a cura di Daniele Cellamare
Cisgiordania Dagli accordi di Oslo agli insediamenti
Les Flâneurs Edizioni, pagg.98, € 12,00
La Cisgiordania, situata sulla riva occidentale del fiume Giordano, è uno dei territori più contesi al mondo. Nel corso del Novecento, è stata al centro di eventi che hanno plasmato le dinamiche del conflitto israelo-palestinese. Il libro curato da Daniele Cellamare si apre con un'accurata ricostruzione storica che illustra le principali fasi di questa complessa vicenda, partendo dall'annessione della Cisgiordania da parte della Giordania nel 1950, fino alla sua occupazione da parte di Israele nel 1967, durante la Guerra dei Sei Giorni. Questo scenario di occupazione israeliana, che si è concretizzata in un regime di amministrazione militare, è il punto di partenza di un processo che ha visto il progressiva insediamento di colonie israeliane nel territorio.
Gli autori esplorano, in particolare, la fase successiva agli Accordi di Oslo del 1993, che sancirono un apparente passo verso la pace e la creazione di un'autonomia palestinese. Tuttavia, come sottolineato nel libro, questi accordi hanno avuto un impatto ambivalente, poiché se da un lato sembravano aprire un'opportunità per la normalizzazione dei rapporti tra israeliani e palestinesi, dall'altro hanno contribuito all'espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania, considerati oggi un serio ostacolo alla realizzazione di una soluzione basata su due Stati. Questo paradosso tra il processo di pace e l'espansione degli insediamenti costituisce uno degli assi portanti dell'analisi del volume.
Un tema centrale del libro è quello degli insediamenti israeliani in Cisgiordania, il cui impatto sulla vita quotidiana dei palestinesi è devastante, sia sul piano politico sia su quello sociale. L'espansione delle colonie, infatti, ha avuto il duplice effetto di alterare i confini del territorio palestinese e di alimentare tensioni continue, alimentando il ciclo di violenza che caratterizza la regione. Gli autori analizzano questo fenomeno sotto vari aspetti: da un lato, l'insediamento viene visto come una strategia espansionistica che rafforza la posizione geopolitica di Israele, dall'altro, gli effetti sugli abitanti palestinesi sono devastanti, con la riduzione del loro territorio vitale e l'erosione delle speranze di un futuro Stato palestinese indipendente.
La discussione sugli insediamenti si intreccia con quella degli Accordi di Oslo, che pur sancendo un inizio di cooperazione tra Israele e l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), non hanno impedito l'accelerazione del processo di colonizzazione della Cisgiordania. Sebbene gli Accordi abbiano portato alla creazione dell'Autorità Nazionale Palestinese (ANP), la continua espansione delle colonie ha dimostrato come le risoluzioni politiche possano essere contraddette dalla realtà sul terreno. Gli autori analizzano, inoltre, come l'attività degli insediamenti sia stata accompagnata da politiche di isolamento territoriale, demolizioni di case palestinesi e creazione di barriere fisiche che limitano la mobilità della popolazione locale.
Il libro non si limita a trattare i temi legati alla politica israeliana e palestinese, ma inserisce la vicenda della Cisgiordania in un contesto geopolitico più ampio, evidenziando gli interessi internazionali e le dinamiche regionali che influenzano il conflitto. Il curatore, Daniele Cellamare, esperto di Geopolitica e Storia Militare, fornisce una lettura che non trascura le implicazioni strategiche legate al controllo di Gerusalemme e dei territori limitrofi, i quali costituiscono punti nevralgici nel conflitto israelo-palestinese. La Cisgiordania, infatti, non è solo un simbolo della lotta per l'autodeterminazione palestinese, ma anche un territorio strategico per Israele, che ha motivi di sicurezza per mantenere il controllo su queste terre.
Un altro aspetto trattato è la visione che gli attori internazionali hanno del conflitto, dalle Nazioni Unite agli Stati Uniti, passando per l'Unione Europea. Gli autori riflettono su come le politiche di supporto a una soluzione a due Stati siano continuamente ostacolate dalle contraddizioni tra le dichiarazioni ufficiali e le azioni sul campo, specialmente riguardo agli insediamenti. Questa ambiguità è stata una costante nella diplomazia internazionale, creando un senso di frustrazione sia tra i palestinesi sia tra molti israeliani favorevoli a una pace duratura.
Il libro è un'opera multidisciplinare che offre non solo un'analisi storica e politica, ma anche una lettura sociologica dei cambiamenti che la Cisgiordania ha vissuto dalla fine degli anni Settanta ad oggi. La partecipazione di autori con diverse specializzazioni permette di esplorare il tema da molteplici angolazioni. Ogni contributo è il frutto di un'accurata ricerca e di una riflessione approfondita sugli sviluppi storici e le dinamiche in corso nella regione.
L'opera si distingue anche per la sua capacità di affrontare temi complessi con una scrittura chiara e accessibile, riuscendo a rendere comprensibili anche gli aspetti più tecnici del conflitto, come gli aspetti giuridici e le implicazioni delle politiche israeliane sugli insediamenti. Il libro, inoltre, non si limita a presentare un quadro statico della situazione, ma traccia una cronologia dettagliata dei principali eventi che hanno segnato il conflitto e che continuano a determinarne l'evoluzione.
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