Storia dei valdesi. Vol. 4 Stampa E-mail

a cura di Paolo Naso

Storia dei valdesi
Vol. 4: Evangelizzazione e presenza in Italia
(1870-1990)


Claudiana, pagg.820, € 64,00

 

naso valdesi  La storia dei valdesi rappresenta una delle pagine più significative e complesse del protestantesimo in Italia, intrecciandosi con i momenti cruciali della storia nazionale e internazionale. I valdesi, una comunità cristiana che affonda le radici nel Medioevo, sono da sempre caratterizzati da una fede protestante che si è sviluppata nel contesto italiano, rimanendo fedeli a un'interpretazione biblica particolare. La loro storia è segnata da persecuzioni, resistenze, lotte per la sopravvivenza e un lungo processo di emancipazione che ha visto i valdesi affrontare non solo difficoltà interne, ma anche esterne.

  Dal Medioevo al Rinascimento, passando per la Riforma, i valdesi si sono distinti per la loro adesione a un cristianesimo basato esclusivamente sulla Bibbia, rifiutando le tradizioni ecclesiastiche. L'emancipazione politica e civile, avvenuta nel corso del XIX secolo, e l'Unità d'Italia hanno segnato una fase di apertura e di espansione per la comunità valdese, che ha trovato terreno fertile per sviluppare una propria identità e missione in un contesto di libertà religiosa.

  La storia dei valdesi in Italia è una storia di dialogo e di tensione con la società circostante, ma è anche una storia di testimonianza di un cristianesimo vissuto in modo alternativo rispetto alle tradizioni più diffuse nel paese. La crescita e l'evoluzione della comunità valdese sono state influenzate non solo da dinamiche interne, ma anche da trasformazioni sociali, politiche e culturali che hanno caratterizzato la storia italiana. In particolare, il XX secolo è stato un periodo di grande cambiamento per la comunità valdese, con l'espansione delle sue opere diaconali, il confronto teologico e il consolidamento delle sue alleanze ecumeniche, che hanno segnato il percorso verso un più ampio riconoscimento e una maggiore integrazione nel panorama religioso e civile del paese.

  Il quarto volume della *Storia dei valdesi* curato da Paolo Naso, che affronta il periodo che va dal 1870 al 1990, è una delle opere più complete e autorevoli sulla storia della comunità valdese e sulle sue dinamiche all'interno del contesto italiano. L'opera è un contributo significativo non solo per gli studiosi del protestantesimo in Italia, ma anche per chiunque desideri comprendere meglio le sfide, le conquiste e i cambiamenti che hanno caratterizzato la presenza valdese in un'Italia sempre più moderna e, dopo l'Unità, sempre più connotata da tensioni politiche e sociali.

  La caratteristica distintiva del volume è l'approfondimento della "evangelizzazione" e della "presenza" valdese in Italia, con un'attenzione particolare alla diffusione del protestantesimo nelle diverse regioni italiane, dalle Valli valdesi alla Sicilia. Questa espansione, come ben sottolineato nel libro, è avvenuta in un periodo di grandi trasformazioni politiche, con l'emergere del liberalismo, la difficile relazione con lo Stato unitario, l'impatto delle guerre mondiali e la nascita della Repubblica Italiana. Tuttavia, i valdesi, purtroppo, non furono sempre liberi da tensioni interne e da difficoltà legate alla loro identità e missione.

  Il volume si distingue per l'accuratezza delle sue analisi storiche e per la molteplicità dei punti di vista che emergono dai vari contributi. Studiati sotto la lente di esperti come Alberto Melloni, Eugenio Biagini, e Agostino Giovagnoli, i temi trattati spaziano dalla teologia e dalle questioni dottrinali all'approfondimento delle dinamiche sociali e politiche che hanno influenzato la comunità valdese. Inoltre, l'analisi della "fede e politica" negli anni Sessanta e la riflessione teologica del periodo sono particolarmente rilevanti, poiché offrono uno spunto di riflessione sulle sfide contemporanee del protestantesimo in Italia e sul suo rapporto con la modernità.

  Uno degli aspetti trattati nel volume è il racconto dell'impegno diaconale della comunità valdese, che ha avuto un impatto importante nelle aree socialmente e culturalmente più difficili d'Italia, come la Sicilia, e che ha portato alla nascita di numerose opere di assistenza sociale. La comunità valdese, come emerge dal libro, ha saputo adattarsi ai cambiamenti del contesto storico e politico, riuscendo a consolidare il suo ruolo nel panorama religioso italiano e a perseguire una missione che è andata ben oltre il semplice proselitismo, mirandosi alla promozione della giustizia sociale, della pace e del dialogo ecumenico.

  Nel volume viene trattata con grande attenzione anche l'evoluzione della comunità valdese dopo la Seconda Guerra Mondiale, con la nascita di nuove leadership e l'affermazione della Federazione delle Chiese Evangeliche, la cui importanza è sottolineata per il suo ruolo nel rafforzare la visibilità e l'integrazione dei valdesi nel più ampio panorama delle chiese protestanti italiane. L'intesa con lo Stato nel 1984 è un altro momento fondamentale, che sancisce la fine di secoli di marginalizzazione, aprendo nuovi orizzonti per il dialogo tra le confessioni religiose e il governo italiano.

  Infine, la parte del volume che esamina la crescita della collaborazione tra valdesi e metodisti, che ha portato alla creazione di un'unica realtà "ecclesiastica" nel 1975, è di notevole interesse per la comprensione dei processi di ecumenismo e di integrazione tra le diverse comunità protestanti in Italia.

  Il volume, in definitiva, si conferma un lavoro utile per lo studio della storia della comunità valdese e la sua evoluzione nel contesto italiano, in un periodo di grandi cambiamenti politici, sociali e religiosi. La ricchezza di dati, la varietà dei contributi e l'approfondimento dei temi trattati rendono questo volume una lettura interessante per approfondire il tema del rapporto tra religione e società in Italia.