Israel Joshua Singer
La nuova Russia Prima edizione mondiale Traduzione di Marina Morpurgo Con una Nota di Francesco M. Cataluccio A cura di Elisabetta Zevi
Adelphi, pagg.276, € 19,00
"La nuova Russia" di Israel Joshua Singer offre una testimonianza acuta e penetrante della società sovietica durante l'autunno del 1926. Il viaggio dell'autore in Unione Sovietica su invito del quotidiano yiddish di New York, il «Forverts», si rivela un'esperienza che lo porta a cogliere i cambiamenti radicali avvenuti nel Paese dopo la rivoluzione.
Attraverso una serie di immagini e impressioni scritte di getto, Singer ci porta a immergerci nelle campagne bielorusse e ucraine, nei villaggi e nelle città principali come Mosca, Kiev e Odessa. Con la sua prosa vivida e ricca di chiaroscuri, ci restituisce un quadro polifonico e complesso della realtà sovietica, evidenziando le contraddizioni e le sfumature della nascente società.
Uno degli aspetti più interessanti del libro è la capacità di Singer di cogliere in nuce i tratti peculiari del regime staliniano, come la pervasività dell'apparato poliziesco, la burocrazia imperante, gli ideali comunisti sempre più di facciata e i rigurgiti antisemiti. Grazie alle sue osservazioni acute e al suo sguardo vigile, l'Autore riesce a mettere in luce le contraddizioni e le tensioni che permeano la società sovietica, offrendoci uno spaccato autentico e incisivo di quel periodo storico.
"La nuova Russia" è, dunque, un'opera preziosa e unica, capace di trasportare il lettore direttamente nella realtà complessa e multiforme della Russia sovietica degli anni '20. Con una prosa elegante e coinvolgente, Singer ci offre una visione dettagliata e articolata della società sovietica, lasciandoci con una profonda riflessione sulla natura umana e sulle dinamiche sociali che caratterizzavano quel periodo storico. |