Le origini della guerra civile |
Fabio Fabbri Le origini della guerra civile. L'Italia dalla guerra al fascismo (1918-1921) Utet, pagg.600, Euro 28,00
IL LIBRO - In una lettura di lungo periodo, la tradizionale scansione, finora proposta dalla storiografia, di un primo "biennio rosso", tutto segnato dalla violenza socialista e culminato nell' occupazione delle fabbriche del settembre 1920, cui seguì un "biennio nero" di santa reazione, di controrivoluzione preventiva al dilagare del socialismo in Italia, mostra i suoi limiti. In realtà, l'espressione "biennio rosso", con cui si definiscono gli anni 1919-1920 in Europa, non appare appropriata per l'Italia, né rende conto della complessità della forze in campo. Essa è (e fu, a suo tempo) funzionale solo a giustificare la reazione fascista, che in realtà si sviluppò quando il timore di un pericolo rivoluzionario era ormai finito. Fabio Fabbri ricostruisce i due anni successivi all'armistizio e mette a nudo le radici della repressione prima ancora che si scatenasse la violenza squadri sta: "Nel 1921 - annotò Gramsci centinaia e centinaia di morti, migliaia di feriti, decine di migliaia di bastonati si aggiungono a quelli del 1920. Essi, per la stampa borghese, sono cancellati dalla storia e dalla memoria". Per recuperare quella "storia" e quella "memoria" Le origini della guerra civile ricostruisce le direttive sull' ordine pubblico, impartite dal Governo Orlando, dai giorni dell'armistizio fino all'incendio del quotidiano socialista, rivendicato dallo stesso Mussolini, quale "primo atto della guerra civile"; dà conto degli esiti dei tumulti per fame nell' estate del 1919, e dello stato d'assedio imposto al paese, in occasione dello sciopero di solidarietà con la Russia sovietica; documenta il rigido controllo sull' ordine pubblico impartito dal governo Nitti nei confronti delle agitazioni agrarie e del Primo Maggio del 1920; quantifica le dimensioni reali della "grande paura" dell' occupazione delle fabbriche; constata - insomma - come il ricorso alla reazione si fosse manifestato, come "psicologia diffusa", ben prima dell' eccidio di Palazzo d' Accursio, consumatosi a Bologna in occasione dell'insediamento della Giunta comunale socialista (21 novembre 1920). Da allora lo squadrismo si scatenò in tutto il paese, utilizzando, col consenso degli apparati statali, la violenza armata quale strumento dirompente nel confronto politico e nella guerra civile dichiarata. La sanguinosa campagna elettorale per le elezioni del 15 maggio 1921, contrassegnata da circa 170 morti e decine di feriti, si concluse con l’ingresso alla Camera di 35 fascisti, tra cui gli organizzatori e i responsabili degli eccidi e delle rappresaglie squadriste.
DAL TESTO - “Il riferimento alla categoria della guerra civile, in relazione ai duri scontri sociali e politici del primo biennio postbellico […] può suggerire un percorso d’indagine e un metodo storiografico che guardino con occhi diversi alle origini del fascismo italiano e, in particolare, al periodo compresa tra la fine della guerra e le elezioni del maggio 1921: data epocale che segnò per la prima volta l’ingresso del fascismo nelle istituzioni dello Stato, «il punto di non ritorno» della crisi dello Stato liberale”.
L'AUTORE - Fabio Fabbri (Merano, 1944), gia' docente presso le Universita' di Salerno e Roma La Sapienza, e' professore ordinario di Storia contemporanea all'Universita' di Roma Tre. È autore di numerosi saggi sulla storia del socialismo italiano, sulla cooperazione e sulle origini del fascismo. Tra le sue pubblicazioni, la cura di un volume su Il movimento cooperativo nella storia d'Italia (1979) e, per la collana di studi del CIRIEC, Da birocciai a imprenditori. Una strada lunga 80 anni: 1912-1992 (1994), un'ampia monografia sulla storia del Consorzio Cooperative Costruzioni.
INDICE DELL'OPERA - Introduzione – Ringraziamenti – Tavola delle abbreviazioni – Capitolo 1. La paura della pace – Capitolo 2. Paese e parlamento: un terremoto politico – Capitolo 3. La primavera di sangue – Capitolo 4. L’ora del fascio – Capitolo 5. La trama delle complicità – Capitolo 6. La guerra civile – Capitolo 7. Il «colpo di Stato» - Appendice I. Le statistiche della violenza – Appendice II. Cronologia delle violenze – Bibliografia – Indice dei nomi |