Maurizio Ferrandi
Il nazionalista Ettore Tolomei L'uomo che inventò l'Alto Adige
Alphabeta, pagg.336, € 16,00
Maurizio Ferrandi esamina, in questo volume, la controversa figura di Ettore Tolomei (1865-1952) e il suo ruolo nella storia dell'Alto Adige.
Il libro si apre con una precisazione importante: la storia dell'Alto Adige non comincia con Tolomei, e non finisce con la sua morte. Questa affermazione rivela la complessità e la ricchezza della storia di questa regione, che va ben oltre la figura del geografo irredentista e fascista.
Ferrandi ci presenta un ritratto dettagliato di Tolomei, evidenziando la sua fervente adesione al nazionalismo italiano e la sua opera di italianizzazione del Sudtirolo. Molto interessante è l'analisi del ruolo di Tolomei come direttore del Commissariato alla Lingua e alla Cultura per l'Alto Adige, e del suo lavoro nella redazione della toponomastica italiana, che ha contribuito in modo significativo a plasmare l'identità culturale della regione.
L'analisi si sofferma inoltre sulle controversie e le incomprensioni che ancora oggi circondano la figura di Tolomei e la sua eredità spirituale. L'Autore ci invita a riflettere sulle conseguenze di queste controversie sulla convivenza tra le diverse lingue e culture presenti nell'Alto Adige, risultando in un saggio di grande attualità e rilevanza politica.
Ferrandi è in grado di esaminare in modo obiettivo e approfondito la personalità complessa di Tolomei, situandola nel contesto storico e politico della sua epoca. Grazie a una ricerca accurata e ben documentata, Ferrandi offre al lettore uno studio esaustivo e ben strutturato di un personaggio chiave nella storia dell'Alto Adige. |