Alberto Gabriele
L'economia cinese contemporanea Imprese, industria e innovazione da Deng a Xi
Diarkos, pagg.288, € 24,00
L'economia cinese è uno dei fenomeni economici più straordinari e discussi del XXI secolo. Nell'arco di pochi decenni, la Repubblica Popolare Cinese ha compiuto un salto qualitativo senza precedenti, che l'ha portata da una posizione di relativo isolamento e povertà a una posizione di vertice nell'economica globale. La trasformazione economica della Cina non è solo una questione di numeri o di crescita quantitativa, ma un cambiamento radicale nelle strutture sociali, politiche e culturali che ha avuto effetti profondi sul contesto geopolitico mondiale.
L'ascesa della Cina come potenza economica globale ha avuto inizio con le riforme e l'apertura volute da Deng Xiaoping a partire dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso, una svolta storica che ha segnato il passaggio da un'economia pianificata centralmente a un'economia mista, aperta all'estero ma ancora sotto il controllo del Partito Comunista. Inizialmente, le riforme di Deng si concentrarono sull'agricoltura e sull'industrializzazione, con l'intento di migliorare il tenore di vita della popolazione e di stimolare la crescita economica. Negli anni successivi, sotto la guida di leader come Jiang Zemin, Hu Jintao e Xi Jinping, la Cina ha consolidato e ampliato il proprio potenziale economico, entrando in settori ad alta tecnologia e affermandosi come protagonista sulla scena mondiale. L'economia cinese ha subìto un processo di modernizzazione che ha toccato tutti gli ambiti, dalle imprese industriali alla tecnologia, con l'obiettivo di ridurre il divario con le economie più avanzate e affermare la sua competitività a livello internazionale.
Alberto Gabriele, nel volume "L'economia cinese contemporanea. Imprese, industria e innovazione da Deng a Xi", offre un'analisi scientifica e approfondita dei fattori che hanno determinato il successo economico del Paese, con particolare attenzione alle politiche industriali e all'innovazione tecnologica. Gabriele affronta il tema con un rigore metodologico che non solo descrive gli eventi, ma li inserisce anche in un quadro teorico e politico che aiuta a comprendere le radici ideologiche e storiche del modello economico cinese.
Il libro è suddiviso in capitoli che esplorano diversi aspetti cruciali della trasformazione economica della Cina, mettendo in luce i fattori strutturali che hanno permesso alla Repubblica Popolare di emergere come una superpotenza economica. Uno dei temi centrali è la politica industriale cinese, che l'Autore analizza come un elemento fondamentale per comprendere la crescita delle imprese cinesi, il loro sviluppo e il loro inserimento nelle filiere produttive globali. Dalla riforma agraria agli anni della "Grande industrializzazione", il percorso che ha portato la Cina a diventare un centro produttivo di importanza mondiale è analizzato in dettaglio, evidenziando come il governo cinese abbia saputo orientare le risorse e le scelte politiche in modo da favorire l'industria e le esportazioni, ma anche come abbia cominciato a spingere verso la ricerca di innovazione tecnologica e un'autosufficienza sempre maggiore in determinati settori strategici.
Gabriele descrive anche come l'innovazione tecnologica abbia giocato un ruolo centrale nello sviluppo economico della Cina, in particolare attraverso l'espansione del settore della ricerca e dello sviluppo, la crescita dei giganti tecnologici come Huawei, Tencent e Alibaba, e la promozione di una "rivoluzione digitale" che ha avuto impatti significativi sia sull'economia interna sia sulla competitività internazionale della Cina. Il tema dell'innovazione tecnologica è analizzato con attenzione, sottolineando il ruolo delle politiche di "Made in China 2025", che mirano a rendere la Cina meno dipendente dalle tecnologie straniere e più autonoma in settori strategici come l'intelligenza artificiale, la robotica e le energie rinnovabili.
Un altro aspetto rilevante del libro è la riflessione sul modello economico della Cina, definito come "socialismo con caratteristiche cinesi". Gabriele esamina le radici ideologiche di questo modello, che cerca di conciliare i principi del socialismo marxista-leninista con le esigenze di un'economia di mercato globale. Il concetto di "socialismo con caratteristiche cinesi" è stato utilizzato dal Partito Comunista per giustificare le sue riforme economiche e per creare un sistema economico che, pur mantenendo la leadership politica del Partito, incorporasse elementi del capitalismo globale. Gabriele esplora come questa visione ideologica si rifletta nella politica industriale e nell'approccio dell'economia cinese alla proprietà, alle imprese statali e private, e all'intervento statale nell'economia.
Il libro fa anche un'analisi critica del sistema economico cinese, in particolare nel contesto della crescente rivalità geopolitica con gli Stati Uniti. Gabriele discute la tensione tra il modello cinese e le aspettative occidentali, considerando come la Cina stia affrontando sfide sempre più complesse, sia sul piano interno (come le disuguaglianze sociali e le difficoltà legate alla sostenibilità ambientale), sia su quello internazionale, dove la sua ascesa sta suscitando preoccupazioni strategiche e politiche a livello globale.
Il volume, insomma, offre un contributo significativo per comprendere la straordinaria trasformazione economica della Cina e il suo ruolo crescente nel sistema globale, presentando una visione dettagliata, critica e ben documentata dei processi che hanno guidato la modernizzazione della Cina e mettendo in luce le sue politiche industriali e i suoi successi nel campo dell'innovazione tecnologica. Una lettura utile per conoscere non solo l'economia cinese, ma anche i possibili sviluppi futuri di un Paese che gioca ormai un ruolo determinante nel definire il futuro del sistema economico e politico mondiale. |