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 Il turbinio della vita pubblica italiana all’inizio degli anni Duemila è stato molto prodigo di spunti e di occasioni: se ne ricava uno spaccato politico-culturale del nostro Paese da far venire i brividi: figuracce, errori, sputtanamenti, faziosità, proposte demenziali, accanimenti polemici, leccaculismi di ogni tipo, luogocomunismi hanno dato il “là” alla vis polemica del nostro autore che, prendendo spunto da questa situazione, durante cinque anni ha pubblicato sul quotidiano “Linea” una cinquantina di “lettere non spedite” che qui si riuniscono.
Messe però da parte invettive e ironie resta in ogni modo lo sfondo miserevole e miserabile della nostra classe...
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 "L'ignavia e la viltà, come tutti i peccati, non incidono soltanto sul destino ultraterreno di chi li commette. La dannazione eterna non è immediata e inevitabile perché, fino all'ultimo istante di vita, il peccatore può convertirsi ed iniziare un percorso di purificazione nell'aldilà. Le conseguenze dell'infedeltà a Dio trascendono il piano individuale. Accade infatti che, come effetto reale e non soltanto simbolico dei nostri vizi, la Chiesa si indebolisce nella sua capacità di sconfiggere il male sul fronte terreno. In virtù della comunione dei santi, l'intero corpo viene ferito. Chi diserta la milizia divina, chi rinuncia a combattere per la fede, chi cede...
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 Fu proprio Ulisse a compiere la strage dei Proci, oppure Telemaco si fece aiutare da qualcun altro? Chi poteva essere veramente il misterioso straniero, giunto a Itaca dopo vent’anni e che nessuno era in grado di riconoscere? Una attenta lettura dell’Odissea ci rivela la miriade di indizi lasciati da Omero per la sorprendente soluzione. Ulisse non era… Ulisse, ma il migliore degli arcieri achei: Filottete! Con questa chiave, il poema omerico assume improvvisamente una logica che nessuno prima d’ora aveva mai neanche sospettato...
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La Polizia Trentina ai confini del Reich si propone di raccontare la storia della seconda guerra mondiale in territorio trentino e veneto, attraverso la testimonianza di chi ha combattuto per l’esercito tedesco, passando per traditore con la difficoltà a essere riconosciuto ancora oggi senza condizionamenti.
A più di sessant’anni dalla fine di quella vicenda che ha segnato profondamente la storia di tutto il mondo, si è voluto far conoscere una delle tante storie individuali non ufficiali che i singoli, le famiglie e le comunità hanno dovuto subire.
La storia di Marcello Fronza, il protagonista del libro, si pone all’interno di questo contesto attraverso la...
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