Introduzione storica al diritto canonico Stampa E-mail

Carlo Fantappiè

Introduzione storica al diritto canonico

il Mulino, pagg.292, Euro 19,50

 

frantappie_introduzione.jpg  IL LIBRO - Tra gli ordinamenti vigenti, nessuno risulta dipendere in maniera così forte dal passato - un passato monumentale - come quello della chiesa cattolica. Questa ha fatto del diritto canonico uno dei punti di forza della sua articolazione istituzionale e del suo impatto sulla società lungo due millenni. Con il Vaticano II e con Giovanni Paolo II ha aperto un'altra epoca della sua dimensione teologico-giuridica. Questo manuale - ora in edizione aggiornata e ampliata - è stato pensato come un'organica sintesi della storia del diritto canonico dalle origini ad oggi, nel segno di una rinnovata percezione dei complessi legami tra l'evoluzione delle fonti normative e la storia delle istituzioni, come pure tra i soggiacenti modelli di Chiesa e il più vasto quadro della storia della società, della cultura giuridica e delle correnti di contestazione o di riforma ecclesiastica.

 

  DAL TESTO - "L'Ottocento ha [...] posto le premesse teoriche e concrete [...] della codificazione del diritto della Chiesa. Sul piano politico mediante il rafforzamento del potere degli organi centrali e dell'autorità del papato sulla Chiesa avvenuto nel Concilio Vaticano I. Sul terreno legislativo grazie al movimento di unificazione normativa preparato dalla ripresa dei concili provinciali e plenari. Sul piano del linguaggio e della tecnica giuridica con l'opera di comparazione della Chiesa e dello Stato come societates perfectae, con le trattazioni sistematiche degli studiosi tedeschi nonché con i progetti privati di codificazione. Infine, sul piano teologico e culturale mediante il movimento di universalizzazione della cultura romana sollecitato dalla corrente ultramontana.

  "L'ultima spinta e il via alla codificazione dati da Pio X s'inquadrano, poi, nel suo programma pontificale che si propone la duplice tutela del patrimonio dogmatico della Chiesa dai contagi con il «pensiero moderno», e del patrimonio degli istituti e delle norme canoniche dal rischio della loro decadenza e inosservanza. Da questo punto di vista l'azione del pontefice non si traduce solo nella condanna del movimento modernista, ma anche nel più grande sforzo di prolungamento e di riorganizzazione delle fonti e delle istituzioni della Chiesa avvenuto dopo il concilio di Trento. In particolare la scelta codificatoria di Pio X si rivela coerente col suo programma, perché tende a ridare certezza al diritto nella Chiesa, a consacrarne il carattere pubblicistico, esterno rispetto alle società nazionali ma coordinato con il sistema degli Stati - che peraltro rientrano nella cura pastorale universale -, a rafforzare l'organizzazione ecclesiastica rendendola, mediante il nuovo strumento giuridico, più compatta, accentrata e funzionale".

 

  L'AUTORE - Carlo Fantappiè è professore di Storia del diritto canonico e di Diritto canonico nell'Università di Urbino. Tra i suoi lavori: "Riforme ecclesiastiche e resistenze sociali" (Il Mulino, 1986); "Il monachesimo moderno tra ragion di Chiesa e ragion di Stato" (Olschki, 1993); "Lettere di Ernesto Buonaiuti ad Arturo Carlo Jemolo, 1921-1941" (a cura di, Ministero per i beni culturali e ambientali, 1997).

 

  INDICE DELL'OPERA - I. Le origini del diritto della cristianità (secoli I-III). - II. Gli sviluppi normativi in Oriente e in Occidente (secoli IV-XI). - III. L'età classica e post-classica (1140-1517). - IV. Il diritto tridentino (1545-1789). - V. I presupposti e l'attuazione della codificazione canonica (1814-1917). - VI. Dal "Codex" del 1917 al nuovo "Corpus iuris canonici". - Indice analitico