Nella trappola irachena Stampa E-mail

Jean Benjamin Sleiman (arcivescovo latino di Baghdad)

Nella trappola irachena

Paoline, pagg.136, Euro 9,50

 

trappola-irachena-sleiman_1.jpg  IL LIBRO – La testimonianza, l’analisi e la denuncia di un vescovo che «ha provato la miseria» di un popolo intrappolato in un paradiso tristemente perduto. Il racconto in prima persona del dramma quotidiano dei cristiani iracheni, sempre più spesso costretti all’esilio perché divenuti stranieri nella loro terra. L’Autore, dopo aver ricordato la secolare grandezza del contributo cristiano al patrimonio iracheno, denuncia la «dhimmitudine», quella sottomissione perversa a cui i non musulmani dei Paesi islamici sono costretti per godere del diritto di vivere nel loro Stato. Chiama in causa l’Occidente, analizzando le cause religiose, storiche e sociali che hanno portato i seguaci di Gesù al disincanto e al crollo delle loro speranze di libertà. Smentisce riduttive classificazioni sul regime di Saddam e sul contesto del dopoguerra. E, soprattutto, invita alla riconciliazione con la modernità e con l’altro. Dentro e fuori l’Iraq.

  Punti di forza della pubblicazione sono:

- un vibrante appello alla riconciliazione dell’Iraq e all’autodeterminazione;

- una testimonianza che interroga l’Occidente;

- una finestra per affacciarsi sul mosaico della realtà irachena al di là dei luoghi comuni;

- molti esempi concreti: racconti di vissuti, esperienze di singoli e storie familiari.  L’Iraq delle persone, dei volti e dei nomi;

- appendice storica, che sintetizza la storia religiosa e il percorso migratorio delle Chiese nel «Paese dei due fiumi».

  L’Introduzione è di don Renato Sacco, referente nazionale di Pax Christi per l’Iraq.

 

  DAL TESTO – “Dopo la caduta del regime, i cristiani iracheni vengono spesso presentati, soprattutto dalla stampa occidentale, come gli orfani dell’era Baathista di Saddam. Il raìs li proteggeva, ne favoriva la carriera, ne rispettava la religione, conferiva loro posti di responsabilità. Per avvalorare questa tesi si cita in genere il caso di Tareq Aziz. Anche gli esponenti religiosi cristiani hanno espresso di frequente, sulla scena pubblica e su quella internazionale, la loro riconoscenza per il regime e in particolare per il raìs. Saddam proteggeva i cristiani e la fedeltà di questi ultimi non è mai venuta meno. Ci sono stati anche sacerdoti che hanno esaltato il pensiero baathista paragonandolo alla teologia della liberazione latinoamericana e legittimando così la propria adesione al partito. Per quanto la cosa possa sorprendere, sono in molti oggi a rimpiangere l’era di Saddam. Costoro confessano senza alcuna esitazione: “Nel vecchio regime la politica non ci riguardava, vivevamo in pace. È vero, il presidente aveva un pugno di ferro e non esitava mai a mettere in atto rappresaglie, ma noi vivevamo bene, in pace”. Recentemente un imprenditore mi ha confessato di aver un solo rimpianto: essere rimasto in Iraq. Quest’uomo nutriva un forte spirito patriottico e, sotto Saddam, ha sempre rifiutato l’ipotesi di un esilio volontario. Oggi è malinconico. Pensa ai suoi due figli e si sente in colpa: avrebbero dovuto pensare al loro futuro e lasciare l’Iraq. Ogni volta che si verifica l’esplosione di un’autobomba, un rapimento religioso, politico, o a scopo di estorsione un attacco di qualunque genere, in molti rimpiangono Saddam”.

 

  L’AUTORE – Jean Benjamin Sleiman è arcivescovo di Baghdad dei Latini. Nato a Jbaïl (Libano) nel 1946, di origine maronita, vive in Iraq dal 2001. Carmelitano scalzo, ha compiuto gli studi di teologia e di scienze umane e sociali in Francia. Ha insegnato scienze sociali all'Università Saint Joseph dei padri gesuiti di Beirut e antropologia sociale e culturale al Teresianum di Roma. Definitore generale dell'Ordine carmelitano dal 1991 al 1997, è stato in seguito rieletto fino al 2003. È segretario della Conferenza episcopale irachena e presidente di Caritas Iraq.

 

  INDICE DELL’OPERA – Presentazione. “Non siete soli” (Renato Sacco) – Prefazione – I. Le ferite dell’Iraq – II. Il dramma della dhimmitudine – III. Saddam e la leggenda della protezione dei cristiani – IV. Il venerdì santo dei cristiani – V. Tra esodo e caos – VI. Cristiani e musulmani – VII. Tra comunitarismo ed ecumenismo - VIII. Dal fascino alla frustrazione: i cristiani e l’Occidente – IX. L’America: una questione irachena – X. Una comunità disillusa – Conclusione – Appendice – Breve storia dell’Iraq, terra cristiana