David Colantoni
Quando l'Ucraina invase l'Iraq Le mani del Pentagono sulla storia
Arianna Editrice, pagg.432, € 22,00
David Colantoni svela, in questo ampio saggio, retroscena geopolitici di primaria importanza. Attraverso un'approfondita ricerca documentale e una visione critica della storia contemporanea, l'Autore mette in luce un aspetto poco conosciuto della politica internazionale: l'interferenza del Pentagono nelle decisioni militari e politiche dell'Ucraina.
A partire dal 1992 quasi 50 mila militari ucraini hanno partecipato ad aggressive missioni militari dirette dal Pentagono in tutto il mondo, in un processo di continua interoperabilità militare con la NATO. Questo ha portato l'Ucraina a diventare una minaccia strategica sempre più evidente per la Russia, partecipando anche all'occupazione dell'Iraq. Attraverso una straordinaria analisi ermeneutica e una ricca bibliografia di fonti primarie, Colantoni rivela come il Pentagono abbia iniziato a controllare le forze armate ucraine fin dal 1992, condizionando la politica estera del Paese.
L'Autore smonta il falso ideologico diffuso dalla NATO dopo il 2014 e ricostruisce con chiarezza come il Pentagono abbia addestrato e corrotto i militari ucraini, facendoli diventare clienti del potere militare occidentale. In particolare, le missioni in Kosovo e in Iraq sono presentate come esempi lampanti della sottomissione dell'Ucraina agli interessi occidentali, mettendo in luce gli ingiustificabili costi umani e politici di queste operazioni.
Colantoni non si limita a descrivere i fatti, ma intreccia la sua narrazione con una riflessione più ampia sulla nascita di una neo-classe sociale militare, denominata Classe Armata, che ha preso il controllo di sempre maggiori quote di potere politico e ricchezza pubblica. Questa analisi permette al lettore di comprendere meglio il contesto di guerra presente e di cogliere le dinamiche di potere che guidano le decisioni internazionali.
"Quando l'Ucraina invase l'Iraq. Le mani del Pentagono sulla storia" consente di comprendere le intricanti relazioni tra potere militare, politica estera e interessi economici. |