Il miracolo. Spagna, 1640 Stampa E-mail

Vittorio Messori

Il miracolo
Spagna, 1640
L'indagine sul più sorprendente prodigio mariano


Edizioni Ares, pagg.248, € 16,00

 

messori miracolo  "Il miracolo. Spagna, 1640. L'indagine sul più sorprendente prodigio mariano" di Vittorio Messori offre un'affascinante disamina storica, teologica e scientifica di un evento miracoloso che, nel corso dei secoli, ha suscitato ammirazione, perplessità e discussioni: la ricrescita della gamba amputata di Miguel Juan Pellicer, un giovane contadino del villaggio di Calanda, in Aragona, avvenuta nel 1640. L'autore, con la sua consueta scrupolosità, si impegna a esplorare non solo i dettagli dell'evento miracoloso, ma anche le implicazioni che esso ha avuto sul piano religioso e sociale dell'epoca, nonché le ripercussioni che la vicenda ha avuto sulle discussioni contemporanee riguardanti la fede e la razionalità.

  Il punto di partenza per Messori è la solenne dichiarazione della Sentenza del processo di Saragozza del 27 aprile 1641, in cui si afferma senza indugi che la gamba di Miguel Juan Pellicer, precedentemente amputata, fu miracolosamente restituita. Un miracolo che non può essere attribuito a cause naturali, ma che è da considerarsi "opera mirabile e miracolosa". Questa sentenza non è solo un atto giuridico, ma anche un documento che testimonia la forza della fede popolare.

  In questa cornice, Messori si propone di mettere in luce il contrasto tra la visione razionalista, che spesso respinge i prodigi come frutto di illusioni o di auto-suggestione, e quella religiosa, che li interpreta come manifestazioni dirette della potenza divina. L'autore prende di petto il cuore della questione, esaminando la vicenda alla luce della scienza, della storia e della teologia, ma senza mai cadere nella trappola di un'apologetica superficiale. Messori non cerca di imporre una verità dogmatica, ma piuttosto di invitare il lettore a riflettere sulla possibilità che la realtà possa includere fenomeni che vanno oltre la capacità di comprensione razionale.

  Un aspetto distintivo del libro è la capacità di Messori di inquadrare il miracolo nel contesto storico e sociale del XVII secolo. Nel descrivere gli avvenimenti che circondano il miracolo di Calanda, l'autore ricostruisce il clima di religiosità che permeava la Spagna dell'epoca, caratterizzata da un forte legame tra il popolo e la fede cattolica. L'ambientazione rurale del villaggio, l'isolamento di Calanda e la vita semplice e dura degli abitanti sono elementi che rendono ancora più straordinario il prodigio. La religiosità popolare, che si esprimeva nella devozione verso la Vergine del Pilar, e l'intensa vita di preghiera, contribuiscono a delineare il quadro nel quale il miracolo si inserisce, trasformandolo non solo in un fatto singolare, ma anche in un evento che segna un'intera comunità.

  Messori analizza anche la relazione tra la Chiesa e la scienza, sottolineando il delicato equilibrio tra fede e ragione che ha caratterizzato il pensiero ecclesiastico nel corso dei secoli. Il processo che si svolse a Saragozza nel 1641, con la sua rigorosa analisi e l'apertura alla possibilità del miracolo, rappresenta un esempio di come la Chiesa cercasse di bilanciare il dato razionale con la dimensione soprannaturale.

  Un elemento centrale del volume è l'approfondito esame del processo legale che ha accompagnato il riconoscimento del miracolo. Nel testo, vengono esplorati con meticolosità i documenti dell'epoca e le testimonianze. L'autore dedica ampio spazio alle indagini e alla raccolta delle evidenze, ripercorrendo la storia di Miguel Juan Pellicer e dei numerosi testimoni che, tra il 1640 e il 1641, hanno attestato la ricrescita della gamba. Attraverso questo processo documentale, Messori non solo fa rivivere un evento storico di straordinaria portata, ma mostra anche come le istituzioni religiose, in particolare la Chiesa cattolica, abbiano affrontato l'esigenza di conciliare la fede popolare con la necessità di una verifica rigorosa dei prodigi.

  La ricostruzione che l'autore fornisce del procedimento legale evidenzia l'importanza del lavoro dei testimoni oculari e dei medici dell'epoca, che esaminarono la gamba ricresciuta con incredulità, ma senza mai giungere a una spiegazione che potesse essere considerata scientificamente valida. Messori fa un uso sapiente delle fonti, riscoprendo documenti e atti processuali che testimoniano l'atmosfera di incredulità e stupore che ha accompagnato il miracolo, ma anche le obiezioni avanzate da alcune figure scettiche.

  Secondo Messori, il caso di Miguel Juan Pellicer rappresenta uno dei prodigi più straordinari della storia della Chiesa. Non si tratta solo di un recupero fisico, ma di un atto che trascende la dimensione umana, sollevando la questione della possibilità di un intervento divino tangibile e concreto. La gamba riapparsa, secondo Messori, è simbolo di una realtà che non si esaurisce nel materiale e nel razionale, ma che implica anche una dimensione soprannaturale, accessibile solo attraverso la fede.

  L'autore invita il lettore a non chiudersi a priori di fronte a eventi straordinari, ma a considerarli come occasioni di riflessione e di apertura verso una dimensione della realtà che va oltre il tangibile e il misurabile. Messori non offre risposte definitive, ma apre uno spazio di dialogo tra fede, scienza e ragione, offrendo un contributo importante alla comprensione di uno dei miracoli più affascinanti della storia cristiana.