Maria Antonietta Calabrò
Il Trono e l'Altare Guerra in Vaticano: una storia inedita
Edizioni Cantagalli, pagg.376, € 25,00
La Chiesa cattolica, nel corso dei secoli, ha sempre avuto un'influenza determinante non solo sul piano spirituale, ma anche in quello politico, sociale ed economico. La sua struttura organizzativa, complessa e stratificata, ha fatto sì che il Vaticano diventasse un crocevia di poteri spesso in tensione tra loro. Fin dalla sua fondazione, la Santa Sede ha dovuto affrontare sfide interne ed esterne, manovre politiche, alleanze e conflitti, così come scandali e lotte per il controllo delle sue risorse. Le dinamiche di potere che hanno segnato la storia vaticana sono spesso state oggetto di studi e indagini, eppure il tema del conflitto interno al Vaticano, e in particolare delle lotte di potere tra i vertici vaticani, resta un campo di indagine ancora in larga parte inesplorato. A questo scopo, il volume "Il Trono e l'Altare. Guerra in Vaticano: una storia inedita" di Maria Antonietta Calabrò si propone come uno strumento per comprendere le dinamiche politiche e gli equilibri all'interno della Santa Sede, in un periodo particolarmente cruciale: quello che ha visto la transizione da Ratzinger a Bergoglio.
Il libro analizza le profondità della politica vaticana, svelando intrighi e lotte di potere che si sono consumati dietro le quinte durante gli ultimi due pontificati. L'autrice, giornalista e scrittrice, non si limita a un'analisi storica o cronachistica degli eventi, ma compie un'accurata indagine sui "poteri" che hanno cercato di influenzare e, talvolta, ostacolare la transizione tra i pontificati. In questo senso, il volume si presenta come una ricerca documentata che intende svelare non solo i fatti pubblici, ma anche quelli celati da una rete di manovre politiche e finanziarie che hanno avuto un impatto significativo sulla governance della Chiesa.
Calabrò si avvale di una mole notevole di fonti primarie, tra cui documenti riservati, testimonianze dirette e l'accesso a fonti aperte, per dipingere un quadro ricco e dettagliato delle dinamiche che hanno caratterizzato il Vaticano dal 2005 a oggi. Il libro prende in esame due pontificati in particolare: quello di Benedetto XVI, con la sua abdicazione nel 2013, e quello di Francesco, la cui elezione ha rappresentato una discontinuità rispetto al passato.
Il cuore dell'opera di Calabrò è costituito dall'analisi delle lotte di potere interne al Vaticano, un aspetto che emerge con forza nel corso della narrazione. In particolare, l'autrice si concentra su come le forze conservatrici abbiano cercato di mantenere il controllo sulle leve di potere in un momento di cambiamento. La figura di Benedetto XVI, con la sua visione "tradizionalista" e il suo tentativo di purificare la Chiesa, è descritta come quella di un Papa che ha cercato di fermare un processo di riforma che sembrava minare i fondamenti stessi dell'istituzione.
Dall'altra parte, Francesco rappresenta la figura di un riformatore che, pur tra mille difficoltà, ha cercato di orientare la Chiesa verso un maggiore spirito di apertura e inclusività, non senza scontrarsi con le forze interne che ritenevano minacciato il loro potere. Calabrò racconta gli intrighi, le alleanze, ma anche le vere e proprie manovre politiche che si sono svolte in seno alla Curia vaticana, un microcosmo intricato dove le rivalità non risparmiano nemmeno le questioni legate alla finanza e alla gestione delle risorse economiche.
Un altro tema affrontato nel libro è quello legato agli scandali finanziari che hanno coinvolto il Vaticano, un aspetto che ha suscitato non poche polemiche, anche all'interno della Chiesa. La gestione delle risorse economiche della Santa Sede, tra cui il suo impegno in operazioni bancarie internazionali e la gestione di fondi opachi, è stata una delle principali fonti di conflitto e di attrito. Calabrò documenta con precisione come il denaro abbia avuto un ruolo centrale nelle dinamiche di potere interne al Vaticano, e come la sua gestione sia stata al centro di scontri tra fazioni, in un contesto in cui la trasparenza finanziaria è diventata un tema caldo.
L'autrice evidenzia come alcuni episodi di corruzione e malversazione siano stati usati come strumenti di pressione politica, diretti a impedire che la riforma della Curia e delle sue strutture amministrative potesse realmente attuarsi. L'analisi di Calabrò va oltre i singoli casi di corruzione, tracciando un quadro più ampio in cui il denaro diventa il vettore attraverso il quale si giocano le più importanti sfide geopolitiche, economiche e religiose all'interno della Chiesa.
Il libro non si limita a un'analisi interna, ma allarga lo sguardo al contesto internazionale, esplorando come gli interessi degli Stati esterni, tra cui gli Stati Uniti, la Cina, la Russia, l'Unione Europea e, naturalmente, l'Italia, abbiano interagito con il Vaticano. Il Vaticano, infatti, non è solo un'entità religiosa ma anche un soggetto politico che ha cercato di mantenere la propria indipendenza e di gestire le proprie relazioni con le potenze mondiali. La geopolitica vaticana si intreccia strettamente con le dinamiche interne alla Chiesa, e Calabrò documenta come gli Stati abbiano cercato di influenzare, o addirittura di interferire, nel governo della Chiesa. In particolare, l'autrice mette in luce le tensioni tra la diplomazia vaticana e le potenze mondiali, nonché gli episodi di spionaggio che hanno avuto come obiettivo il Vaticano, nei quali si mescolano la lotta per il controllo delle informazioni e la gestione delle alleanze politiche globali.
La ricerca di Calabrò contribuisce a un importante processo di chiarificazione storica, proponendo una visione inedita e approfondita di una delle istituzioni più influenti al mondo, mostrando come le sue dinamiche siano frutto di un intreccio complesso di potere religioso, politico e finanziario. |