Salvo Ardizzone
Medio Oriente Risveglio islamico e false primavere
Arianna Editrice, pagg.492, € 24,90
Nella cultura occidentale, è stata molto discussa ma poco compresa la crisi in corso nel Medio Oriente e i conflitti che stanno scuotendo l'intero bacino del Mediterraneo. Questi conflitti comprendono il rovesciamento di regimi, guerre dimenticate e terrorismo, tutti fattori che hanno dato origine a nuove paure volte a legittimare interventi militari. Tuttavia, tutti questi tentativi di intervento sono stati risolti in disastri cruenti, come gli ipocriti tentativi di ricostruzione dello stato secondo i canoni occidentali.
A un livello più profondo, questi conflitti sono stati alimentati dal desiderio di rovesciare regimi scomodi e sostituirli con governi più funzionali. Le cosiddette "primavere arabe" sono state solo vetrine temporanee, costruite dal mainstream mediatico occidentale e usate per giustificare gli interventi militari.
In tutto il Medio Oriente, i popoli hanno cercato di ribellarsi contro l'oppressione. Tuttavia, dove gli strumenti dell'Occidente sono stati usati per portare la rivoluzione (come in Tunisia, Libia, Egitto), nulla è cambiato veramente. Invece, dove i popoli hanno intrapreso la propria via di risveglio islamico (come in Yemen e Bahrein), le rivoluzioni sono continuate nonostante l'opposizione, anche se sono state largamente ignorate dalla comunità internazionale. Questa è la storia delle persone del Medio Oriente.
Questo nuovo volume di Salvo Ardizzone offre una panoramica completa e dettagliata degli eventi che hanno sconvolto la regione negli ultimi anni.
Il primo capitolo del libro si sofferma sul cambio di cavallo avvenuto all'interno dell'Amministrazione USA durante la Presidenza Obama, in cui l'ex presidente ha cercato di portare avanti una politica di distensione con l'Iran, ma con risultati mitigati.
Seguono, poi, due capitoli dedicati rispettivamente all'agonia afghana e all'intermezzo iracheno, due conflitti che hanno avuto un impatto profondo sulla regione e sulle politiche globali dell'ultima decade.
Il successivo capitolo analizza il risveglio islamico e le false primavere che ne sono derivate, in cui molti Paesi mediorientali hanno assistito al sorgere di manifestazioni di protesta contro i regimi al potere.
Il prologo algerino, all'interno del quale si evocano i mostri per consolidare il potere, rappresenta il tema del sesto capitolo. Segue la Tunisia con l'inizio delle proteste che hanno portato all'elezione di un nuovo governo ma che non hanno generato alcun cambiamento sostanziale.
I successivi due capitoli, invece, sono dedicati alle rivolte in Yemen e Bahrain, nate dal desiderio di una parte della popolazione di ottenere maggiori diritti e libertà.
Il nono capitolo si concentra sulla situazione in Bahrain, in cui la rivoluzione è stata repressa ma non domata.
Il decimo capitolo, invece, approfondisce la situazione in Yemen, un popolo sul cammino della rivoluzione e il martirio di un popolo che ha pagato il prezzo più alto nella lotta per la libertà e la democrazia.
L'undicesimo e il dodicesimo capitolo si concentrano sull'Egitto e sulla Libia: il primo analizza il fallimento della Fratellanza Musulmana nel suo tentativo di governare il Paese, il secondo si sofferma sulla distruzione dello Stato sotto l'offensiva delle forze ribelli.
In conclusione, questo libro offre un'analisi accurata e completa dei fatti che hanno caratterizzato l'evoluzione del Medio Oriente negli ultimi anni, fornendo uno spaccato completo della regione e delle sue dinamiche interne ed esterne. |