate, tacciate di passatismo, dal moderno (l'orizzontamento, l'identità, la memoria, la genealogia, le eredità culturali, la bellezza, la convivialità, la sobrietà, le differenze territoriali e culturali, l'amicizia con tutto il vivente ecc.); ma, d'altro lato, esporta e intensifica parossisticamente la deriva globalista, espande l'occidentalizzazione e la contamina, fa "passare a Occidente" culture diversissime e tradizioni che sembravano inattaccabili, in una monocultura economicista e livellante, insostenibile e violenta. Insomma, si tratta di ripensare il nesso locale/globale unitariamente, in entrambi i sensi della polarità. Ovviamente, né il locale né il globale si danno in forma pura, monocroma: vi sono invece innumerevoli gradi e forme di incontro o scontro tra di essi. Anzi, più esattamente: ogni punto e regione della Terra sono al tempo stesso locali e globali, in un mix variegato e dinamico. Già Jünger scriveva che la Terra, superata la fase più magmatica e distruttiva dell'estrema modernità, richiedeva un governo mondiale per alcune problematiche d'interesse generale (il clima, le politiche energetiche, le comunicazioni), lasciando però fiorire le differenti fisionomie "regionali", le appartenenze, le identità e le tradizioni culturali in forme di comunità anche molto puntuali, valorizzandone le singolarità, in dialogo tra loro, al di là dell'obsoleta forma degli stati nazionali.” LE AUTRICI – Luisa Bonesio è docente di Estetica all'Università di Pavia e di Geofilosofia in vari corsi di formazione e di specializzazione. Studiosa del pensiero di Nietzsche, Spengler, Jünger e di estetica del paesaggio e di geofilosofia, si dedica da tempo all'elaborazione di un'ermeneutica del paesaggio. Tra i suoi scritti ricordiamo Geofilosofia del paesaggio (Milano 1997); Paesaggio, identità e comunità tra locale e globale (Diabasis, Reggio Emilia 2007). Con Luca Micotti ha curato Paesaggio: l'anima dei luoghi (Diabasis, Reggio Emilia 2008). È ideatrice e autrice, insieme con Caterina Resta, del sito www.geofilosofia.it. Caterina Resta insegna Filosofia teoretica all'Università di Messina. Si è in particolare occupata del pensiero di Heidegger, Jünger e Schmitt e dei temi della differenza e dell'alterità, avendo approfondito, nell'ambito della filosofia francese, il pensiero di Derrida, Nancy e Lèvinas. Tra le sue pubblicazioni più recenti L'estraneo. Ostilità e ospitalità nel pensiero del Novecento (Genova 2008); Stato mondiale o nomos della terra. Carl Schmitt tra universo e pluriverso (Diabasis, Reggio Emilia 2009). INDICE DELL’OPERA - Intervista a Caterina Resta - Intervista a Luisa Bonesio - Riferimenti bibliografici
|