Fabrizio Vielmini
Kazakistan: fine di un'epoca Trent'anni di neoliberismo e geopolitica nel cuore della terra
Mimesis Edizioni, pagg.408, € 32,00
Questo volume di Fabrizio Vielmini (professore associato di Relazioni internazionali alla Webster University di Tashkent, Uzbekistan) è dedicato al Kazakistan, il nono Paese più esteso al mondo che si trova in una posizione geografica unica, essendo stretto tra la Russia e la Cina. Questa posizione strategica ha messo il Kazakistan al centro degli equilibri della cosiddetta "nuova guerra fredda", una situazione che si è innescata a seguito del conflitto in Ucraina agli inizi del 2022.
Per comprendere appieno la situazione attuale, l'Autore fa una dettagliata ricostruzione della parabola politica di Nursultan Nazarbaev, un autocrate visionario che ha governato il Kazakistan per molti anni. La sua eclissi ha scatenato una lotta feroce tra i vari dignitari della sua corte, che si sono scontrati utilizzando apparati deviati e tattiche di manipolazione di massa. Purtroppo, la vittima di questa battaglia interna è stata la società kazaka, un tessuto variegato di etnie, religioni e tribù che sono state espropriate delle ricchezze del proprio Paese.
Un altro fattore che ha contribuito alla complessità della situazione kazaka è l'adesione del regime al neo-liberismo, una politica economica che ha portato ad una notevole privatizzazione delle risorse kazake. Questo ha avuto come conseguenza una concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi, aumentando le disuguaglianze sociali all'interno del paese. Inoltre, la politica di etnicizzazione della vita pubblica, abbinata a influenze islamiche, ha scosso le basi stesse della convivenza civile nel Paese.
Tuttavia, nonostante queste sfide interne, il Kazakistan si trova ancora al centro degli equilibri strategici della "nuova guerra fredda". Il nuovo presidente, Tokaev, ha ereditato una situazione politica delicata ma cerca strenuamente di mantenere il paese in equilibrio tra le tempeste interne e i sommovimenti geopolitici che lo circondano. Il Kazakistan si trova in una posizione vulnerabile, essendo in bilico tra Oriente e Occidente, e deve fare i conti con il rischio di essere travolto dagli eventi in corso.
Il Kazakistan, insomma, si trova in una situazione politica e geopolitica estremamente complessa. La sua posizione unica tra Russia e Cina lo rende un attore chiave nella "nuova guerra fredda", mentre all'interno del paese le lotte di potere e la disuguaglianza sociale stanno minando le basi dell'esistenza kazaka. Il presidente Tokaev ha una difficile sfida da affrontare, cercando di bilanciare le domande interne con le pressioni esterne. Solo il tempo dirà quale sarà il futuro di questo sorprendente paese a cavallo tra Oriente e Occidente. |