La prostituzione sacra nell'Italia antica Stampa E-mail

Cristiano Panzetti

La prostituzione sacra nell’Italia antica

A & G Edizioni, pagg.136, Euro 19,00

 

prostituzione-sacra.jpg  IL LIBRO – La storia della prostituzione sacra si intreccia inestricabilmente con le vicende, politiche, militari, sociali e religiose, delle popolazioni presenti in Italia nei secoli a cavallo tra il 600 ed il 200 a.C. Greci, fenici, etruschi e popoli italici rendevano dinamica e ricca l’Italia dell’epoca e i maestosi templi, sorti strategicamente lungo le principali rotte commerciali, fungevano da ambientazione ai riti e ai misteri legati ad antiche e venerate divinità, come Afrodite, Astarte e Uni. In un percorso, storico e geografico, che va al di là della nostra morale occidentale e cristiana, l’Autore ci conduce infine a riconoscere l’importanza sociale e il valore sacrale di antiche usanze rituali legate alla sessualità. Scritto in modo brioso e divulgativo e corredato di tavole ricostruttive, questo libro segna anche l’inizio della collana Italia Antica, dedicata a particolari temi della storia e dell’archeologia italiana, dalla Preistoria al Medio Evo.

 

  DAL TESTO – “L’evoluzione dei costumi […] portò all’adozione di prassi rituali più “attenuate” (quali la ieropornìa, appunto), che tuttavia continuavano a incarnare quell’idea primigenia del sacrificio, che era contemporaneamente omaggio alla divinità e rinuncia alle vite più “nobili” di cui la comunità accettava di privarsi. Un residuo di tali rituali sopravvive nel ricco patrimonio dei miti e del folklore, impregnato di episodi che si ripetono con straordinaria somiglianza pur provenendo da contesti geografici e culturali anche molto lontani tra loro. Diversi racconti narrano situazioni di pericolo imminente che imposero non già l’immolazione di una vittima sacrificale, bensì l’offerta a mostruose creature di fanciulle, generalmente di bellezza ammirevole e alto linguaggio, come prede sessuali che ne propiziassero la benevolenza. Non è per niente casuale che fossero, in particolare, giovani donne a essere consacrate per il bene comune a draghi policefali o serpenti giganti, animali che esprimono una forte simbologia sessuale. Il loro elevato “valore elettivo”, infatti, rendeva le fanciulle, specialmente quelle vergini, vittime ideali per un sacrificio sessuale, in virtù di ciò che il sesso femminile ha sempre rappresentato per qualsiasi comunità in termini di ordine famigliare e sopravvivenza collettiva”.

 

  L’AUTORE – Cristiano Panzetti è nato a Modena nel 1971. È laureato in Storia antica all’Università di Bologna con una tesi sulla prostituzione sacra e il cannibalismo rituale. Da dieci anni è assessore nel suo paese d’origine, Cavezzo, nella Bassa Modenese. Ora vive ad Albinea, sulle prime colline reggiane, ma la pianura ce l’ha sempre dentro. Ha pubblicato il saggio La prostituzione sacra nell’Italia antica (A & G, 2006). Quest’anno, con un racconto, è stato finalista al concorso “Cuore di tenebra” delle Edizioni Clandestine.

 

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione, di Andrea Santangelo – La prostituzione sacra: origine, sviluppo, tipologie – Le divinità tutelari – Inanna/Ishtar – Anahit – Ashtart /Astante – Afrodite – I luoghi della prostituzione sacra – Mesopotamia – Babilonia - Egitto – Armenia – Grecia – Fenicia – Cartagine – Cipro - Lidia – Ionia – La prostituzione sacra nell’Italia antica – Calabria - Locri Epizefirî – La Bella di sette veli – Sicilia – Mozia – Pantelleria – Erice – La ragazza colomba – Sardegna – Cagliari – Cuccureddus – Tharros – Lazio – Lazio greco ed etrusco – Gravisca – Pyrgi – Lazio italico – Il mito di Acca Larentia – Le Nonae Caprotinae – La figlia del re Tarchezio – Abruzzo Corfinio – Rapino – Bibliografia