Quattro giorni a Teheran Stampa E-mail

Claudio Fracassi

Quattro giorni a Teheran

Mursia, pagg.384, Euro 19,00

 

fracassi_teheran.jpg  IL LIBRO – Teheran, novembre 1943. Churchill, Roosevelt e Stalin si incontrano per decidere come sconfiggere la Germania di Hitler. Lo swastika nazionalsocialista sventola su quasi tutta l'Europa. Ma non c'è ancora accordo, fra i Tre Grandi, sull'"operazione Overlord": lo sbarco in Normandia, previsto per la primavera del 1944. Fra i leader alleati - aspramente divisi da vicende politiche e personali, ma visceralmente uniti dalla comune lotta contro il Nazionalsocialismo - si svolge, nei quattro giorni della Conferenza di Teheran una partita a scacchi fatta di colloqui, di intrighi, di duri e appassionati confronti persino durante i pranzi ufficiali. Venuto a conoscenza dell'incontro segreto, il vertice nazionalsocialista ha progettato l'assassinio dei Tre Grandi: un colpo che segnerebbe le sorti della guerra e i destini del mondo. Nella metropoli asiatica si svolgono così, in quei giorni d'autunno, due vicende parallele una politico-diplomatica, l'altra criminale - destinate fatalmente a intrecciarsi. Il libro ne segue ora per ora gli sviluppi, col ritmo di una spy story, ma con una totale e rigorosa aderenza alla documentazione storica e d'archivio: i verbali americani e sovietici (recentemente desecretati) e le memorie dei protagonisti.

 

  DAL TESTO – “I tre protagonisti, secondo l’auspicio sollevato per lettera da Roosvelt e Stalin due anni prima, si incontravano finalmente – era la prima volta – per discutere come sconfiggere Hitler; ma soprattutto per decidere dove e quando gli anglo-americani sarebbero dovuti sbarcare in Europa per aprire ad ovest il secondo fronte. L’atmosfera era certo cambiata, rispetto ai giorni disperati del ’40 e del ’41, quando pareva che la marea nazista fosse inarrestabile. Ma l’Inghilterra, bombardata giorno e notte, non era stata piegata né invasa; gli Stati Uniti, dopo aver vinto in mare la storica battaglia di Midway, erano riusciti a contenere l’avanzata giapponese nel Pacifico; americani e inglesi insieme avevano cacciato le truppe di Hitler e di Mussolini dall’Africa, e da pochi mesi erano sbarcati in Italia, dove combattevano a nord di Napoli, lungo la «linea Gustav»; l’Armata rossa, respinto l’assalto mortale alle porte di Mosca, aveva colto una grande vittoria a Stalingrado, e dall’estate del ’43 aveva dato il via, nella gigantesca battaglia di carri armati di Kursk, ad una controffensiva che l’aveva portata a forzare il fiume Dnepr, liberando Kiev occupata da due anni. Churchill, Stalin e Roosvelt potevano ora sperare nella vittoria”.

 

  L’AUTORE – Claudio Fracassi è nato a Milano il primo Ottobre 1940. È sposato con Miria D’Anna e ha due figli. È laureato in Filosofia presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università "la Sapienza" di Roma. Nel 1961, come praticante volontario, inizia a lavorare per il quotidiano "Paese Sera", divenendo presso la stessa testata, sette anni dopo, corrispondente speciale. Dal 1969 al 1974 è corrispondente a Mosca. Dal 1974 al 1975 è capo reporter dello stesso quotidiano. Dal 1977 al ’79 è direttore dei servizi economici di "Paese Sera"; torma ad essere corrispondente speciale dal 1979 al 1983, per poi divenire, nel 1983, vice direttore responsabile e, dal 1984 al 1989 direttore responsabile dello stesso quotidiano. Ha fondato la rivista di attualità politico – culturale "Avvenimenti".

 

  INDICE DELL’OPERA – Capitolo Primo. Eureka – Capitolo Secondo. Roosvelt – Capitolo Terzo. Il confidente – Capitolo Quarto. Churchill – Capitolo Quinto. La signora Chang – Capitolo Sesto. Stalingrado – Capitolo Settimo. La casa di via Pahlavi – Capitolo Ottavo. Teheran – Capitolo Nono. Lo zio Joe – Capitolo Decimo. Overlord – Capitolo Undicesimo. I quattro poliziotti – Capitolo Dodicesimo. Scontro – Capitolo Tredicesimo. Bodyguard – Capitolo Quattordicesimo. Governare il mondo – Capitolo Quindicesimo. Epilogo – Appendice. Dopo Teheran: la sorte di protagonisti e comprimari – Note – Fonti e ringraziamenti