Togliatti. Una biografia (1944-1964) Stampa E-mail

Corrado Morgia

Togliatti
Una biografia
(1944-1964)


Bordeaux Edizioni, pagg.528, € 28,00

 

morgia togliatti  "Togliatti. Una biografia (1944-1964)" di Corrado Morgiarappresenta una delle più complete e dettagliate opere di approfondimento sulla figura di Palmiro Togliatti, il leader del Partito Comunista Italiano nel secondo dopoguerra. Morgia offre una narrazione intensa e rigorosa del periodo che va dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino alla metà degli anni Sessanta, un arco temporale decisivo non solo per la politica italiana, ma anche per la definizione del ruolo di Togliatti nel contesto internazionale.

  La struttura del libro è articolata in modo tale da restituire al lettore una visione complessa e sfaccettata della personalità di Togliatti, lontana dalle tradizionali semplificazioni che lo ritraggono come una figura monolitica. Morgia, attraverso una ricca documentazione e un'analisi delle fonti, ci permette di accedere agli aspetti più intimi della riflessione e della strategia politica del leader comunista, evidenziando non solo le sue scelte pubbliche, ma anche i suoi dubbi, le sue contraddizioni e le sue sfumature.

  Un aspetto centrale del libro è la capacità dell'autore di esplorare la dimensione intellettuale e ideologica di Togliatti. L'approccio di Morgia non si limita a ricostruire gli eventi politici, ma si spinge fino a penetrare l'elaborazione teorica del leader, mettendo in luce il suo ruolo cruciale nel rinnovamento del pensiero comunista. Morgia, infatti, approfondisce l'evoluzione delle posizioni togliattiane sulla questione del rapporto con il marxismo-leninismo, il ruolo del PCI nell'Italia repubblicana e la sua concezione della democrazia popolare. Il libro riesce a restituire, con precisione, la complessità del pensiero di Togliatti, che pur rimanendo un uomo di partito, si inserisce in un dibattito politico internazionale molto più ampio, segnato dalle tensioni della Guerra Fredda e dalle sfide interne al movimento comunista internazionale.

  La ricerca si concentra in particolare su alcuni momenti cruciali della vita di Togliatti, tra cui il suo ritorno in Italia nel 1944, dopo l'esilio forzato, e le sue prime azioni politiche al rientro, in un contesto segnato dalla guerra civile e dalla lotta per la ricostruzione post-bellica. In questo frangente, Togliatti emerge come una figura pragmatica, capace di gestire una difficile situazione politica, conciliando le necessità del movimento comunista con quelle di una coalizione antifascista più ampia. Le pagine del libro, inoltre, mettono in luce il suo approccio relativamente autonomo rispetto all'Unione Sovietica, che pur mantenendo un forte legame ideologico con Mosca, non impediva a Togliatti di fare scelte politiche autonome, come nel caso dell'ingresso dell'Italia nella NATO.

  L'autore offre anche una lettura attenta dei rapporti tra Togliatti e gli altri protagonisti della politica italiana del tempo. Morgia descrive in modo minuzioso le dinamiche tra Togliatti e le forze politiche di centro e di destra, nonché il suo complesso rapporto con i socialisti e con il mondo cattolico, tema fondamentale per comprendere le contraddizioni e le difficoltà della sua azione politica. Il leader comunista appare come una figura capace di navigare in un mare di difficoltà, sempre intento a perseguire l'unità del movimento e la realizzazione di un progetto di cambiamento che potesse rispondere alle istanze di una parte consistente della società italiana, senza mai rinunciare alla sua identità comunista.

  Ciò che rende questo lavoro particolarmente significativo è la capacità dell'autore di integrare la ricostruzione storica con una riflessione sulle implicazioni morali e ideologiche delle scelte di Togliatti. Un esempio di ciò è l'attenzione dedicata all'atteggiamento del leader comunista durante gli anni del dopoguerra, quando la sua azione politica si intreccia con i grandi temi della ricostruzione, della giustizia sociale e della lotta antifascista. Morgia non si limita a raccontare gli eventi, ma invita a riflettere sul significato e sulle conseguenze di tali scelte, spingendo il lettore a interrogarsi sulle implicazioni morali e politiche che queste comportavano.

  Il libro si distingue anche per la capacità di Morgia di offrire una visione critica, ma equilibrata, della figura di Togliatti. Sebbene l'autore riconosca il peso fondamentale che il leader comunista ha avuto nel panorama politico italiano ed europeo, non mancano le analisi critiche sulle sue posizioni e sulle sue azioni, specialmente in relazione a temi delicati come la politica internazionale e i diritti civili. Morgia non evita di affrontare le contraddizioni di Togliatti, tra il pragmatismo e l'idealismo, tra la fedeltà alla causa comunista e la sua necessità di mediazione con il contesto politico italiano ed europeo.

  Un altro punto di forza del libro è la scrupolosa ricostruzione delle fonti, che conferisce alla ricerca un rigore scientifico encomiabile. Morgia attinge a documenti inediti, a lettere private e a testimonianze dirette, costruendo un quadro preciso delle dinamiche politiche e personali che hanno caratterizzato gli anni presi in considerazione. L'accuratezza nella scelta delle fonti e l'attenzione ai dettagli rendono il libro una lettura utile per approfondire non solo la storia di Togliatti, ma anche la storia del Partito Comunista Italiano e del panorama politico italiano del dopoguerra.

  Con uno stile chiaro e un approccio analitico rigoroso, l'autore restituisce un ritratto sfaccettato e complesso di un uomo che ha inciso profondamente sulla storia politica del XX secolo, senza rinunciare alla lucida e obiettiva riflessione sulle sue scelte politiche e morali. Il libro non è solo una biografia, ma una ricostruzione storica che offre al lettore gli strumenti per comprendere le sfide e le contraddizioni di un periodo cruciale della storia italiana.