Lorenzo Rocci s.j. Diario (anni 1880-1933) Stampa E-mail

Vittorio Capuzza

Lorenzo Rocci s.j.
Diario (anni 1880-1933)


Bibliotheka Edizioni, pagg.576, € 18,00

 

capouzza rocci  Lorenzo Rocci, noto studioso di greco antico, nacque nel 1864 nel comune di Fara in Sabina. Fin dall'età di sedici anni, intraprese la carriera religiosa come membro della Compagnia di Gesù a Napoli, dove cominciò a perseguire gli studi di teologia, filosofia e lettere classiche. Proseguì la sua formazione presso l'Università Gregoriana e alla Sapienza di Roma, dove studiò letteratura greca antica.

  Dal 1903 al 1920, Rocci insegnò greco e latino presso il Collegio dei gesuiti di Villa Mondragone a Frascati, dove ottenne la stima e l'affetto dei suoi studenti e colleghi. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Rocci venne nominato preside del "Nobile collegio", dove diede rifugio a una quantità di sfollati ed ebrei, dimostrando il suo coraggio e impegno umanitario.

  Uno dei maggiori contributi di Rocci alla comunità accademica è stato il suo vocabolario greco-italiano a uso degli studiosi e dei liceali. Lavorò a questo progetto per vent'anni, completando l'opera a mano e senza l'ausilio di un computer. "Il Rocci", come è stato successivamente denominato, è stato pubblicato nel 1939, e ha rivoluzionato il modo in cui la lingua greca veniva studiata. Oggi, ancora molte edizioni dell'opera sono disponibili e utilizzate come uno dei principali strumenti di studio del greco antico.

  Lorenzo Rocci morì nel 1950, lasciando un'impronta indelebile nella storia dell'accademia e della solidarietà umana. I diritti d'autore del vocabolario sono stati destinati a missioni nei paesi poveri e borse di studio, dimostrando l'impegno e la generosità di Rocci per il bene comune. Il suo lavoro continua a ispirare e arricchire la comunità accademica e umana.

  Il nome di Lorenzo Rocci è noto a molti insegnanti, studenti e studiosi grazie al suo famoso dizionario greco-italiano, pubblicato nel 1939 e ancora in uso oggi. Tuttavia, pochi sanno che era un padre gesuita e solo pochi gesuiti conoscono la sua vita.

  Questo volume curato da Vittorio Capuzza offre un'ampia e dettagliata conoscenza su questo instancabile educatore e sacerdote modello, grazie alla pubblicazione quasi completa del suo diario manoscritto conservato presso l'archivio della Compagnia di Gesù. Il professor Vittorio Capuzza fornisce un'autentica biografia basata su documentazione accurata, mentre la dott.ssa Maria Macchi contribuisce con una vasta raccolta di note archivistiche e biografiche.

  Egli dedicò decenni alla missione di insegnante di letteratura e scienze nei collegi della Compagnia di Gesù. Ha cercato di impartire ai suoi studenti un'ottima educazione umana e cristiana per aiutarli ad affrontare le sfide della vita. Inoltre, Rocci ha creato una Grammatica Greca, due libri di esercizi greci e il celebre Vocabolario, dimostrando serietà, preparazione e capacità didattica.

  Il Diario di Rocci rivela la sua attenzione ai giornali e agli eventi del suo tempo, oltre al suo interesse per i viaggi, in particolare in Grecia. Ha seguito attentamente la vita della Chiesa e della Compagnia di Gesù. Il Diario presenta anche una vasta gamma di informazioni sulle persone, i luoghi, le comunità e gli eventi sulla base delle oltre 1400 note a piè di pagina.

  Rocci è stato anche un sacerdote zelante e un buon religioso che ha diretto la Congregazione Mariana dei Nobili presso il Gesù di Roma. Ha mantenuto profonde relazioni di stima e amicizia con molti dei suoi confratelli. Il Diario include anche note toccanti sulle vicende degli ex alunni che Rocci ha conosciuto e seguito da giovane educatore al Collegio di Mondragone.

  Come molti altri gesuiti, Rocci ha realizzato gli ideali ignaziani nella piccolezza dell'ordinario. Ha continuato a essere utile come preside di Mondragone fino al 1944 e come confessore nelle chiese di Sant'Ignazio e del Gesù a Roma. Anche in età avanzata, ha continuato a dimostrare il suo impegno, limitandosi solo a essere confessore della sua comunità. Nel 1950, dopo due anni di infermità, ha concluso la sua lunga vita nello scolasticato del Gesù a Roma, amato e rispettato dai più giovani confratelli.