La guerra in Ucraina. Storia di un inganno Stampa E-mail

Santo Antonio Prontera

La guerra in Ucraina
Storia di un inganno


Mario Pascale Editore, pagg.420, € 22,00

 

prontera ucraina  Santo Antonio Prontera mette in discussione le narrazioni dominanti riguardanti il conflitto russo-ucraino e denunciando la superficialità con cui la situazione viene affrontata dall'Occidente, che si rifugia dietro l'idea di uno scontro ideologico tra democrazia e dittatura anziché analizzare le vere dinamiche che stanno alimentando il conflitto.

  Prontera pone in evidenza come il conflitto in Ucraina non sia semplicemente una lotta tra democrazia e autocrazia, ma piuttosto uno scontro tra due oligarchie, ognuna con i propri interessi e la propria agenda politica. L'Autore critica aspramente le penne cortigiane che diffondono narrazioni parziali e distorte, alimentando un pregiudizio contro la Russia e facendo passare per verità delle menzogne.

  Uno degli aspetti chiave del libro è l'analisi dell'ingerenza dell'Occidente nel conflitto ucraino, con gli aiuti economici e militari che stanno alimentando la guerra anziché favorire una soluzione pacifica. Prontera sottolinea come l'inganno politico e di comunicazione che circonda il conflitto in Ucraina stia danneggiando non solo la popolazione ucraina, ma l'intera Europa.

  La lucida analisi di Santo Antonio Prontera si basa su una lunga esperienza politica e giornalistica, che lo ha portato a confrontarsi con le dinamiche del potere e delle narrazioni mediatiche. Il suo libro rappresenta un importante contributo alla comprensione di un conflitto complesso e spesso travisato dai mezzi di comunicazione "mainstream".
"La guerra in Ucraina. Storia di un inganno" invita alla riflessione critica sulle narrazioni dominanti e sulle vere cause dei conflitti internazionali.

  Il testo analizza la situazione della guerra in Ucraina, contrapponendola al conflitto mediorientale in cui le informazioni circolano liberamente e vengono interpretate in modo diverso. Si evidenzia come la presenza della NATO alle frontiere russe abbia innescato la crisi, con Putin che ha cercato di evitare il conflitto ma è stato ignorato. Dopo l'aggressione all'Ucraina, la guerra viene definita da Biden come una lotta per la democrazia, ma la realtà sembra molto diversa.

  Prontera sottolinea il ruolo negativo della cultura della guerra nella politica occidentale, denunciando la distorsione della realtà della guerra in Ucraina e mettendo in discussione la visione americana della propria missione nel mondo. Evidenzia, inoltre, la complessità e il costo delle guerre moderne, la difficoltà di vendere l'idea della guerra alla pubblica opinione e il ruolo delle classi dominanti nell'ingannare l'opinione pubblica. Suggerisce anche la necessità di trovare soluzioni diplomatiche e di mettere fine alla retorica bellicosa per evitare un aumento dei rischi di conflitto interno ed esterno. Critica la manipolazione delle informazioni ed esorta a una maggiore attenzione alle opinioni e ai punti di vista degli altri attori politici.