Sconfiggere Hitler. Per un nuovo universalismo e umanesimo ebraico |
Avraham Burg Sconfiggere Hitler. Per un nuovo universalismo e umanesimo ebraico Neri Pozza, pagg.407, Euro 19,00
IL LIBRO - La memoria della Shoah ha reso Israele indifferente alle sofferenze altrui. Il paese nella sua instabilità è ormai simile alla Germania degli anni Trenta. Il sogno e l’ideologia sionista hanno fallito. È il momento di abbandonare l’antica mentalità del ghetto accerchiato e di rivalutare la figura universalistica dell’ebreo della diaspora. Sono tesi molto provocatorie, che hanno suscitato un enorme dibattito e innumerevoli polemiche a partire dalla pubblicazione di Sconfiggere Hitler in Israele, nel 2007. L’autore, notissima figura pubblica israeliana, ex presidente del Parlamento, figlio di un uomo politico di grande influenza, ha avviato una critica radicale ai fondamenti attuali dello Stato di Israele, alla sua identità collettiva definita, sessanta anni dopo Auschwitz, quasi esclusivamente in rapporto all’Olocausto. Inoltre, criticando la svolta nazionalistica ed etnica presa dal paese nel corso degli ultimi decenni, Burg si oppone alle nuove «teorie razziali ebree» degli estremisti religiosi e stigmatizza l’uso della forza militare. Sconfiggere Hitler è però anche un libro di ricordi in cui l’emozione e l’affetto frenano l’indignazione politica e civile. Burg evoca la sua infanzia nella «piccola Germania» di Gerusalemme, dialoga con la madre e, dopo la sua morte, con la figura tutelare del padre, Yossef Burg, dirigente del partito religioso nazionale e ministro nel corso di diversi decenni. In questo saggio denso di riferimenti alla Bibbia e ai grandi testi delll'ebraismo, Burg lascia parlare la sua tristezza e la sua inquietudine, ma riesce a immaginare e a indicare anche un nuovo programma per Israele nel consesso globale delle nazioni. Un vero messaggio di speranza in cui si materializza il sogno di un ritorno alla serenità e ai valori umanistici e universalistici dell'ebraismo.
DAL TESTO - "Abbiamo sottratto la Shoah al contesto del sacro per trasformarla in banale, squallido strumento di iniziativa politica, in armamentario tattico a uso del popolo ebraico. Ancor più potente dell'esercito israeliano e delle bombe atomiche negate allo Stato ebraico. È diventata una parte così integrante di noi, che non abbiamo più lasciato posto a nient'altro. Investiamo grandi energie affinché le sofferenze altrui non destino empatia nel mondo. Lo Stato d'Israele si è spesso schierato a fianco dei turchi nel negare lo status di genocidio al massacro degli armeni. A parte alcuni personaggi d'eccezione, come Yossi Beilin e Yossi Sarid, quasi tutti i rappresentanti ufficiali israeliani si sono allineati con la propaganda turca. Evidentemente per una valutazione strategica, avendo nella Turchia il più importante alleato musulmano del Mediterraneo. Ma, nel profondo, chiunque abbia dimestichezza con la psicologia israeliana sa che ci siamo schierati al fianco dei negazionisti della Shiah armena per spazzare ogni parvenza di dubbio: la Shoah è soltanto nostra. Avevamo giurato, subito dopo, che non sarebbe mai più successo. Mai più, Never Again, e così abbiamo trasformato questo mantra in ossessione. Come ha dichiarato una volta il segretario di gabinetto del Primo ministro: «Non ci interessano gli esquimesi o gli armeni, ma solo gli ebrei»".
L'AUTORE - Avraham Burg è nato nel 1955, figlio di Yossef Burg, ministro di gabinetto per quattro decenni e fondatore del partito religioso nazionale, il Mafdal. Burg è stato deputato tra le fila dei laburisti e presidente del Parlamento israeliano. Nel corso della sua carriera politica è stato inoltre presidente dell’Agenzia ebraica e del Movimento sionista mondiale, vice presidente del Congresso ebraico mondiale e tra i fondatori di Peace Now. Sconfiggere Hitler ha causato violente polemiche ed è stato un best seller in Israele. Verrà tradotto in tutto il mondo.
INDICE DELL'OPERA - Introduzione. Altrove come a casa - Principio - 1. Mio papà, un eroe - 2. Il morbo della Shoah - 3. Ostjude - 4. Le equazioni della Shoah - 5. Tenaglie per forgiare altre tenaglie - 6. Resistenza? Shoah! - 7. Depressione dei Sixties - 8. Le Shoah degli altri - 9. Ricambiare il sorriso a Dio - 10. Non morirò - Postfazione. Ovvero del leggere, del tradurre e dello scrivere spinoso, di Elena Loewenthal - Indice dei testi citati |