Ernst Jünger. Terrore e libertà |
Maurizio Guerri Ernst Jünger. Terrore e libertà Agenzia X, pagg.270, Euro 18,00
IL LIBRO – “Certi valichi e certe mulattiere si scoprono soltanto dopo aver fatto una lunga salita. Si è ormai giunti a una nuova concezione del potere, a brutali condensazioni dagli effetti immediati. Per opporsi a esse è necessaria una nuova concezione della libertà, ben lontana dagli sbiaditi concetti che oggi vengono associati a questa parola. Ma ciò presuppone che non ci si accontenti di salvar la pelle, e anzi si sia disposti a rischiarla.” Che ne è della libertà del singolo nell’epoca della guerra infinita al terrore, della prevenzione come sistema di pensiero e nella società planetaria della produzione del lavoro? C’è ancora spazio per la pace, la bellezza e la felicità nell’era della pianificazione della vita? L’Autore risponde a queste domande confrontandosi con il pensiero di uno dei più grandi interpreti della cultura europea del XX secolo, Ernst Jünger; in questo volume la sua visione del lavoro, della tecnica e della guerra si rivela come un imprescindibile punto di riferimento per chiunque non voglia arrendersi alla normalizzazione globale del pensiero e dell’azione.
DAL TESTO – “Il volume si articola intorno a quattro temi fondamentali del pensiero jüngeriano – la bellezza, il tempo, il lavoro e la guerra, il dolore – e tenta con l’ultimo capitolo di compiere il salto decisivo verso la questione fondamentale: nell’impero della mobilitazione planetaria, nell’era della «cessione di potenza» da parte dei singoli a favore del potere tecnico, economico e militare, quale libertà è possibile? Esistono oggi pericoli più grandi della perdita di libertà? È proprio vero ed è così indubitabile che la libertà risiede dove normalmente viene fatta apparire, nel sistema del comfort, nella logica della prevenzione, nella ideologia della democrazia? Nell’era della produzione del lavoro, del controllo tecnoscientifico della vita, dell’amministrazione burocratica delle coscienze, che volto possiede l’uomo libero? “Al di fuori delle categorie della politica e della storia, il volto dell’uomo libero si presenta ovunque e sotto spoglie inaspettate: ubiqua è la dimensione della violenza dell’«impero planetario», altrettanto ubiquo è il volto dell’uomo libero. Sempre meno, comunque, l’uomo libero si incarnerà nelle figure di coloro che occupano i centri del «potere funzionale». Potrà essere d’aiuto la seguente indicazione jüngeriana: se l’individuo deriva sempre più il suo “valore” in quanto è inserito all’interno di una «organizzazione» è facile intuire che il «potere funzionale» sarà sempre più amministrato da singoli di «statura modesta»; dunque dove si arriva a riconoscere «tratti di intelligenza, oltre la mera forza di volontà, siamo autorizzati a pensare di essere in presenza di gente all’antica»”.
L’AUTORE – Maurizio Guerri svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano e collabora con la cattedra di Estetica I. Ha pubblicato saggi di estetica, filosofia politica e filosofia della storia.
INDICE DELL’OPERA – Prefazione – 1. La bellezza è un taglio – 1. “Questioni di vita e di morte” – 2. La bellezza, ovvero profondità e superficie – 3. Un “taglio delicato” – 4. La Terra è un “pesce immane” – 5. Il ritorno di Anteo – 2. Il tempo che non passa – 1. La clessidra di Albrecht Dürer – 2. Gnomoni, clessidre e orologi meccanici – 3. Le virtù terapeutiche della clessidra – 4. Il ritorno alla sabbia del tempo – 3. La mobilitazione globale – 1. “Il secolo della notte della guerra della morte” – 2. L’“operaio della distruzione” – 3. Dalla mobilizzazione nazionale allo Stato mondiale – 4. La “scimmia di Ercole” – 4. Anestesia – 1. Dal rito all’incidente – 2. La Seconda coscienza – 3. L’“attimo pericoloso” – 4. Open for Business – 5. Sotto anestesia – 5. Libertà nel terrore - 1. Il “sonno dogmatico” – 2. Libertà nella necessità – 3. La sicurezza del Titanic. Ovvero il comfort è terrore – 4. La nave di Dioniso – 5. Libertà e sacrificio – Biografia per immagini |