Francesca Fagnani
Mala Roma criminale
SEM, pagg.240, € 18,00
"Mala. Roma criminale" di Francesca Fagnani accompagna il lettore nel sottobosco criminale di Roma, esplorando un universo fatto di violenza, vendette e lotta per il potere. Attraverso una narrazione serrata e dettagliata, l'Autrice ci guida attraverso le intricate trame delle varie organizzazioni criminali che si contendono il controllo della Capitale.
La storia inizia con l'omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, capo degli Irriducibili della Lazio, evento che segna l'inizio di una spietata guerra tra bande. La morte di Diabolik è solo la punta dell'iceberg di un sistema criminale che coinvolge diverse fazioni, tra cui il cartello di Michele 'o Pazzo, la malavita storica e quella emergente, e il potente sodalizio albanese, emerso dalle ceneri della figura di Piscitelli.
Francesca Fagnani, con lo stile rigoroso di una cronista d'assalto, analizza le fonti giudiziarie, ricostruisce antiche alleanze e nuove rivalità, delineando la geografia criminale di Roma. Con uno sguardo attento e penetrante, l'Autrice ci svela il lato oscuro della Città eterna, mostrando i meccanismi perversi che regolano il traffico di droga, le violente faide tra bande e la spirale di morte e vendetta che anima il sottobosco criminale.
"Mala" è un'inchiesta documentata e avvincente, che ci spinge a riflettere sulla realtà nascosta dietro la facciata di una città che si credeva immune al controllo dei padroni del crimine. Attraverso testimonianze, fatti e retroscena, l'Autrice ci offre uno sguardo senza filtri sulla criminalità romana, sottolineando la pervasività e la pericolosità di un sistema che sembra aver soffocato ogni tentativo di legalità e giustizia.
Con abilità narrativa e stile giornalistico, l'Autrice ci consegna un ritratto crudo e spietato della realtà criminale di Roma, mettendo in luce le dinamiche e i risvolti più oscuri di un mondo in cui la violenza e il potere si mescolano in un tetro balletto di morte e distruzione. "Mala" è un libro che scuote le coscienze e ci obbliga a confrontarci con una realtà inquietante e inesorabile, in cui la linea tra giusto e sbagliato è sempre più sottile e incerta. |