Robert D. Kaplan
Adriatico Un incontro di civiltà
Marsilio Editori, pagg.384, € 22,00
La costa adriatica, che si estende dalla Croazia all'Albania, è stata una regione di conflitto e convergenza culturale per secoli. In questo libro, Robert Kaplan (politologo americano, docente di Geopolitica presso il Foreign Policy Research Institute di Filadelfia) esplora la storia e il presente di questa regione meridionale dell'Europa.
Kaplan comincia il suo racconto con la crociera che intraprende lungo la costa adriatica, descrivendo l'energia delle città portuali e dei villaggi più remoti. Attraverso queste descrizioni dettagliate, l'Autore crea una mappa della regione, illuminando la sua ricca diversità culturale.
Tuttavia, Kaplan non ignora le dispute che hanno caratterizzato la regione. Egli esplora le questioni politiche che hanno plasmato l'Adriatico, come la dissoluzione della Jugoslavia negli anni '90 e la crisi dei rifugiati del 2015. Tuttavia, lo scrittore cerca di analizzarle dentro un'ottica storica e culturale, invece di presentarle semplicemente come problemi in sé.
"Oggi – spiega Kaplan - l'Adriatico è [...] è in continuo tumulto, eppure occorre fare uno o due passi indietro per osservarne i cambiamenti cruciali. L'Adriatico allargato offre una versione in scala ridotta di un mondo classico in disfacimento, pieno di ricchezze su cui tanto l'archeologo quanto l'analista geopolitico possono fare le loro congetture, ed è nel contempo intriso di significato alla luce di un'Europa che al suo interno si sta fratturando e all'esterno si sta disintegrando nella più ampia civiltà cosmopolita dell'Afro-Eurasia, con il suo sostrato cinese".
L'Autore ricorda, inoltre, "che la Nato è presente sulla costa orientale dell'Adriatico e questo, unito alla crescente influenza turca in Albania, mi fa capire che la sfida geopolitica europea riguarda, per un certo verso, la capacità di difendere tre mari: il Baltico, il mar Nero e l'Adriatico. La minaccia di Mosca nei primi due è palese, mentre il terzo è teatro dell'eversione russa, dell'influenza di una Turchia autocratica in grande crescita e del crimine organizzato. Perché l'Adriatico definisce i confini dell'Europa centrale tanto quanto il mar Baltico e il mar Nero".
Secondo il politologo americano, l'Adriatico rappresenta "molto più di un componente vitale del Mediterraneo. È anche una linea di faglia tra culture e sistemi ideologici, oltre a essere un elemento chiave nell'identità geografica dell'Europa centrale. Ma non dimentichiamo che il Centro Europa, almeno idealmente, significa uno spazio morale e civile di spirito cosmopolita, minacciato, non solo dal punto di vista geopolitico ma anche da quello culturale, da una combinazione di populismo reazionario, traffico di stupefacenti, corruzione, traffico illegale di migranti e destabilizzazione russa, spesso nell'universo cibernetico. Queste varie forme di aggressione fanno parte di un unico disegno che sfibra il tessuto sociale. La nuova «guerra fredda», con le iniziali minuscole, è più complessa dell'altra e qui, all'inizio della via Egnazia, c'è uno dei suoi epicentri ingannevolmente silenziosi".
Attraverso le vicende di marinai, pescatori e imprenditori locali, il libro di Kaplan dipinge un quadro vivido e affascinante della regione adriatica, offrendo una lettura illuminante per chiunque sia interessato a conoscere meglio questa parte del mondo. |