Nikita Kruscev
Kruscev ricorda
Edizioni Pgreco, pagg.672, € 28,00
Nikita Kruscev è stato un politico sovietico che ha ricoperto importanti ruoli all'interno del governo della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa e dell'Unione Sovietica. Nato il 17 aprile 1894 nel villaggio di Kalinovka, nella regione di Kursk, nell'Impero Russo, Kruscev proveniva da una famiglia di contadini.
Durante la Prima guerra mondiale, Kruscev si arruolò nell'esercito russo e combatté sul fronte sud-occidentale. Fu più volte ferito in combattimento, ma riuscì a sopravvivere alla guerra. Successivamente, Kruscev iniziò a impegnarsi politicamente, entrando a far parte del Partito Comunista Russo nel 1918.
Negli anni '20, Kruscev si distinse come un abile organizzatore e fu nominato segretario del partito nella regione di Mosca. Durante il periodo della Grande Purga, egli mantenne un profilo relativamente basso, riuscendo a evitare le purghe della leadership comunista, pur assistendo alla repressione degli oppositori politici.
All'inizio degli anni '50, Kruscev iniziò a salire nella gerarchia del partito, divenendo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista Sovietico nel 1953. Con la morte di Stalin nello stesso anno, Kruscev avviò un processo di destalinizzazione, criticando apertamente il culto della personalità del defunto leader e promuovendo riforme politiche ed economiche all'interno del Paese.
Nel 1955, Kruscev divenne primo segretario del Partito Comunista Sovietico, il massimo incarico all'interno del partito. Durante il suo mandato, cercò di "srotolare" la politica estera dell'URSS, cercando di ridurre le tensioni con gli Stati Uniti e promuovendo una politica basata sulla coesistenza pacifica tra i due blocchi. Tuttavia, Kruscev è anche ricordato per la sua politica aggressiva in Europa orientale, come dimostrato dall'invasione dell'Ungheria nel 1956.
Nel 1964, Kruscev venne sostituito come primo segretario del Partito Comunista Sovietico da Leonid Breznev, dopo una serie di conflitti interni al partito. Kruscev visse i suoi ultimi anni in pensione, lontano dalla politica attiva, fino alla sua morte avvenuta l'11 settembre 1971 a Mosca.
Nikita Kruscev è considerato uno dei personaggi più influenti e controversi della storia dell'URSS. Il suo ruolo nella destalinizzazione e nella promozione di riforme politiche ed economiche ha segnato una svolta significativa nella politica sovietica, ma la sua politica estera e la gestione delle rivolte in Ungheria e Polonia hanno creato tensioni significative tra l'URSS e gli altri Paesi del blocco orientale.
"Kruscev ricorda" rappresenta un prezioso e straordinario documento storico, un'opera che contiene le memorie politiche del carismatico leader sovietico, consentendoci di immergerci profondamente nel cuore del potere del Cremlino. Le impressionanti reminiscenze di Kruscev, a volte sorprendenti e talvolta eccentriche, ma sempre acute, si rivelano strumentali nel fornire una visione intima dell'uomo che ha guidato l'Unione Sovietica.
Queste memorie ci trasportano letteralmente al capezzale di un agonizzante Stalin; ci permettono di entrare nella ristretta cerchia di uomini che hanno orchestrato la caduta e l'arresto del temuto capo della polizia segreta, Beria; ci offrono l'occasione di ascoltare i retroscena sovietici della rottura con Mao Tse-tung, svelandoci i drammatici eventi che hanno caratterizzato la crisi cubana.
Attraverso il punto di vista di Kruscev, apprendiamo i dettagli sulle dinamiche che hanno portato alla pacificazione dell'Ungheria nel 1956, non solo la storia ufficiale ma anche i segreti e le ambiguità di quella decisione cruciale che solo l'uomo stesso ha preso. Inoltre, immergendoci in questo volume, veniamo a conoscenza della complessa trama che ha caratterizzato il famoso rapporto segreto presentato al XX Congresso del PCUS, offrendoci una prospettiva unica e dettagliata su questo evento cruciale della storia contemporanea.
Tuttavia, gli elementi utili di "Kruscev ricorda" non si fermano qui. Attraverso le sue pagine, siamo guidati anche alla scoperta di innumerevoli altri retroscena, arricchendo così il nostro bagaglio di conoscenze storiche e politiche dell'Urss. È una lettura utile per coloro che vogliono comprendere a fondo gli intricati giochi di potere e le complesse relazioni internazionali che hanno caratterizzato il periodo in cui Kruscev è stato al timone dell'Unione Sovietica.
L'introduzione firmata da Edward Crankshaw dà un ulteriore valore a questa pubblicazione, fornendo un contesto storico e critico che ci aiuta a comprendere appieno il significato delle memorie di Kruscev. Il suo contributo aggiunge un'ulteriore dimensione all'opera e ne rafforza l'importanza come testimonianza significativa ed essenziale della politica mondiale del Ventesimo secolo. |